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La battaglia va avanti. Nessuno si ferma neanche per riprendere fiato. L'esercito di Thanos sembrava infinito e deciso a non mollare e a vincere a tutti i costi. Anche noi eravamo tutti uniti chi combatteva a terra chi, come me, in volo. Capitava di rimanere soli per poi ritrovarci spalle e spalle. Nel mio caso quando stavo per essere uccisa dagli squiddy che mi avevano accerchiata.
«Cinque contro uno. Non é molto sportivo» profilo guardandomi intorno.
Inizio a lanciare laser mentre giro su me stessa polverizzandoli tutti, o quasi.
Vengo colpita di spalle da uno di loro e mi ritrovo a terra con un mal di testa atroce.
«Devi guardarti le spalle» dice papà tirandomi su facendo una risatina.
«Grazie» dico facendogli un sorriso.
«Il procione ha bisogno d'aiuto, ci vediamo dopo. Stai attenta!»
Annuisco e mi avvicino a Rocket che aveva finito i proiettili del mitra e un robot volante stava per ucciderlo.
Lancio un laser e lo taglio a metà e poi esplode lanciando in aria detriti.
«Hai un debole per i botti?» chiede Spider-Man atterrando dietro di me.
«Credo di sì» profilo prendendo proiettili esplosivi e dandoli al procione. «E non sono l'unica.» aggiungo facendogli l'occhiolino mentre sorride e li inserisce nella sua arma.
«Mi piaci ragazza!» dichiara il procione.
«Per essere un procione sei affascinante.»
Rocket ghigna e lancia uno sguardo a Peter che lo guardava male, poi va via dopo avermi fatto l'occhiolino. Spider-Man aggrotta la fronte e scuoto la testa.
Continuamo a combattere contro quei cosi giganti e il suo esercito infinito.
C'eravamo io e Spider-Man contro gli squiddy di Thanos. Lui con le ragnatele li intrappola facendoli girare e lanciandomeli e io li colpivo.
«Secondo te é troppo crudele?» chiedo mentre ne lancia un altro e lo polverizzo.
«Sì, ma se non li uccidiamo, loro uccido noi» risponde lui. In effetti era cosi. «Peró é divertente» aggiunge con una leggera risatina.
«Scarica l'adrenalina.»
«Lancio doppio!» avverte.
«Boom!» esclamo colpendoli e facendoli esplodere.
Ritorno a terra e batto il cinque mentre sorridiamo come due ebeti.
