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|ᴘᴇᴛᴇʀ|
«Allyson?» la chiamo ripetutamente ma lei non risponde.
Era caduta a terra mentre stavamo camminando verso una casetta in riva al lago. Lei piangeva e tremava, si reggeva a me nello stesso identico stato, dopo aver assistito alla morte di Tony Stark.
«Allyson, rispondi, dannazione!»
Doctor Strange, che ci aveva aperto un portale, si inginocchia di fianco a lei prendendogli la mano.
«Il battito c'è, ha solo perso i sensi.»
Tiro un sopriro di sollievo e ringrazio il cielo mentalmente. Non avrei superato la sua morte. Era la cosa piú preziosa che avevo e non l'avrei lasciata andare, non in quel momento, che era tanto fragile.
La prendo e la porto dentro casa, in una stanza al secondo piano, adangiandola delicatamente sul letto ben fatto. Sua madre mi aveva seguito con una bottiglia d'acqua che sistemó sul comodino dove c'erano alcune foto.
Si siede al bordo del letto e gli accarezza i capelli castani che le correvano sul viso perfetto che aveva. La guardava e continuava ad accarezzarle i capelli per poi darle un bacio e rivolgersi a me, in piedi, che le guardavo.
«Ti porto un cambio, deve essere scomoda la tuta.»
Scuoto la testa ma lei si alza ed esce dalla stanza. Mi avvicino al letto e le prendo la mano.
«Svegliati, ti prego...»
Pepper ritorna con dei vestiti perfettamente piegati. Non chiedo neanche dove li abbia presi perchè forse sapevo la risposta.
«Il bagno è sulla destra» annuncia prima che potessi domandarglielo.
Gli sorrido e mi avvio al bagno, dove indosso un pantalone della tuta e una felpa, il tutto un pó grande ma me lo facevo bastare. Mi guardo allo specchio, nel bagno sui toni del bianco latte, occhi rossi e gonfi, labbro tremante e capelli spettinati.
Tony Stark, la mia guida, il mio esempio, era morto, davanti a me e alla sua famiglia.
Quando ritorno, la porta era semichiusa e prima di entrare busso leggermente per poi entrare dopo il consenso di Pepper.
Allyson, stava ancora dormendo, e invece del jeans e della camicetta che indossa prima, era anche lei in tuta.
«Puoi stare con lei. Ha bisogno di te. E tu hai bisogno di riposare.»
