𝓟𝓪𝓻𝓽 𝓯𝓸𝓾𝓻: ☾︎ᴛʀᴇ☽︎

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Una volta sull'aereo avviso mia madre che da lì a nove ore sarei ritornata a casa

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Una volta sull'aereo avviso mia madre che da lì a nove ore sarei ritornata a casa.

Nel mentre, attraverso, macchinari, fatti istallare da mio padre in ogni aereo, cerco di capire cosa sia quello strano oggetto e perchè fosse li e da dove proveniva.

Otto ore, quattro passate a lavorare altre a dormire, disturbata da un'incubo in cui io e mio padre combattavamo contro il gigante di Fuoco e lui perdeva la vita davanti ai miei occhi. Di nuovo.

Quando mi sveglio stavamo atterrando. Mi guardo intorno per ricordare e appena metto a fuoco il drone lo prendo e lo nascondo nello zaino.

Ringrazio i due e scendo. Ad aspettarmi mamma, Happy e Morgan che mi salta al collo.

«Ehi, anche io sono felice di vederti.»

«E questi graffi?» chiede mamma guardandomi da capo a piede.

Passo lo sguardo su Happy che mi stava guardando. Tiro un sospiro e riguardo la donna: «Ti spiego una volta a casa.»

Morgan sale in camera mentre io e la mamma ci sediamo a tavolo una di fronte all'altra ed Happy era dietro di me.

«Allora?» chiede impaziente la donna.

«Il contratto era una scusa. Nick Fiury ha chiesto a me e a Peter di combattere, insieme a Mysterio, un nuovo alleato, contro un gigante di fuoco.»

La sua espressione era un misto tra incredulità, confusione e rabbia.
«Perchè non lo hai detto subito?»

«Perchè non mi avresti mandato. Facendo la morale che sarebbe stato troppo pericoloso e cose cosi.»

Era ovvio che lo avrebbe fatto e come biasimarla. La sua paura costante era quella di perdermi di nuovo sapendo che non sarei piú tornata.

«Sei tale e quale a lui.»

Quella frase mi colpí dentro. Non era la prima che me lo dicevano. Interviste, posti dove ci incontravano tutti dicevano 'Tony Strak versione femminile'. Fisicamente e caratterialmente. Ero la copia di Anthony Edward Stark. E ne andavo fiera.

Mi prende la mano e mi accarezza il palmo poi alza lo sguardo e mi guarda con un sorriso tenero sul volto.

«Regalo di Peter» dico guardando l'anello facendo un piccolo sorriso.

«Tienilo stretto piú che puoi. La vita è troppo breve.» Aveva gli occhi lucidi e come lei anche io.

«Non voglio che altre persone muoiano, quando servirà saró lì ad aiutarle» affermo guardando negli occhi blu di mia madre.

Blu come il cielo, come l'oceano, tanto belli che ci si poteva perdere dentro. Gli occhi di cui mio padre si innamoró. Gli occhi con cui mi ha guardato per la prima volta e continua a guardarmi in quel modo. Gli occhi che hanno visto e pianto, ma dopo tutto questo tempo, sono sempre gli stessi.

ɪ ʟᴏᴠᴇ ʏᴏᴜ 3000// 𝘗𝘦𝘵𝘦𝘳 𝘗𝘢𝘳𝘬𝘦𝘳 |ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴀᴛᴀ|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora