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Come ogni mattina mi sveglio verso le 8:00 per prendermela con comodo e iniziare lezioni alle 9:00.
Era passata una settimana dal mio compleanno e in casa regnava il caos piú totale.
Sistemo il letto e vado in bagno per lavarmi la faccia da zombie che avevo e ancora barcollando e con i capelli arruffati dal sonno, scendo di sotto per fare colazione.
«Buongiorno, fiore di loto» saluta Clint.
Con un cenno del capo lo saluto e mi siedo al mio posto. Nat prende un piatto con uova e bacon e me lo mette davanti, cosi inizio a mangiare.
«Come mai non dici niente?» chiede la donna seduta di fianco a me.
Ero solita fare monologhi appena sveglia, raccontando cosa avrei fatto quel giorno o scherzando con loro.
«Sta ancora dormendo, non la vedi?» ghigna Thor.
«Mamma e papà?» chiedo alzando gli occhi dal piatto.
«Pepper é alla Stark Industries, tuo padre sarà chiuso nel laboratorio ad armeggiare» risponde Steve.
Domanda scontata.
Bevo una spremuta e mi sveglio del tutto. Dopo colazione risalgo in camera e indosso una felpa larga e un leggings nero ed inizio le lezioni.
«Disturbo?» chiede Natasha affacciandosi nella stanza.
Alzo gli occhi dal computer e scuoto la testa, lei entra e si siede ai piedi del letto.
«Cosa stai facendo?»
«Perfeziono un progetto» rispondo senza togliere gli occhi dallo schermo.
«La verifica?»
«Bene, molto bene. Ho preso A+.»
La vedo annuire e guardarsi intorno. «E dimmi... Spider-Man... come ti sembra?»
Alzo la testa e la guardo. Dove vuole andare a parare?
«Io e Peter siamo amici, nulla di che» mi affretto a dire.
«Lo so, lo so ma voglio dire... lo trovi carino?» chiede guardandomi maliziosamente.
«È un bel ragazzo, sí» rispondo abbassando lo sguardo.
«E quegli sguardi?» Natasha era in vena di fare domande.
«Non so di cosa tu stia parlando» rispondo chiudendo il computer.
«Oh, sì, invece. Solo amici, ma diventi un pomodoro quando dicono il suo nome» canticchia la russa.
Fantastico l'ha notato, e se l'ha notato lei l'hanno notato tutti, anche mio padre e non va bene.
«Ti piace?» Piú che una domanda mi sembrava un'affermazione.
