finding love in Mykonos [5]

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C'era il bene e c'era il male, c'era qualcosa di bello, così come c'era anche qualcosa di brutto, c'era sempre, invece, il negativo e il positivo delle cose. Ma proprio in quel momento Wanda non pensò di fare un bilancio, non si soffermò su fare un'analisi delle tante cose che potevano succedere dopo quella notte, voleva godersi il momento, c'era il freddo che quella brezza marina, insieme alla sabbia fredda della sera, le scorreva sulla pelle e tra le dita dei piedi ma c'era anche il caldo di quelle labbra di cui ancora ricordava il sapore, anche se dopo quella notte non se lo sarebbe più dimenticato. Chissà, dopo quella notte forse, avrebbe avuto le sue labbra solo a pochi centimetri di distanza, senza che si sarebbe sforzata per evitarle, senza che avrebbe dovuto chiudere gli occhi per sognarle, perché erano vere, vere come le sensazioni che ora stava provando. Se ne andarono da quel ristorante in preda ad una passione, che nessuno dei due aveva mai percepito dentro di loro, prima di quel momento e sembrava che stesse per sfumarsi, ma non era vero, non era come poteva sembrare, continuarono a baciarsi, avendo di fronte il mare scuro della notte e come unica luce quella della luna quasi piena che si rifletteva sul mare e che pareva quasi crema, ma non badò al mare dietro di lei, badò al mare che aveva di fronte a lei. I suoi occhi blu, seppur non potevano vedersi con la luce della luna, erano vitrei, erano uno specchio di emozioni che sapeva leggere solo lei proprio perché erano le stesse che stava vivendo.

Le labbra di James erano come una calamita, qualcosa di irresistibile, da cui non riusciva a staccarsi, era qualcosa di cui oramai, non avrebbe fatto più a meno, aveva la mano destra sulla sua nuca mentre la sinistra era sulla sua spalla, per assicurarsi che lui fosse lì e che non fosse un sogno, ma invece era la realtà, ancor di più dimostrata dal fatto che lei era circondata dalle sue braccia che la tenevano al sicuro, che l'avrebbero salvata, che l'avrebbero accolta, che l'avrebbero difesa e accettata, era come se tra le sue mani ci fosse un diamante prezioso e così fragile che con qualsiasi movimento sbagliato, si sarebbe rotto. Ma quelle di James erano le mani più certe al mondo, le stesse le tolse da sopra le sue guance, lei sorrise e non soddisfatta che lui avesse già smesso, si allungò sulle punte per poterlo baciare ancora una volta, anche se lui divertito, si allontanava con la testa

"Dai!" disse lei e lui sorrise allontanandosi ancor di più, ma finì col trascinarla con se ed insieme caddero sulla spiaggia, lei sopra di lui

"Mh, aspetta... non qui" disse lui e poi si alzò, notando come sul fondo della spiaggia, alle spalle di Wanda c'era una cabina, che lei vide girandosi e facendo volteggiare i suoi capelli

"Cosa c'è?" chiese lei e poi si girò verso di lui

"Vieni con me" disse lui alzandosi e prendendola per mano

Corsero verso quella cabina, che forse era anche occupata, ma non fu così, una volta dentro la porta si chiudeva a malapena, ma era vuota, senza che ci fosse qualcuno, c'era solo un letto e delle coperte, forse usate anche da persone diverse da loro, ma non potevano perdere altro tempo, quando ne avevo speso già troppo prima. La fece entrare prima e poi lui chiuse quella porta, sempre se di porta si trattava, poi una volta che si mise di fronte a lei, restarono due minuti a fissarsi, o forse di più, nessuno dei due l'avrebbe saputo, erano troppo concentrati a fondersi l'uno con l'altra, solo con uno sguardo, solo con i loro occhi. Come quando si mischiano due colori, il rosso con il giallo diventa arancio, il giallo con il blu diventa verde ed, infine il rosso con il blu diventa viola, un arcobaleno che lei vedeva riflesso nei suoi occhi e che, se sarebbe stata insieme con lui, le avrebbe colorato la vita intera, non che prima non lo fosse, era solo troppo grigia, troppo occupata a cercare di non scurirla, per non renderla troppo nera. Ora con lui sarebbe stata un capolavoro, non un'opera d'arte ma neanche uno scarabocchio, era come uno di quei disegni dei bambini, che non erano dettagliati, ma che raffiguravano per bene l'immagine, non era un immagine intera, ma se quella era il minimo che poteva vedere ed era già bello così, allora il massimo era meglio.

Winterwitch One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora