stay. [2]

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Era una pessima idea, era solo un errore che avrebbe potuto anche non commettere, poteva evitare di far succedere un casino ma c'era in mezzo la vita di suo fratello e lui, a differenza di tutto il resto della sua famiglia, era l'unico di cui poteva fidarsi e che voleva davvero bene. Neanche lo scorrere dell'acqua calda nella doccia, le faceva scivolare quella miriade di pensieri, quel cumulo di preoccupazioni.

Pensò che fossero inutili, pensò che fossero solo un peso in più e che davvero, suo padre volesse parlare con lei per la situazione di Pietro, ma se da un lato cercava di consolarsi pensando a suo fratello e al ricordo che le sarebbe rimasto di lui, dall'altro non poteva evitare, perché se lo sentiva, l'enorme sguardo di rimprovero di suo padre, pronto ancora una volta, a rinfacciargli la pessima scelta di vita che aveva fatto.

Poteva fare tante cose, ma ritornare da suo padre, dalla sua famiglia le faceva sentire solo una cosa... ovvero un brutto presentimento e con esso, altri problemi che non avrebbe potuto risolvere. Certo, c'era l'appoggio di Bucky, lui l'aveva compresa fino in fondo per la situazione di suo fratello, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei... ma sapeva che lui non si meritava una bugia quanto quella che gli aveva detto.

E neanche tutto il resto che poteva succedere, non sapeva cosa andava incontro, non sapeva cosa le aspettava e vedere che qualsiasi cosa fosse, era imminente, e avrebbe danneggiato loro, le spezzava il cuore solo a pensarci.

Però se era per Pietro, significava che non correva pericoli... se non quello di avere il cuore spezzato per una ipotetica dipartita del fratello. Prese la sua borsa, spense la luce e chiuse la porta blindata della loro mansarda, scese le scale del condominio e poi una volta fuori al portone, si diresse a piedi verso casa sua, non voleva disturbare né James né suo padre, sapeva perfettamente che, in un modo o nell'altro, tutti e due l'avrebbero riempita di domande.

Per questo motivo, non appena arrivò fuori casa sua, fece un respiro profondo e dopo, senza neanche aver bussato, il cancelletto si aprì portandola verso l'ingresso della sua casa grande. Vide come suo padre la guardava dall'alto del balcone, mentre sua madre l'accolse in un abbraccio tutt'altro che sentito.

Sembrava tutto così... falso.

Quando varcò la porta della sua vecchia casa, in mentre non gli tornarono i ricordi felici come quelli di Natale, dei compleanni quando lei e Pietro erano piccoli oppure delle giornate passate col resto delle famiglia, l'unica cosa che era presente erano solo le parole urlate dell'ultimo incontro che avevano avuto.

Più che incontro, fu uno scontro o meglio dire un vero e proprio litigio e, pensandoci bene, il motivo lei ancora non lo sapeva. Certo, i suoi si ostinavano col fatto che James non potesse essere adatto a lei, ma basandosi su cosa? Non hanno mai provato a conoscerlo perciò lei credeva inutile e ingiustificato il loro odio nei suoi confronti.

Non le hanno mai spiegato il vero motivo neanche a lei, forse perché in fondo, avevano trovato la pace dimenticandosi della figlia che, a detta loro, si era dimenticata completamente dei suoi genitori. Era un imbroglio così pieno di nodi, così pieno di dubbi, domande senza risposte che Wanda iniziava a percepirne la complicanza senza neanche dover dire una sola parola, o senza che i suoi ne pronunciassero un'altra.

"Dov'è Pietro?" chiese lei

"Prima dobbiamo parlare tesoro... possiamo accomodarci lì" disse suo padre arrivando dopo e i tre insieme si diressero nella sala da pranzo

Non volle rispondergli solo per il semplice motivo che, se l'avrebbe fatto, suo padre non avrebbe compiuto le sue pretese. Pietro era l'unica cosa che contava per lei, che contava per davvero, che lei voleva bene davvero ed era completamente ingiusto vedere come tutto questo le era stato strappato via dalle mani, come le era stato portato via per colpa delle sue scelte di vita.

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