have yourself a merry little christmas

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Pairing: Wanda Maximoff and James Bucky Barnes
Setting: After Endgame
Fluff/Little Smut
AU

Neve, neve ovunque, persino sulle scale antincendio, sulle grate e nelle fognature dei tombini, insomma tutto era immerso nel bianco, ma questo era un perfetto contrasto con le tante decorazioni che adornavano la città di New York. L'albero di Natale al Rockfeller Center era stato messo già da metà novembre, la gente da quel momento aveva iniziato già a sfoggiare le sue abilità sportive sulla pista di pattinaggio, i centri commerciali avevano adornato le loro mura esterne con luci sgargianti sui toni del rosso, del giallo, del verde, del blu e dell'argento, ghirlande fuori dai negozi, con fiocchi rossi e stelle di Natale o dello stesso colore oppure gialle. Per Wanda, tutto quanto era una totale meraviglia, lei non viveva da un sacco la magia del Natale, ricordava solo quello di quando era piccola, all'età di soli otto anni, nel suo piccolo appartamento in Sokovia, insieme a sua madre Irina, suo padre Oleg e suo fratello Pietro, non era come un vero e proprio Natale, visto il freddo fuori e dentro, ma sapeva accontentarsi. Poi col corso del tempo, non aveva più festeggiato il Natale, forse con Vision e gli altri Avengers, ma ora nessuno di quelli c'era, era dispiaciuta, lo era davvero tanto, ma questo non sarebbe diventata di certo una scusa per evitare che, ancora una volta, non lo festeggiasse. Si girò attorno nel piccolo appartamento che condivideva con Bucky, dopo gli eventi successi alla sede centrale del GRC e dopo il compleanno di Riley, lei decidette di trasferirsi insieme al castano nel suo appartamento a Brooklyn, nel pieno centro della città.

Loro due sono rimasti sempre insieme, da quel momento sono diventati inseparabili, che era anche solo mangiare un gelato fuori ad un vicoletto, loro non si separavano mai, lui l'aveva convinta anche ad iniziare delle sedute dalla sua psicologa e lei, dopo molto tempo, aveva accettato, sentendosi libera per la prima volta, dopo molto tempo. Si mise al centro del appartamento, vedendo come era vuoto in tutti i sensi, pensò per un momento a qualcosa e poi, per la prima volta dopo tanto, usò i suoi poteri per materializzare qualcosa, spostò la poltrona mettendola un po' verso sinistra, fece dei giochi con la sua magia ed in un battibaleno, il piccolo appartamento era in perfetto stile natalizio, sul muro di mattoni, dove c'era il mobile con la TV, mise una ghirlanda, di fronte ad esso c'era un divano ed ai suoi pedi un tappetto, dietro al muretto, un semplice tavolo con tre sedie e nell'angolo opposto alla poltrona, un bell'albero di Natale, con luci, palline colorate tra il rosso e il dorato e dei gingilli vari, anche sul piccolo muretto c'erano delle piccoli decorazioni, come un pupazzo di neve messo a destra e un Babbo Natale a sinistra. Una volta finito, si girò su stessa, soddisfatta del lavoro fatto, con un sorriso smagliante, sicuramente Bucky sarebbe stato davvero contento.

Lo stesso, aveva appena varcato la soglia del portone del suo condominio e stava camminando verso la porta del suo appartamento, mentre stava parlando a telefono con Sam, il suo cappotto era ricoperto dalla neve e lui si stava scervellando per poter recuperare le chiavi, messe chissà dove nel suo cappotto.

"Ascolta, ne possiamo parlare tra un paio di giorni? Siamo nel periodo di feste, voglio solo passare questi giorni tranquillo con Wanda"

"Va bene amico, hai ragione, se non torno in cucina a dare una mano a Sarah, di certo mi farà il culo"

"Sicuramente Samuel"

"Non azzardarti di nuovo a chiamarmi Samuel"

"Ricevuto Thomas" disse Bucky per scherzo e prima che il moro potesse controbbattere, il soldato gli chiuse il telefono in faccia

Lo mise nella sua tasca, trovando le sue chiavi, ma prima di metterle nella serratura, vide che un'altra porta si era aperta, era quella del signor Nakajima, lo stesso a cui lui, sei mesi prima, aveva detto che aveva ucciso suo figlio. Un sentimento di tristezza invase improvvisamente il corpo di Bucky, deviò lo sguardo e lo spostò sulla porta per poterla aprire, due secondi dopo sentì una leggera musica provenire dal centro dell'appartamento, chiuse la porta dietro le sue spalle e poi proseguì restando completamente ammaliato, sembrava che fosse ritornato indietro nel tempo, negli anni trenta e che stesse in casa sua, insieme a sua madre e sua sorella mentre loro preparavano la cena di Natale. Ma non erano gli anni trenta, era passato tanto tempo ed a cucinare, c'era solo la sua ragazza, che stava preparando qualcosa con del cioccolato e del burro d'arachidi.

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