stay

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Pairing: Wanda Maximoff & James Bucky Barnes
Setting: Present
Fluff/Little Smut/Angst
AU

Scegliere era la cosa più peggiore da fare, era un bivio, era un completo divario, uno stacco decisivo, non sapevi mai quale fosse la strada giusta e delle volte pensavi anche che, una delle due ti avrebbe portato a qualcosa che in fondo non volevi.
A qualcosa che non ti meriti, di cui proprio non vuoi avere niente a che fare.

E questo, era ovvio che ti portava a prenderti le tue responsabilità, a farti carico di tante cose, problemi che, per quanto potevano sembrare risolvibili, in realtà erano solo più complessi e difficile da gestire. Solo che, delle volte, magari si sceglie di mandare tutto all'aria proprio per questo, per non farsi carico di tante cose, per non risolvere problemi e per vivere con leggerezza.

Ed era questo il suo modo, aveva imparato ad essere così, dopo tanto tempo che ha passato a nascondersi dietro una maschera ipocrita. Wanda, era scappata dalle responsabilità, dai suoi problemi e da tutte le complicanze per vivere una vita leggera che, in fondo, non lo è mai stata.

Trasferitasi a ventidue anni, continuava la sua vita come se fosse normale, come se fosse quella di prima, andando all'università, uscendo con i suoi amici ma se le si chiedeva che cosa faceva con la sua famiglia... beh, risposte non c'erano per via del fatto che lei non voleva trovarle. Aveva scelto di andare via, da tutta quell'atmosfera ipocrita, per concedersi una libertà mai avuta per via di genitori che le imponevano delle cose, che per loro erano però inesistenti.

Come cambiare facoltà, amicizie, incontri, prospettiva del futuro e ragazzo.

Ma non puoi permettere che le cose vadano sempre a tuo favore, per ora Wanda ne aveva il modo, non sapendo che presto chiunque avrebbe intralciato quella piccola felicità che si era costruita da sola.

Per ora Wanda non ne aveva il modo, per il semplice motivo che aveva tutt'altro per la testa, aveva solo un pensiero, un pensiero che è diventato realtà e che ogni volta, sembrava quasi si materializzasse.
Quel pensiero, quel sogno adesso aveva gli occhi chiusi, la bocca leggermente aperta e i capelli spettinati, passò le dita sulla fronte e sullo zigomo che non era poggiato sul cuscino ed iniziò a fargli delle carezze, come se stesse toccando del velluto.

"Ancora cinque minuti" disse lui in una voce ancora impastata dal sonno, ma sempre più carina

Lei rise, perché sapeva che lui era convinto che fosse sua mamma, ma non era così, rise per quel lato dolce che le mostrava ogni volta, per quel lato debole che solo a lei aveva riservato. Continuò ad accarezzare il suo viso e poi, passò anche le dita tra i capelli, solo con quel gesto si mosse di poco insieme al lenzuolo si mosse sopra il corpo, facendolo girare verso di lei.

Dalla sua bocca uscì un lamento, segno che non volesse essere disturbato e che non si sarebbe svegliato neanche con la forza ma lei, in poco tempo, aveva imparato ogni suo punto debole. Si girò anche lei del tutto e si poggiò su di lui, in modo che se fosse stato sveglio avrebbe potuto abbracciarla, ma non c'era verso per farlo svegliare, anche perché James voleva sempre svegliarsi tranquillo senza avere già troppi pensieri. Per questo Wanda, convinta, si avvicinò a lui e stavolta non passò più le sue dita sul suo viso, lo riempì di bacini e dopo l'ennesima protesta, il castano si svegliò.

"Che ore sono?" chiese lui, ancora una volta con la voce impastata dal sonno

"Sono le sette e mezza"

"Dio Wanda, sai che non mi va di essere svegliato presto..."

"Hai deciso di accompagnarmi in sede universitaria e per questo motivo, di conseguenza, dovevi comunque alzarti presto... sono cause di forza maggiore"

Winterwitch One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora