mission of love [2]

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"Sei pronta?" chiese lui da fuori la porta di quel bagno

Ma Wanda era ancora persa a guardare il suo riflesso allo specchio, così diverso, così nuovo. Era cambiata, non era la stessa ragazzina di dieci anni fa, così persa, così vuota e così inesperta, tutto il tempo che ha vissuto insieme agli Avengers da un lato le è servito, è cresciuta ed anche se ancora si portava il rancore di aver commesso un errore lo scorso anno, proprio come le aveva detto Bucky, poteva riscattarsi. Era strano doversi affidare ad una persona come lui, non la conosceva benissimo, ma sapeva perfettamente quanto avesse sofferto anche lui.

Non sapeva, però, che lui aveva avuto modo di combattere con il suo passato e di rialzarsi, forse più forte di prima, forse doveva fargli qualche domanda ma la sua insicurezza delle volte non le faceva fare nulla, delle volte credeva che forse era troppo chiedere ad altri cosa era successo loro, ognuno di noi si portava il dolore come voleva e poteva e, giustamente, il modo in cui gli altri lo facevano era molto meglio di come lei lo aveva fatto.

"Wanda? Ci sei?" chiese di nuovo Bucky e questo le scosse i pensieri

"Si... ci sono, arrivo tra un secondo" disse lei

Si ricompose e si sistemò i capelli, dopo si guardò di nuovo allo specchio ma stavolta fu capace di non perdersi in esso, guardò solo il suo viso che aveva decorato di poco, l'unica cosa che spiccava erano le labbra rosse e pensò anche di aver un poco esagerato. Ma quando il suo nuovo compagno le aveva detto cosa doveva fare, era ovvio che dovesse sembrare un'altra persona.

Valentina, chissà come aveva fatto uscire di prigione Hayward e non solo, ma anche Walker che in prigione non era ma che per il crimine commesso meritava una brutta fine ugualmente. Si sarebbero incontrati in un hotel di cui Bucky non le aveva detto il nome, ma era un hotel importante, dove si incontravano persone di potere e molto famose.

Forse lui sapeva qualcosa in più di lei, forse sapeva il nome dell'hotel per via del fatto che l'aveva visitato prima, e se prima, quando? Quando era con Sam? Con Steve? Quando era il Soldato d'Inverno? Non ci pensò, anche perché doveva essere lui a sentirsi a suo agio nel raccontarle le cose, sempre se anche lui non aveva timore di lei.

Aprì la porta e lui, fu di spalle con elegante completo nero mentre parlava al telefono con qualcuno, doveva essere Sam e quindi, non aveva ancora visto come stava vestita. Certo, non erano i soliti vestiti che indossava ma delle volte, quando capitava, non le dispiaceva doversi mostrare un po' più femminile, il vestito era di un rosso scuro ed aveva delle spalline molto sottili, la scollatura non era profonda e le stava perfettamente risaltando molto le sue curve.

"Si, ti chiamo dopo... ciao..."

Inesperto com'era Bucky ci mise un po' prima di chiudere il cellulare che, diversamente da come lo aveva un anno fa, era uno smartphone. Poi dopo, andò verso il mobile a cassettoni messo di fianco al letto e da un cassetto prese dei libretti e una pistola infine, si girò verso di lei e rimase, per la prima volta dopo anni e anni, pietrificato.

L'ultima volta che vide una donna così bella fu quando l'agente Carter, Peggy, entrò in quella locanda prima che lui insieme a Steve partivano per delle missioni che servivano per smantellare l'Hydra mai completamente smantellata. Quella volta, la compagna di vita del suo migliore amico indossava un completo rosso, lo stesso rosso messo addosso a quel corpo perfetto, lo stesso rosso dei suoi capelli ormai castani, lo stesso rosso dei poteri che lo incuriosivano molto e lo stesso rosso di quelle labbra che...

"Che... che sorpresa, non mi aspettavo che uscissi già" disse lui

"Ti ho fatto aspettare molto?" chiese lei

"No, solo pochi minuti potevo aspettare... ho preso delle cose mentre tu uscivi, queste sono le nostre nuove identità, solo per una sera..."

"Perché dobbiamo fingere di essere altre persone?"

Winterwitch One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora