dreaming love [2, seb and lizzie]

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Passarono due mesi, sessanta giorni dove Lizzie non ebbe più notizia di Seb, sessanta giorni dove aveva smesso di pensarlo o almeno così era convinta che succedeva, sessanta giorni dove l'unico modo di sapere come e dove stava era Instagram, tra le foto che erano uscite dal set di Pam & Tommy, ed altre ancora che non avrebbe voluto vedere proprio.

Era davvero incoerente, sapendo perfettamente che quella ad essersi allontanata per prima, è stata lei. È incoerente, per il semplice motivo che era inutile interessarsi a lui quando aveva già una vita, quando aveva già un compagno, facile a dirsi però. Erano solo parole che andavano al vento perché in fondo Lizzie non vedeva Robbie da marzo, con la sua band lui aveva ripreso il tour che per un anno è stato sospeso e lui quindi, viaggiava per tutto il mondo mentre lei, miserabile rimaneva nella loro casa a Los Angeles.

Certo, poteva tranquillamente passare il tempo tra le strade di questa bella città, ma sapeva perfettamente che c'era la possibilità di incontrarlo e non da solo, se fosse stato da solo almeno avrebbero perso del tempo insieme in quella caffetteria che lui aveva citato quando erano tutti insieme per quel meeting di Variety, due mesi prima. Ma lui non era solo e, sopratutto, non era a Los Angeles.

Mancava un giorno al suo compleanno e lei era del tutto combattuta, se chiamarlo, se mandargli un messaggio o se ignorarlo del tutto, ad ogni modo però nulla sarebbe servito a cambiare le cose, lui di sicuro non sarebbe tornato da lei a Los Angeles dopo il weekend che gli aspettava a Madrid, avrebbero corso dei rischi.

Ma chissà, se avrebbero confessato i loro sentimenti molto prima, ora lei non si ritroverebbe con il cuore spezzato e lui, non farebbe il finto felice, ancora ricordava perfettamente come si erano incontrati sul set di Civil War.

Settembre 2015

"Bettany, apri questa porta! Sono pronta!" disse lei

Subito la porta si aprì e Paul insieme a Jeremy l'aspettavano ai lati della scaletta che conduceva al suo camerino, entrambi le diedero una mano e lei, sorridente, accettò scendendo le scale fingendo di essere una diva, alla fine rise e fu accompagnata dai due al centro del set.

"Sei sicura di non prendere davvero il volo?" le chiese il biondo e Lizzie rise

"No, sarebbe bellissimo però... avere i poteri come quelli di Wanda sarebbe stupendo, sarebbe stupendo volare, sarebbe stupendo creare energia, manipolare oggetti, leggere nella mente, praticare la telecinesi, sarebbe tutto stupen..."

Lei non ebbe modo di parlare dal momento che, dopo essersi girata, andò contro qualcuno e subito si fece indietro non appena sentì come l'acqua scorreva sul suo corpettoquindi, anche sul seno scoperto. Prima ancora che potesse dire una parola, sentì un' altra voce che non aveva mai sentito prima, scusarsi dal primo momento.

"Oddio! Scusami, non volevo" constatò che era maschio

Sorrise sapendo che, in realtà, quella ad aver combinato questo casino è stata lei e non lui, visto che camminava ma aveva la testa rivolta dietro a Paul, quindi non vedeva chi c'era davanti. Lui, tutto preoccupato riprese la sua bottiglia d'acqua da terra e poi si alzò, stando all'altezza di lei che poté vederlo per bene la prima volta, occhi azzurri e dei capelli castani e subito, quella figura rimase ben impressa nella testa di Lizzie.

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