[14] Non ci contare

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Riesco a stare al sicuro per due giorni consecutivi. Più che altro passo il tempo con Josh, ma ho dovuto ricorrere alla compagnia di Vanessa in due occasioni quando ho visto Evelyn nelle vicinanze. Almeno così, sono riuscita a evitarla. Purtroppo ho incoraggiato Vanessa che mi ha proposto un weekend di sesso nella sua casa sul lago. Non ha preso molto bene il mio rifiuto. Ha perfino provato a farmi ingelosire facendo la smorfiosa con Josh. Lui ha approfittato volentieri della situazione.

Josh torna al nostro tavolo dove appoggia le nostre birre, poi sposta la sedia e si siede di fronte a me. Mi sforzo di stare attento mentre mi parla della festa che si terrà il prossimo sabato a cui vuole che partecipiamo a ogni costo.

«Le feste in costume non mi sono mai piaciute.» Commento.

Josh spalanca gli occhi offeso, «Festa in costume? Quelle feste sono per bambini! Credimi, questa è una cosa diversa, la regola principale è non togliersi la maschera dal viso. Per il resto non ci sono regole» ammicca con le sopracciglia.

«Non ci trovo nulla di interessante»

«Amico, apri la tua mente...» mima con le sue mani, «Immagina, ragazze ovunque, vestite, anche se vestite è una parola grossa, da diavoli o angeli. Mi sto eccitando al solo pensiero.»

«Tu ti ecciti solo a guardare gli anime, e quelli sono solo cartoni»

Ridacchia «Sì è vero. Facciamo così, vieni solo per un po', se poi non ti diverti puoi andare via. Ma credimi, quando vedrai quel mucchio di ragazze consenzienti e pronte a tutto... ti ricrederai. Ha avuto così tanto successo che è già il quarto anno che si fa. Quest'anno si farà nella palestra del liceo per ospitare più persone.»

«Io non mi vesto come un coglione»

«Ma che...» sbuffa «Serve per entrare nel personaggio.» si blocca quando vede Kevin e Scott entrare nel bar. Alza la mano per farsi vedere.

Li salutiamo. Scott occupa la sedia libera e Kevin afferra una sedia dal tavolo vicino, la rigira dalla parte dello schienale e ci si siede. «Che si dice?»

«Stavo parlando della festa angeli e demoni a Can» spiga Josh.

Scott e Kevin annuiscono complici.

«O sì, grande festa» commenta Kevin. facendo segno alla cameriera di portare altre due birre.

«Sì,» si intromette Scott, «Ma vi siete dimenticati che l'hanno scorso Kevin si è strusciato per tutta la sera con Bill Tuck in versione Drag Queen?»

«Ehi! Avevo bevuto, la mia vista era annebbiata» replica offeso.

«E del tuo tatto che mi dici? Anche quello lo era? Perché da come lo palpavi dovevi accorgerti della sorpresina che nascondeva» continua Scott sfottendolo.

Kevin gli tira un pugno sulla spalla, «Piantala! Sei proprio un idiota!» arrossisce e abbassa lo sguardo imbarazzato.

«Vedi?!» commenta Josh, «Ci sarà comunque da divertirsi»

Sospiro esasperato. «Ho detto no, non mi va di travestirmi.»

«Allora ti perdi la parte più divertente» farfuglia Kevin, poi attacca a parlare di ragazze.

Lo guardo di sottecchi e lo studio per un po', ride in un modo esagerato a una battuta di Scott, ma non gli do molta importanza perché la mia attenzione è tutta sulla ragazza che sbuca dall'angolo della strada.
Mi sento eccitato come un ragazzino. Il mio cuore si risveglia solo quando la vede. Guardo l'orologio. Puntuale. Ho costretto Josh a sederci davanti alla vetrata proprio per questo, perché è il solo modo che ho per poterla guardare senza sembrare un perfetto idiota. Per quanto mi sforzi di evitarlo, continuo a pensarla, delle volte sono pure irritato dalla cosa perché non riesco a concentrarmi su altro.
Il sorriso che fa verso l'amica mi fa mancare un battito. In spalla ha il borsone della piscina. Indossa un top verde che le lascia scoperta la pancia e dei pantaloncini in jeans. I suoi capelli ondeggiano a ogni suo passo "Come mi hai ridotto Evelyn, come uno che non ha più controllo su niente, nemmeno sui propri pensieri."
Il mio entusiasmo si spegne quando, da dietro il gruppo di amiche spunta il rockettaro e si porta al suo fianco. Mi irrigidisco quando il coglione intreccia la mano nella sua. Anche lei sembra sorpresa, ma non la toglie. Chiudo gli occhi per bloccare l'improvvisa gelosia che fa tendere ogni muscolo del mio corpo. Quando li riapro, quasi scatto in piedi nel vedere che lui si china su di lei all'altezza della bocca, non lo faccio solo perché Evelyn si scosta giusto in tempo per non permettergli di baciarla, poi si affretta a raggiungere le amiche che sono andate più avanti. La faccia delusa del coglione mi fa sorridere di soddisfazione. Si mette le mani in tasca e, con mio piacere, va nella direzione opposta. Ridacchio, poi porto la mia attenzione di nuovo sui ragazzi.

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