Anche se è tardi, nel cortile ci sono diverse persone che rientrano dal loro allenamento o dalla passeggiata con il proprio cavallo. Saluto con la mano alcuni al mio passaggio e mi fermo a chiacchierare per qualche minuto con due ragazze della mia età. Entro nella scuderia, alcuni cavalli si affacciano dal loro box per ricevere attenzioni o qualche mangiata di avena. Mi fermo davanti al box di Zeus che subito mi viene a salutare. Lui sbuffa allegro e si china su di me strofinando il muso sulla mia mano. Accarezzo la sua macchia sulla fronte poi il collo.
«Ti sono mancata? Oggi ti ho tradito per un altro maschio, scusa,» mormoro «Però, non puoi biasimarmi, lui è tanta roba!» ridacchio
Un nitrito acuto e rumore di zoccoli sbattuti a terra che arrivano dal box di fianco al suo, attirano la mia attenzione. Mi affaccio dentro per vedere che succede. Aggrotto la fronte vedendo Lilly, una cavalla di sei anni, di razza Morgan che è all'ultimo stadio di gravidanza.
«E tu che ci fai qui? dovresti essere in un altro box»
Lilly sbatte lo zoccolo a terra e si frusta i fianchi con la coda.
«Che c'è bella?!»Faccio scorrere il chiavistello per aprirlo. Quando sono dentro lei non accenna a calmarsi, anzi, sembra innervosirsi di più, muove la testa su e giù con colpi decisi. Allungo la mano e lei indietreggia fino a trovarsi contro la parete di legno.
«Su... calma, fammi vedere»
Si fa convinta e si calma. L'accarezzo e con cautela mi porto al suo fianco per tastarle il ventre e le mammelle come ho visto fare a mio padre un centinaio di volte per capire se la cavalla è prossima a partorire. Poi, mettendo in pratica gli insegnamenti di Robert le tocco i glutei e vicino alla coda notando un ammorbidimento muscolare che mi conferma che è arrivato il momento.
«Il tuo piccolo ha deciso di nascere, eh?!» Le do una pacca sulla coscia. «Ci penso io a te»
Mi affaccio fuori dalla porta e cerco Fernando che ho visto in zona poco fa. Infatti, lo vedo dall'altra parte del corridoio che spinge una carriola con una pila di balle di fieno.
«Fernando!» chiamo sbraciandomi per attirare la sua attenzione.
L'uomo di mezza età, grosso quanto un armadio e senza più un capello in testa, si gira verso di me.
«Evelyn!» alza il braccio per salutarmi.
«Puoi venire, per favore?» gli faccio cenno con la mano di raggiungermi.
Fernando lascia la carriola dove si è fermato e con pochi passi mi raggiunge.
«Dimmi tutto, vuoi che ti preparo Zeus?»
Scrollo la testa «No,» indico il box alle mie spalle, «Perché Lilly è qui? Dovrebbe stare nel box più ampio»
«Vediamo subito» Fernando prende la sua cartella appesa davanti alla porta, dove sono segnati gli spostamenti.Aggrotta la fronte, «In effetti... dovrebbe essere nell'altra scuderia, non è stato specificato lo spostamento, ma c'è la firma di Noel, il nuovo ragazzo, chiedo a lui...»
«Lo farai dopo, vieni... credo che Lilly stia per partorire»
«Ma no, è stata visitata dal veterinario proprio ieri, manca ancora qualche giorno»
Entriamo insieme nel box e, dopo averla visitata come ho fatto io, anche Fernando conferma: «E sì, hai proprio ragione» si guarda intorno, «Dobbiamo spostarla subito, ha bisogno di più spazio»
«Resta con lei» dico, «Ci penso io a cercare qualcuno»
Percorro il lungo corridoio e in pochi minuti riunisco le persone di cui ho bisogno.«Carla, per favore, avvisa il veterinario. Jim e Dana, aiutate Fernando a spostare Lilly nel box del parto, e, Bill, cerca Noel il ragazzo assunto da poco»
STAI LEGGENDO
Ti voglio, ma...
FanfictionÈ bastato uno sguardo per fargli battere forte il cuore, un sorriso per fermare il suo respiro, un bacio per perdere la sua anima. Can Yaman non vede la famiglia Cooper da sei anni e quando ritorna a Waco, per ritrovare quella felicità che un tempo...