.Lezioni e un furetto.

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La lezione di Trasfigurazione passò velocemente, facendo scoprire a Emma, non senza una certa soddisfazione, di non essere indietro con il programma. L'emoor dimostrò anzi di destreggiarsi piuttosto bene con la bacchetta, nonostante qualche piccola iniziale difficoltà e riuscì a non far perdere punti alla sua Casa. Lo sguardo chiaro della professoressa McGranitt, sempre attento e graffiante, si posò solo un paio di volte su di lei e sempre con sottile approvazione.

Anche Cura delle Creature magiche passò senza problemi di sorta, Emma si sentiva vagamente intimorita dal professor Hagrid, che nonostante i suoi modi di fare confusionari e gentili risultava piuttosto imponente, ma trovava molto interessante la materia e vedendo che tutti i suoi compagni si relazionavano amichevolmente con l'omone, dopo un poco si rilassò.
Nelle due ore seguenti invece, come previsto, si allontanò da James e Lilith per andare a incontrare gli altri tre emoor.

"Non fare tardi a Incantesimi, ti tengo il posto." le disse Lilith con un sorriso largo e incoraggiante, ma Emma ebbe la curiosa sensazione che l'amica fosse davvero preoccupata all'idea che lei passasse il tempo con dei Serpeverde e si rabbuiò leggermente.
"Ci vediamo dopo" li salutò con un gesto frettoloso.

Si incamminò verso le rive del lago nero, dove l'aspettavano gli altri, approfittando del sole tiepido che sembrava annunciare la fine del periodo più caldo e accogliere l'autunno. Il lago era un posto tranquillo, che Emma aveva apprezzato fin dal primo giorno, rimanendo incantata dalla superficie lucida e calma che celava ogni tipo di creatura.

Ridiscese lentamente la strada lungo la collina, che si inclinava dolcemente fino a raggiungere le sponde deserte del lago e scorse da lontano David ed Emily. Parlavano tra loro animatamente e, come lei aveva in parte immaginato, erano soli, probabilmente perché Artemius aveva deciso di volersi mantenere schivo e distaccato. L'emoor sospirò e si avvicinò ai due amici.

. . .

Per un'ora abbondante, godettero della reciproca compagnia. Mangiarono un pranzo al sacco approfittando della bella giornata, e si scambiarono opinioni sui quei primi giorni di scuola, per poi incamminarsi insieme verso il castello dove entrambe le Case avrebbero avuto lezione di Incantesimi.

"Siete contenti di essere a Serpeverde alla fine?" chiese Emma, curiosa, dato il fascino che quella Casa le causava.
"Non è così male" rispose David pragmatico, strizzando gli occhi per ripararsi dalla luce del sole "Se togli tutta la gente poco raccomandabile che c'è li dentro, i pochi che rimangono hanno un cervello fine, un po' lugubre forse, ma niente male davvero."
"Meglio così" mormorò la Corvonero, sollevata.

"Tu stavi da Piton no? Lui è il nostro responsabile Casa" disse Emily ed Emma annuì con un mezzo sorriso, mentre qualcosa le si contorceva in fondo alla stomaco. Non vedeva il tutore dall'inizio della scuola, non aveva ancora avuto modo di parlare con lui, né aveva ancora avuto lezione di Pozioni e anche se non lo avrebbe mai ammesso, Severus le mancava. Terribilmente.
"Voi da chi stavate?" chiese per spostare l'attenzione da sé, sinceramente curiosa della risposta "Mentre vi preparavate al terzo anno intendo"

"Io dagli Abbott" rispose Emily con un sorriso tranquillo "hanno una figlia in Tassorosso, un anno avanti rispetto a noi . Mi trovavo bene, sono stati molto gentili con me."
"E tu David?"
"Io con un mago di nome Kingsley. Uno a posto tutto sommato, lavora al Ministero, anche se non ho ben capito per quale dipartimento, ma credo che sia un Auror, conosce un sacco di cose interessanti."
"Forse ci è andata meglio che a te Ems" sorrise la ricciolina con aria complice, ma la Corvonero scosse la testa leggermente. Lei era davvero felice di essere stata preparata al mondo magico da Severus, non avrebbe voluto nessun altro al suo posto.

Sorpassarono l'ingresso diretti all'aula d'Incantesimi a passo svelto.
"E con Malocchio invece?" chiese Emma "Come è andata?".
Sapeva che i due Serpeverde avevano avuto lezione con il mago proprio quella mattina e anche i gemelli Weasley, che l'avevano avuto il giorno precedente, le avevano accennato quanto le lezioni fossero atipiche: era molto curiosa a riguardo. David però si fece sfuggire un ghigno storto in risposta e subito lanciò una veloce occhiata alla compagna di Casa che si era irrigidita visibilmente.

"Oh ti consiglio di chiedere a Emily cosa ne pensa" rispose sornione, mentre la moretta letteralmente sobbalzava nel sentirsi presa in causa, accigliandosi e arrossendo sulle guance chiare.
"Davvero molto simpatico David." sibilò.
"È così terribile?" chiese Emma con un leggero sorriso, mentre la Serpeverde si rabbuiava, con aria vagamente offesa.
"Se devo essere sincera, mi ha davvero terrorizzato, Emma. Quell'occhio magico è agghiacciante. Non credo nemmeno sia legale averlo. Sembrava ossessionato da me, David e Artemius, non ha smesso un solo istante di fissarci e studiarci".

L'emoor ridacchiò, cercando di far scivolare il disagio istintivo che provava a quelle parole in fondo allo stomaco, scrollando le spalle.
"L'occhio è davvero terribile" concordò, cercando di sembrare tranquilla "L'aspetto in generale non è un suo punto forte."

Erano quasi arrivati all'aula quando si bloccarono davanti alla vista di Luna Lovegood, che si avviava scalza per il corridoio. I due Serpeverde, chiaramente meno avvezzi alle stranezze della Corvonero, lanciarono uno sguardo accigliato a Emma, che sospirando si rivolse alla bionda.
"Ciao Luna, le tue scarpe?" chiese con tono gentile, facendo un passo avanti per attirare l'attenzione dell'altra.

L'emoor si era accorta, nei suoi pochi giorni a Hogwarts, che spesso a causa del suo modo di fare bizzarro la Lovegood era presa di mira con varie prese in giro e se ne sentiva sinceramente dispiaciuta, perché Luna le sembrava una persona molto dolce e sincera.

La bionda si voltò con un sorriso "Oh ciao Emma e ciao anche a voi" aggiunse, passando lo sguardo vacuo sugli altri due emoor con aria distratta, come se li conoscesse da sempre.
"Luna le scarpe" la richiamò di nuovo Emma.
"Oh sì" ribatté la ragazza abbassando gli occhi ai piedi scalzi e scrollando le spalle "A volte gli altri ragazzi mi rubano le cose"

"Ma è terribile" disse subito Emma indignata, ma l'altra in risposta sgranò gli occhi, osservando l'emoor con molta attenzione.
"Oh sei carina a preoccuparti per me Emma" disse con aria improvvisamente allegra "Ma ci sono abituata"
Si voltò con un balzello andando verso l'aula, il sorriso tanto largo e sincero che Emma non riuscì a dare una risposta coerente.
"E poi sono i Serpeverde quelli strani" la punzecchiò David, scuotendo la testa.
Emma ed Emily sorrisero.

Le Ombre di HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora