.Insieme. Ti amo. Addio.

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Emma prese fiato, cercando di immettere più aria possibile nei polmoni per placare l'agitazione, mentre rivolgeva lo sguardo verso la sottile membrana protettiva evocata da Vitious, che sembrava avvolgere Hogwarts come in una bolla.

Il cielo nero della notte, che si intravedeva attraverso quel sottile scudo, era terso e illuminato da stelle lucenti e appariva bello, ma freddo e insensibile agli eventi che si susseguivano sotto di lui.
"Sarebbe una nottata stupenda" sussurrò James "Se non dovessimo dare battaglia contro un folle"

L'emoor e Lilith annuirono, ma rimasero in silenzio, con la brezza gelida che entrava dalla finestra aperta della torre di Corvonero a scompigliare loro i capelli. Avevano lasciato la Sala Grande di fretta, scivolando in mezzo ai combattenti, con cenni di intesa a compagni e amici. Emma aveva salutato con un abbraccio George, James con una stretta di mano Zabini, mentre Harry era corso via in cerca di Ron ed Hermione e presumibilmente dell'Horcrux.

Era stata Lilith a prendere le mani dei due amici di sempre e insieme a loro a salire gli infiniti gradini che portavano alla Torre della loro Casa. Ancora una volta, insieme. Tutti e tre sapevano, in fondo, di aver bisogno di quel momento di pace tra loro, non avevano nemmeno dovuto discuterne, erano stati guidati solo dalle necessità pungente di prendersi del tempo per loro.

Razionalizzare e mettere in prospettiva in quel momento era essenziale e loro tre insieme, come lo erano stati fin dall'inizio, erano particolarmente bravi a farlo. Tra tanti istintivi Grifondoro e machiavellici Serpeverde erano il giusto mezzo, cauti almeno quanto ostinati. Emma diede uno sguardo all'amica, con i suoi capelli biondi a caschetto come sempre disordinati, gli occhi grandi, lucidi e scuri, pieni di una strana fierezza e poi all'amico, con il suo carattere saggio e pacato, il profilo elegante e pallido, il corpo magro e lentigginoso, i capelli corvini arruffati. 

Entrambi erano assorti, rivolti verso la sottile protezione della scuola eretta dal professore, animati dalla stessa consapevolezza che agitava l'emoor, ovvero che con l'inizio della battaglia si sarebbero divisi e ognuno di loro sarebbe andato nel posto più giusto, dove poteva dare il meglio di sé: Lilith al fianco di Fred, James con Sean insieme ai combattenti guidati da Lupin nel parco, Emma a prendere Ginny, e poi insieme ad Artemius.

Il pensiero che a breve non sarebbero più stati un trio, li colpiva profondamente.  Non osavano esprimere però le loro angosce ad alta voce e quella strana attesa peggiorava le loro preoccupazioni. Avevano affrontato tutto insieme, spalla contro spalla e l'idea che davanti a quell'ultimo atto non lo sarebbero stati, in parte li confondeva. Anche se stavano combattendo per un obbiettivo comune, non si sarebbero coperti la schiena a vicenda, non avrebbero saputo costantemente che gli altri due stavano bene. Stavano, in parte, facendo un salto nel vuoto e faceva paura, pur sapendo che fosse giusto così. 

Ognuno di loro aveva però il suo destino e non potevano fare altrimenti. Emma si disse mentalmente che era quello che si provava comunque crescendo e sapeva che era giusto che Lilith fosse al fianco di Fred e che James stesse in prima linea come desiderava, anche se tutto ciò sapeva di malinconia e di qualcosa che sfugge dalle dita. 

Forse anche senza Voldemort e l'incombenza di una battaglia, una volta finita Hogwarts, sarebbero stati destinati a provare quella precisa sensazione di abbandono e a prendere le loro strade, a crescere, a cambiare, pur mantenendo l'affetto, ma ora non si sentivano semplicemente ancora pronti e avvertivano il bisogno sordo di avere accanto i migliori amici.

"È strano pensare che l'anno prossimo sarà il nostro ultimo anno ad Hogwarts" disse James, come a leggere i pensieri dell'amica "È strano pensarlo in questo momento, forse"
"Sarà l'ultimo anno se Hogwarts sarà ancora in piedi" fece notare Lilith con forte sarcasmo e James rise tra i denti.
"Sarebbe un bel fallimento se la scuola non ne uscisse illesa con ben quattro emoor a proteggerla oltre a tutti voi" fece notare Emma con un ghigno ironico e storto e Lilith rispose con uno sbuffo che assomigliava a una risata, scuotendo appena il capo.

Le Ombre di HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora