.Di serpi e Grifoni. ES e tutori.

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Emma fissò la fetta di pane nel suo piatto con lo stomaco chiuso.
"Si fa comunque" le disse secca Ginny, cogliendola di sorpresa alle spalle e facendola sobbalzare.
"Intendi..." iniziò l'emoor.
"Sì" annuì in fretta la rossa, risoluta "Hermione ha detto che si fa comunque e di dirlo a tutti"
"Hai visto la nuova comunicazione?" tentò l'altra, titubante.
"Del nostro Inquisitore Supremo?" grugnì Ginny con aria schifata "Si certo, ma non ci importa. Si fa comunque"
Emma annuì di rimando, facendo capire che avrebbe avvisato lei gli altri e la Grifondoro si allontanò con passo militaresco.

La Sala Grande quella mattina era piena di gente e sussurri visto il nuovo decreto che la Umbridge, appena nominata Inquisitore Supremo di Hogwarts, aveva appeso a quello che era ormai chiamato 'Il muro dei decreti.' Era una comunicazione ufficiale che vietava agli studenti di fare squadre e coalizioni senza il permesso di un professore. Un tempismo troppo strano per essere casuale.

La ragazza sospirò, diede un morso al pane, piena di malumore, mentre ascoltava distrattamente Sean che si lamentava a riguardo dell'autorizzazione che la squadra di Quidditch di Corvonero avrebbe dovuto chiedere per continuare a giocare.
"Dovranno farlo tutte le squadre, no?" domandò Sarah.
"Sì esatto" sbuffò lui "La daranno a tutti o a nessuno, immagino"
"Brutta storia" sputò Carmen.

Emma sbatté le ciglia e annuì con un leggero cenno di assenso, alzando la testa dalla sua fetta di pane per guardare Lilith che camminava nella sua direzione insieme a Luna. Fece un cenno di saluto verso di lei, ma l'amica sembrava tesa come una corda di violino e la guardò torva, avvicinandosi quasi con foga.

"Hai visto il decreto?"chiese subito in un sussurro.
Aveva un'aria rabbuiata e pallida, mentre la Lovegood pareva come sempre solo un poco distratta.
"Si fa comunque" rispose Emma tranquilla, raddrizzando un po' più la schiena, come per mostrarsi più sicura davanti al sottile panico che sembrava inquinare i lineamenti dell'amica.
"Ma chi può avere..." sussurrò infatti Lilith, con sconcerto.
Emma si strinse le spalle e negò con il capo.

"Credo che Hermione abbia stregato quella pergamena che abbiamo firmato, anzi sono sicura che l'abbia fatto. Se qualcuno ha fatto la spia lo capiremo in qualche modo"
Lilith annuì, visibilmente tesa ed Emma provò a sorriderle. In fondo la capiva. La ragazza non aveva mai detto di avere completa fiducia in Harry Potter come l'emoor e la maggior parte del gruppo ES, anzi, per Lilith prendere una posizione precisa era contro la sua natura di mite Corvonero. Emma però sapeva di potersi fidare di lei perché la biondina aveva sempre avuto un lato ribelle che le ricordava i Grifondoro ed era una persona estremamente leale.

"E Fred?" chiese, per distrarla "Come va?"
Come previsto lei fece un sorriso in risposta.
"Oh ecco, con lui va bene. Molto bene."
"Fred Weasley?" domandò Luna con aria svagata.
Lilith arrossì furiosamente mentre annuiva.
"Sì, Luna. Fred Weasley"

"Qual'è dei due?" indagò la ragazza "Quello con i Gorgosprizzi rosa in testa o quello a cui vuole bene Emma?"
L'emoor ridacchiò, vedendo la confusione nel volto di Lilith.
"Fred non ha i Gorgosprizzi" disse indignata la ragazzina.
"E io voglio bene a entrambi" chiarì l'emoor.
La compagna di Casa in risposta alzò le spalle con aria indifferente, facendo tremare gli orecchini a rapanello.

"Come preferite. Io vedo Gorgosprizzi rosa schizzare in tutte le direzioni" disse candida e fece un cenno delicato verso il tavolo dei grifoni, dove Fred, come sempre accanto a George, guardava insistentemente verso Lilith, un sorriso sfacciato stampato sul volto.
"Luna ha ragione." ridacchiò Emma "Vedo anche io un sacco di Gorgosprizzi rosa"
Anche Lilith sorrise, arrossendo, gli occhi scuri che brillavano felici.
"Gorgosprizzi rosa" mormorò tra sé, scuotendo il caschetto e Luna fece un'espressione allegra in risposta.
"Quando uscite insieme?" domandò Emma.
"Il prossimo week end, a Hogsmeade" rispose Lilith con un sospiro leggero, ancora con il largo sorriso fisso sul volto.

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