.Famiglia Serpeverde.

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Il pomeriggio di Natale, nonostante i canti allegri e stonati di Sirius, decisamente di buon umore, il profumo di cibo delizioso che impregnava le stanze e le decorazioni apparse un po' ovunque grazie a Molly e Tonks, ci fu un leggero momento di tensione per la riunione straordinaria indetta a causa di Emma.

L'emoor attese paziente che gli adulti la chiamassero, facendo compagnia a Ginny nella stanza di Fierobecco, l'enorme ippogrifo di Sirius. La rossa sembrava a suo agio con la creatura, ma Emma ne era vagamente intimorita e la osservò con curiosità, a metà tra lo sgomento e il fascino tenendosi a distanza, fino a quando la voce di Bill non la chiamò.
"Buona fortuna" le soffiò Ginny con un debole sorriso.

L'emoor fece un cenno secco e scese le scale per raggiungere il Weasley più grande che, con una smorfia rassicurante, la portò nel salotto dove tutti si erano ammassati. C'era la gran parte dell'Ordine della Fenice presente ed Emma si sentì intimidita.

Lupin, vedendola entrare, le sorrise, ma Severus, che se ne stava solo in un angolo, palesemente teso, le lanciò solo una breve occhiata, tornando torvo a osservare i presenti.
"Silente è d'accordo che tu vada con Severus alla festa" le comunicò il mannaro, gentile.
"Bene" disse lei, guardandosi intorno come a chiedere cosa avrebbe dovuto fare ora che sembrava avesse avuto l'ok a procedere.

"Dobbiamo solo scegliere insieme alcuni possibili risposte alle domande che ti potrebbero fare mentre sei lì" le spiegò Remus.
Emma si sedette su una sedia e annuì disponendosi all'ascolto, mentre un mago imponente che si presentò come Kingsley si alzava in piedi e cominciava a parlare con voce profonda.

Per tutta la riunione, fortunatamente, i toni si mantennero calmi. Severus e Sirius evitarono di punzecchiarsi e nonostante la partecipazione di numerosi membri, cosa che generalmente creava una gran confusione, il tutto si risolse in fretta; sia perché nessuno voleva fare una riunione operativa il giorno di Natale, sia perché avevano tutti accettato, forse a esclusione di Molly, che permettere a Emma di partecipare a quella festa fosse la scelta migliore.

Discussero e scelsero insieme alcune risposte che Emma avrebbe dovuto dare a specifiche domande, come per esempio a riguardo di dove avesse passato il Natale e Severus applicò il Legilimens contro di lei per dimostrare le sue capacità di Occlumante.
"Molto bene. Abbiamo finito" disse Lupin con un sorriso, dando una leggera pacca sulla spalla della ragazza.
Emma, molto più sollevata, uscì dalla stanza e si avviò verso il salone ancora in allestimento dove si sarebbe tenuta la cena.

Ginny stava seduta in disparte, leggendo un libro e le fece un piccolo sorriso vedendola entrare, mentre il magico trio, composto dai tre Grifondoro, stava vicino al camino; Harry in piedi, che guardava assorto le fiamme, gli altri due seduti vicini sul vecchio divano.
L'emoor li osservò per un istante e poi raccolse un coraggio che non le apparteneva e si avvicinò lentamente, gli occhi puntati su Ron.

"Hei rosso." lo chiamò gentilmente e attese, ma visto che il ragazzo non rispondeva e nemmeno si girava verso di lei, ignorandola, riprese a parlare con tono neutro.
"Senti Ron, penso che io e te abbiamo cominciato con il piede sbagliato e mi spiace, perché voglio molto bene ad almeno la metà dei tuoi fratelli e naturalmente tengo anche ad Harry ed Hermione"
"Grazie Emma" disse Potter, facendole un gran sorriso ironico, mentre Hermione scoccava lui un'occhiataccia.
"Non interrompere Harry" sibilò la grifona.

"Voglio dire" riprese l'emoor tornando a fissare la nuca del rosso "So che non ti piacciono le mie amicizie, lo capisco. Anche Lilith Bitterblue è una mia cara amica, ma detesta che io continui a frequentare i Serpeverde. Voglio solo che ti sia chiaro però che non tradirei mai Harry, né l'Ordine."
Le spalle di Ron si contrassero appena, prima che si voltasse lentamente verso di lei, il volto lentigginoso pieno di sfida.

"E che mi dici di Piton?" sussurrò.
"Severus?" domandò sorpresa l'emoor "Che c'entra Severus?"
"Non mi fido di Draco." scandì il ragazzo "Non mi fido dei Serpeverde. Non mi fido nemmeno di Piton. Per niente."
Emma sospirò e scosse appena le spalle, arresa, reprimendo l'istinto di urlare in faccia al ragazzo che era cieco e ottuso.
"Beh questo è un problema che non posso risolvere, Ron. Io mi fido ciecamente di Severus e anche di Silente e della sua opinione"

Calò un silenzio nervoso, fino a quando il rosso, dopo aver ricevuto una gomitata secca nel costato da parte di Hermione, tese riluttante la mano verso l'emoor ed Emma la strinse.
"Pace?" chiese la Corvonero con un mezzo sorriso.
"Pace" confermò il ragazzo "basta che Ginny non mi torni fidanzata con un Serpeverde"
"Io mi fidanzo proprio con chi mi pare" rispose di rimando la rossa da sopra il libro che stava leggendo. E i tre scoppiarono a ridere.

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