Alcol e Risvegli

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Un mese fa

«Che si dice?»

«Niente di nuovo» sospiro, sedendo accanto al mio amico con la grazia di una donna ubriaca. Maledetta Lucy e la sua birra, non bevevo alcolici da mesi e mesi.

«Quante te ne sei bevute?» chiede ironico Gordon guardando il mio viso.

«Solo... quattro» rispondo biascicando e cercando di fare il numero con le dita.

«E sei già ridotta così? Chissà che fai se ti scoli una bottiglia di vino» ribatte, finendo la sua birra.

«Beh, tu a quanto stai?» chiedo, puntandogli il dito contro. In realtà credo che gli finisca nell'occhio perché si scosta di botto.

«Ahia» esclama, portandosi una mano sul viso. Scoppio a ridere mentre lo vedo osservarmi con l'occhio aperto, in un mix tra il divertito e l'arrabbiato.

«Quante ne hai bevute, Gooordon?» cantileno, toccandogli il fianco. Cerca di difendersi dai miei attacchi ma non ce la fa, al che prende le mie mane e le tiene ferme tra le sue.

«Sei una guastafeste, Amy Almar. Comunque ne ho bevute cinque, e sono sobrissimo, lo so reggere l'alcol»ribatte, sogghignando. «E tu no.»

«È da tanto che non bevo» mi difendo, poggiando la testa sulla sua spalla. Mi gira tutto, però mi sto divertendo.

«Non ti sto attaccando, sommo capo. Anzi, ci meritiamo questa sbronza dopo tutto quello che stiamo passando» ribatte divertito il ragazzo e mi bacia la testa. Il suo odore di muschio e di pulito mi invade e mi coccola per qualche istante, dandomi una sensazione di pace e benessere. Le sue mani scivolano lungo la schiena e mi stringono a lui e sembra quasi di stare tra le braccia di Hector, il mio fratellone.

Hector... oddio, Hector...

«Perché volevi spararmi?» chiedo e mi sfugge un singhiozzo. Gordon sbarra gli occhi verdi e mi guarda con apprensione.

«Niente di personale, ci stavamo allenando e dovevo provare a...»

«Davanti a tutti, poi» lo blocco e i miei occhi si riempiono di lacrime. Il ricordo di Hector che spara, io che blocco la pallottola e i miei amici che si buttano a terra mi invade. I miei ex amici che non volevano più parlarmi né vedermi, Hannah e mio padre...

«Dovevo spararti... in privato? Amy che cosa stai dicendo?» Afferro un ricciolo ramato e lo tiro a me, strappandogli di nuovo un urlo.

«Mi hai detto che mi volevi bene. Mi avevi detto che non mi avresti abbandonato, che eri il fratello più grande io e Jeremiah saremo sempre stati al sicuro. Perché allora quando hai scoperto che ero una Guardiana mi hai sparato? Perché?» urlo, cercando di fargli male. Gordon sta in silenzio e non si lamenta, mentre cerca di riprendersi il ciuffo di capelli dalla mia stretta. Diventa incredibilmente dolce e non si lamenta quando stringo la presa.

«Non voleva spararti, era spaventato» dice con tono gentile. «Probabilmente adesso si starà mangiando le mani al pensiero di aver provato ad uccidere la sua sorellina, sai?»

«Non penso si stia struggendo» sussurro, lasciando andare la presa.

«Rimane tuo fratello. Ti ha amato e voluto bene, non scompare tutto così in fretta. Ha detto quel che ha detto e fatto quel che ha fatto perché era amareggiato e deluso, ma a mente lucida non l'avrebbe fatto, Amy»risponde, abbracciandomi. A quel punto non riesco a rispondere e sto in silenzio, mentre calde lacrime si fanno strada e iniziano a scendere, copiose. Gordon non aggiunge niente ma mi tiene stretta tra le sue braccia, lasciandomi sfogare accarezzandomi dolcemente il braccio e la schiena.

The Island [Completa] - Sequel di The New Age Of GuardiansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora