Canzoni tristi

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Presente

Sorrido al ricordo della nostra prima notte dei diari. È stato illuminante sotto ogni punto di vista, ma soprattutto mi sono avvicinata tantissimo a Eddie e Suj. In quella serata ho iniziato a capire tante cose, dettagli che ho notato negli allenamenti e nei loro comportamenti quotidiani.

«Amy!» urla Gordon, notandomi per primo. Mi riscuoto dai pensieri e sorrido al mio gruppetto, che hanno le teste voltate nella mia direzione. Hunter mi fa segno di sbrigarmi, Dyana incrocia le braccia.

«Cos'è tutto questo ritardo? Stavi contando i ciuffi d'erba lungo il tragitto? E che diamine è quell'aria nostalgica? Oh no, hai il ciclo, vero?» commenta, i suoi boccoli castani sobbalzano al vento.

Scoppio a ridere e scuoto la testa.

«No, no, sto bene. Mi sono fatta prendere dai ricordi» commento, avvicinandomi. Una gemella mi sorride e mi allunga un mazzo di margherite, rose e tulipani.

«Li ho raccolti lungo il tragitto. Erano così belli» dice, abbozzando un sorriso.

Li porto al naso e annuso il loro profumo buonissimo. La ringrazio e guardo il suo visino così pulito, gli occhioni scuri e i capelli lisci.

Il rapporto con loro due è cambiato moltissimo rispetto all'inizio. Una delle prime sere si sono aperte nei nostri confronti e, all'inizio, hanno avuto un atteggiamento di difesa, convinte che le avremmo prese di mira con i segreti che ci hanno confidato. E invece, proprio come ha detto Eddie, i punti deboli possono diventare i punti di forza in un gruppo.

«Grazie, sono così colorati» rispondo, sistemandole la frangia. Una settimana fa si sono fatte convincere da Artemis a farsi una spuntatina ai capelli. Stanno decisamente meglio, anche grazie all'abbandono del loro stile precedente, composto da vestitini neri lunghi fino alle ginocchia in favore di t-shirts e shorts.

«Sì, i fiori sono fantastici, l'aria è pulita, gli uccellini cinguettano ed evviva la gente, ma qui abbiamo un allenamento da fare. Se non vi sbrigate vi faccio fare il giro dell'isola dieci volte» interloquisce Dyana con atteggiamento seccato. Purtroppo, le sue minacce non sono vuote, e lo sappiamo bene. Ci mettiamo sull'attenti. Lei ci dà di spalle e si mette a camminare verso il campo già attrezzato e pronto, facendo volare al vento i suoi capelli castani. Come facciano a non essere crespi e rovinati, non lo sappiamo. Lei ci ha detto che usa solo uno shampoo scadente, nessun balsamo e non li cura, ma secondo me e Xavier ci nasconde qualcosa.

«Andiamo, non ho voglia di tornare a casa a mezzanotte, come l'ultima volta» borbotta Artemis.

Annuiamo e ci avviamo, iniziando già a riscaldarci. Faccio scrocchiare il collo con un po' di stretching alle braccia. Gordon davanti a me ripete i miei gesti, poi si gira e unisce le mani al livello del suo ventre. Come facciamo di solito, poso il mio piede sul suo sopporto e lui mi alza la gamba finché non sento tirare tutto. Ripete il procedimento con l'altra, poi gli restituisco il favore. Anche gli altri si mettono in coppia e si aiutano a vicenda per lo stretching.

Quando finiamo, Gordon mi si affianca e facciamo piccoli saltelli sul posto.

Il mio legame con il Guardiano della Musica si è ampliato e rafforzato un sacco. Soprattutto la sera della sua prima lettura del diario...

Cinque mesi fa

Abbasso le mani lentamente, respirando con affanno. La mia Sfera brilla come non mai e la sento pulsare. È una sensazione stranissima, come se avessi un secondo cuore. Deglutisco più volte, il petto si alza e si abbassa a ritmo furioso.

Non lasciare il controllo, non ancora!

Annuisco con la testa e mi abbasso ancora di più. Il piccolo tornado flebile che sono riuscita a evocare inizia a sfaldarsi man mano e poi scompare. Lascio la presa e casco a terra, mentre la Sfera smette di battere. Mi butto all'indietro e prendo la bottiglia d'acqua che mi sono portata dietro. Bevo avidamente mentre la Fenice si materializza di fronte a me.

The Island [Completa] - Sequel di The New Age Of GuardiansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora