Frammenti

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Cinque mesi fa

«Non avete cercato abbastanza, è inutile che mi dite il contrario!» grida l'uomo alzandosi dalla poltrona. I due Guardiani abbassano lo sguardo, prestando un po' troppa attenzione alla punta delle loro scarpe.

«Non è possibile che siano semplicemente... svaniti» continua a inveire, «hanno preso una nave enorme, non compare in nessun radar e non è stata ancora trovata: ergo sono ancora nei paraggi. E voi, che vi ho dato la possibilità di allenarvi per proteggere questa città, state con le mani in mano!» Il viso di Wallas assume un colorito rossastro e una vena sulla tempia prende a pulsare.

I due Guardiani Reggenti rimangono in silenzio, senza sapere cosa dire. Sia Maurice che Joy avevano provato a chiedere informazioni anche ai loro Segni, senza ottenere risultati soddisfacenti. Ma entrambi sanno che nascondono qualcosa: è come se stessero dalla parte degli Universali.

«Sparite dalla mia vista. E mi raccomando, voglio risultati concreti entro due giorni o me la vedrò personalmente con tutti i Reggenti.» E con quella minaccia velata li congeda.

Appena fuori dalla porta Maurice lancia uno sguardo alla sua collega. Con i rasta bianchi e la pelle scura incute timore, assieme al suo sguardo glaciale e impenetrabile.

«Che facciamo?» chiede, tornando a guardare in avanti.

«Non lo so, questa volta non lo so proprio» risponde Joy, serrando la mandibola. Maurice sospira, passandosi una mano tra i capelli castani corti e cercando di dar loro una forma.

«Prevedo guai... guai grossi stavolta» sussurra, stringendosi nella sua giacca in velluto. «E se non facciamo qualcosa, può essere che la prossima volta...» s'interrompe e si gira di scatto.

Entrambi sentono arrivare un frastuono dall'ufficio di Wallas. Ascoltano in silenzio i suoi scatti d'ira e, quatti quatti, si allontanano dall'ufficio prendendo uno dei corridoi che compongono il dedalo del Palazzo del Consiglio.

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Wallas guarda con passività il vaso antico ora sparso in cocci sul pavimento e non si sente ancora soddisfatto. Una furia ceca gli impedisce anche solo di pensare razionalmente e sente il bisogno di spaccare qualcos'altro.

Si gira verso la sfera di puro cristallo donatogli qualche anno prima da una Veggente nelle Regioni dell'Est e marcia verso essa, la rabbia inizia a farsi vivida e ardente.

«Io non lo farei, fossi in te» sibila una voce dall'angolo della stanza. Wallas si ferma a qualche centimetro dall'oggetto raro e s'immobilizza. Alza gli occhi neri verso l'ombra e schiude le labbra, sorpreso.

Eccolo, era tornato di nuovo.

Wallas si raddrizza e lo guarda con timore.

«Non gli ho ancora trovati» balbetta, mettendosi subito sulla difensiva. Metaron sorride con cinismo e scivola lungo il pavimento evitando le zone di luce. Il suo corpo immateriale si disfa in milioni di particelle scure e si ricompone accanto al Primo consigliere. Wallas sussulta ma non si sposta di un centimetro: se il capo degli Exys avesse scoperto la sua antipatia ci sarebbero state troppe conseguenze.

«Lo so che non li hai trovati, Consigliere. Ma sto iniziando a stufarmi di questa situazione» sussurra, agghiacciante quanto una spada puntata al collo.

«Non posso farci niente, Metaron. Sono il primo a volerli morti quindi non mi giova di certo nasconderlo» ribatte l'omone, girandosi per versare un goccio di gin liscio per calmare i nervi. Appena si porta il liquido alle labbra lo risputa, al sentire il suggerimento dell'Exys. Gli occhi di Metaron brillano feroci nell'oscurità, mentre sibila: «Lo so, amico mio. Ma a questo punto dobbiamo passare al piano B, non credi?»

The Island [Completa] - Sequel di The New Age Of GuardiansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora