Presente
Finalmente, dopo un'intensa scampagnata durata più del dovuto, riesco a sedermi. Qualcuno, probabilmente Suj, mi passa un bicchiere pieno di quel maledetto caffè solubile. A malapena si riesce a sentire qualche parvenza di profumo, ma ora come ora riesce a darmi un pizzico di energia. E dopo una giornata sfiancante, è necessaria.
«Che hai intenzione di fare, capo?» chiede Eddie, sedendosi accanto a me. Mi prendo una manciata di secondi per rispondere, mentre porto il bicchiere verso le mie labbra.
«Non lo so» rispondo guardando verso la porta della stanza. «Potremmo ricavare qualche informazione utile, ma non sembrano molto propensi a parlare. E la tortura non è un'opzione.»
Sulla soglia compare Gordon, con i capelli fuori posto e l'espressione stanca. Poverino, ha sollevato di peso tutti i soldati, trascinandoli dalla spiaggia fino a qui, e poi legati. E, diciamocelo, i nostri prigionieri sono docili quanto dei lupi. Alla comandante abbiamo pensato io e Artemis, non voleva farsi toccare da un uomo. Non so perché, ma non ha fiatato né cercato di liberarsi dalle catene.
«Continuano a lamentarsi e dire parolacce. Io proporrei di mettere qualcosa nella loro bocca, oppure teniamo Jade lontana da questi scaricatori di porto, amici» dice quasi senza fiato il ragazzo.
Mi scappa uno sbuffo divertito. «Anche le gemelle stanno imparando brutte parole. Prima mi si sono avvicinate chiedendomi il significato della parola "sega".»
Eddie e Gordon scoppiano a ridere, mentre Suj si gira verso di me. «Glielo hai spiegato?» chiede, sgranando leggermente gli occhi.
Divertita dalla situazione, mi giro a guardare i suoi occhi neri. «No, ovviamente. Ma temo che lo scopriranno da sole. Sai, ora hanno Internet.»
Penso che in quel momento, tutti e quattro ci siamo immaginati la scena. E un brivido mi scuote la spina dorsale.
«Okay, lasciamo perdere» diciamo all'unisono. E scoppiamo a ridere di nuovo.
«Che c'è di così divertente?» chiede Artemis, entrando nel salotto.
«Niente. Parlavamo delle gemelle.»
Prendo un cuscino e lo metto dietro alla mia schiena. Ieri ho fatto un allenamento estremo che mi ha ucciso i muscoli della spalla. Però mi sento molto più forte e snodata.
Man mano, tutti gli Universali ci raggiungono, mentre sentiamo gridare e imprecare i soldati nella stanza accanto. Faccio accomodare Jade nello spazio creato tra le mie gambe, mentre chiedo a Gordon di chiudere la porta in modo tale da non sentire gli insulti dei nostri prigionieri.
«Che dobbiamo fare?» chiede Jade, mordicchiandosi il pollice. È una cosa che fa spesso, soprattutto quando è tesa. «Dobbiamo continuare l'allenamento? E se scappassero?»
«L'allenamento è concluso, piccola» risponde Suj, mettendo una mano tra i capelli di Alba. Questa si lascia andare, godendo del suo tocco. «Dobbiamo iniziare a pensare al viaggio verso Imperium. E magari farci una mezza giornata di riscaldamento quotidiano finché non partiamo.»
«Al massimo Starck e Hunter possono tenere d'occhio i nostri amici prigionieri finché non ci decidiamo sul da farsi» suggerisco. I nostri coach sono dei sadici quando si tratta di provocare qualcuno, immagino già la loro risposta.
«Allora» comunica Aurora guardando la sorella, «credo che dobbiamo buttare giù le linee guida del nostro piano, che abbiamo chiamato PRI.»
«PRI?» ripeto, inarcando un sopracciglio. È proprio da loro dare sigle ai progetti.
«Piano Ritorno Imperium» spiega Alba sottraendosi dal tocco del Guardiano del Tempo per raddrizzarsi «ci stiamo lavorando da un mese, grazie alla tecnologia di Jade. Abbiamo controllato il meteo, ci siamo introdotte nel sistema della capitale, controllato quali ostacoli abbiamo. E... abbiamo una sottospecie di piano.»
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The Island [Completa] - Sequel di The New Age Of Guardians
Science Fiction[continuazione di The New Age Of Guardians] Per i Guardiani Universali è giunto il tempo di allenarsi per poter combattere contro i loro nemici. Una pausa lunga ma necessaria, che si trasformerà in un percorso utile per poter sondare la loro amicizi...