Presente, Imperium
«Credo che questo sia sequestro di persona, Wallas» dice l'uomo, ignorando i lividi sul suo corpo e i rivoli di sangue che scendono dai lati della bocca. «Potrei anche aggiungere... violenza gratuita e percosse.»
«Sei spiritoso, te lo concedo» sogghigna il primo ministro, pulendo le mani sporche di sangue. La prigione è fetida e sudicia, piena di spifferi e sporcizia. L'uomo giace da ormai qualche giorno in ginocchio su un giaciglio di fieno, senza cibo. Il torso nudo è gremito di cicatrici e piccoli tagli oltre a incrostazioni, dovute a sangue rapprese e quant'altro.
«Non avrai nessuna parola da me» bisbiglia il prigioniero, alzando lo sguardo. Un occhio è socchiuso, gonfio e nero. L'altro non è messo tanto meglio.
«Sei ostinato, ma sappi che ho degli assi nella manica. Non demorderò» risponde con tono mellifluo l'uomo più potente al mondo, allontanandosi di qualche passo. Il suo sguardo vaga dal corpo martoriato alle pareti grigie, fino ad arrivare ai due appostati vicino alla porta.
I due Consiglieri che fanno da guardia sembrano nervosi, nota Wallas con un sorrisetto. Beh, ultimamente tutto il consiglio pare in tumulto e in preda a una nevrosi generale. Quei maledetti piccoli Guardiani...
«Non penso» lo sfida il prigioniero, a tono. «Non ho famiglia, non ho casa e non ho amici, non mi puoi di certo convincere a...»
«Avere un fardello famigliare non è l'unico cappio al collo, mio caro marinaio» lo interrompe Wallas con noia, «quando di mezzo c'è il denaro, il potere e la felicità.»
Il signore sta in silenzio, con il corpo teso.
«Ora, bando alle ciance, dimmi dove sono gli Universali.»
«Non lo so.»
«Te lo richiedo un'altra volta, dove sono?»
«Non ne ho idea» ripete l'uomo, sputando sangue.
«La tua maledettissima nave è salpata il giorno della fuga dei Guardiani. Non avevi nessun permesso e nessun programma. La gente ha visto la tua nave partire e non solo» spiega per la centesima volta Wallas, ora il suo tono è diventato impaziente e irato. «Testimoni hanno giurato di vedere i Segni in risveglio poggiare gli Universali direttamente sul ponte della tua nave. Ora, mi puoi dire dove sono?» ribatte, aumentando il tono. I Consiglieri si girano per qualche istante, preoccupati. Con i cappucci neri abbassati fino agli occhi, non si può vedere altro che la bocca e il naso nell'oscurità.
«Non ne ho idea» ripete il Signor K, abbassando la testa.
Wallas sorride e sospira. «Pensavo che mi avresti reso le cose facili, e invece hai scelto la strada del dolore. E così sia» decreta, avvicinandosi verso la grata della prigione. Guarda i Consiglieri e annuisce in silenzio.
Un mese fa
«Amy, bevi...»
«No!»
«Non ti farà del male, ma devi bere!»
«No!»
Lotto con tutte le forze del mio corpo per liberarmi, ma non vado troppo lontano. L'ombra che sembra uscita dal nulla mi ferma e mi blocca. Stringo più forte Mino tra le mie braccia e piango forte, forse papà e mamma riusciranno a sentirmi.
«Lo so, Amy, hai paura, ma lo devi fare» grida la voce. In mano ha qualcosa di vetro che non identifico, sembra una specie di ampolla, una bottiglia piccola. Dentro c'è qualcosa, ma non voglio berla.
«No!» grido per l'ennesima volta e provo a correre.
Non vado molto lontana.
«Presa!»

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The Island [Completa] - Sequel di The New Age Of Guardians
Science-Fiction[continuazione di The New Age Of Guardians] Per i Guardiani Universali è giunto il tempo di allenarsi per poter combattere contro i loro nemici. Una pausa lunga ma necessaria, che si trasformerà in un percorso utile per poter sondare la loro amicizi...