capitolo 1

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Attenzione, visto che le cose sono cambiate dal secondo anno, ora che siamo al quinto/sesto il passato di Harry fino ad ora non è come quello dei libri/film

Fra meno di un mese avrebbe avuto inizio la scuola, Harry non vedeva l'ora di iniziare il suo sesto anno ad Hagwarts  e come se questo non bastasse a renderlo di ottimo umore quella sera stessa sarebbe potuto andare a casa del suo padrino, beh non ufficialmente visto che Sirius Black era considerato un criminale ricercato, ma questo non era importante.

Finì di sistemare i suoi bagagli, in qualche modo sarebbero spariti per poi riapparire a casa di Sirius come sempre. Le uniche cose che tenette con se furono uno zaino piuttosto pesante e carico di potere magico, la sua nuova scopa e il diario di Tom che si infilò nella tasca interna della tunica da mago che stava indossando, nonostante i suoi zii lo guardassero male ogni volta che indossava quel genere di abbigliamento.

Erano le sei di mattina e Sirius lo aspettava per ora di cena, ma aveva una cosa importante da fare prima di raggiungere Grimuld Place. Uscì di casa prima ancora che i suoi zii si svegliassero e, controllato che non ci fosse nessun babbano in giro montò sulla scopa per poi prendere il volo. Si diresse veloce sopra le nuvole in modo da non sconvolgere la povera testolina di qualche babbano, fortuna che da là era quasi sempre nuvoloso. Volò per ore con le dita intirizzite a causa dell'alta quota e dell'aria frizzante del mattino e del vento che gli scompigliava i capelli più di quanto già fossero, consultando più volte una mappa per trovare la sua destinazione, non c'era mai andato e temeva di perdersi. Per fortuna per le dieci si trovò a sorvolare la grande strada sterrata che portava ad un ancora più grande villa, e l'aveva raggiunta sbagliando strada solo una volta! Atterrò poco distante al cancello d'ingresso rassettandosi in fretta prima di tirare fuori il diario e avvisare il suo mentore.

Siamo arrivati, sto per entrare, sei sicuro che vuoi che ti mostri anche a lui

Le lettere scomparvero e in fretta arrivò la risposta scritta con grafia elegante

Ne abbiamo già discusso ragazzo, segui il il piano e mostrati sicuro.

Il castano non discusse oltre, rimise il diario in tasca e varcò il grande cancello scuro, percorse il viale bianco circondato da un giardino ben curato che conduceva ad un imponente portone. Il solo vialetto era lunghissimo e ci mise quasi dieci minuti a percorrerlo tutto, avendo così il tempo per borbottare più e più volte contro le manie di grandezza di quella famiglia.

Alla fine suonò il campanello della villa e in meno di trenta secondi un elfo domestico gli aveva aperto, per poi guardarlo stupito

-Harry Potter!? Harry Potter signore lei non dovrebbe stare qua! Questo non è un posto sicuro per lei! Dovrebbe andare sì andare!

Harry ci mise qualche secondo a riconoscere la piccola figura, in fondo l'aveva vista solo qualche volta al secondo anno e quelle volte aveva rischiato di ucciderlo nella blanda illusione di proteggerlo, per questo rispose senza esitazione mentre entrava

-Dobbi, sinceramente non è la prima volta che cerchi di decidere quali posti non siano per me sbagliando, ora per favore comunica al signor Malfoy che lo sto aspettando

L'elfo domestico scomparve rapido senza osare dire altro dopo aver udito la voce fredda del mago. Harry rimase ad attendere guardando l'atrio enorme coi suoi pavimenti in marmo scuro e le pareti candidissime e i soffitti decorati, l'intero posto sembrava urlare lusso ed eleganza, ma era incredibilmente freddo.

Prima ancora di vedere arrivare il padrone di casa sentì il suo bastone da passeggio sul pavimento, una serie ritmica di stek stek stek. Poi Lucius apparve dall'altro lato del salone guardandolo con quella sua solita smorfia simile ad un sorriso di superiorità incredibilmente disgustato

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