Capitolo 36

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Per la prima volta dopo diverso tempo sia Draco che Harry, quella mattina, si presentarono agli altri ben riposati non solo apparentemente, ma sul serio e senza neanche bisogno di usare la giratempo. Visto che avevano orami ultimato i preparativi e che se tutto andava bene quella sarebbe stata l'ultima battaglia, per evitare di mandare tutto a quel paese a causa di un colpo di sonno, si erano presi entrambi il giorno prima completamente libero. Quella mattina quindi erano pronti, tesi e agitati come prima di ogni battaglia, forse anche di più questa volta, ma decisamente pronti. Si guardarono, il castano nei suoi scuri e comodi che usava sempre per combattere, l'altro invece in una divisa dei soldati americani appositamente rubata per l'occasione, poi guardarono il grande portone in legno massiccio che li separava dall'esercito che da lì a poco avrebbe assediato il ministero della magia. 

Harry probabilmente, Draco lo intuì dalla sua espressione, stava per dire qualcosa, ma prima di riuscire ad aprire bocca l'arrivo di Bellatrix e di Luna lo distrasse. Sorrise alle due donne, la prima vestita come Draco e la seconda in un appariscente abito viola

-Buongiorno, siete entrambe pronte?

Le due si limitarono ad annuire serie, Draco deglutì, lui non era per niente pronto, ma non aveva altra scelta. Il castano proseguì

-Allora come previsto io vado a combattere, voi vincete la guerra, se avete qualche perplessità sul piano questo è il momento di dirlo

Nonostante l'agitazione sembrasse lacerargli il petto dall'interno, il biondo si costrinse a sbuffare

-Ne avremo parlato un centinaio di volte Potter, è tutto chiaro, possiamo riuscirci e no, non abbiamo bisogno di altri uomini.

-Va bene, va bene, cinque minuti alla smaterializazione, prendete la polisucco.

Bellatrix e Draco tirarono fuori la piccola ampollina contente il poco necessario per restare trasformati per un oretta e presero le sembianza di due soldati americani ormai tristemente deceduti. Luna rimase a guardarli tranquilla dondolandosi da un piede all'altro

-Bleah, questa cosa fa proprio schifo

-Ma come, l'ultima volta che ho assaggiato il sapore della polisucco era paragonabile a quello di una torta ai mirtilli

Guardò stupito Potter, era raro che si lasciasse sfuggire questo genere di commenti sarcastici in pubblico, doveva essere proprio agitato a causa dell'imminente futuro. I loro occhi si incontrarono un attimo, i soliti occhi verdi del Principe Oscuro e quelli ora marroni appartenenti ad un volto americano eppure profondi e preoccupati come quelli grici che solitamente il biondo mostrava. Poi il castano interruppe quel contatto rivolgendosi a luna con tono più dolce

-Tu ti senti pronta? Mi dispiace doverti chiedere di collaborare così, soprattutto perché dovresti essere a scuola e tutto il resto, se non vuoi andare possiamo ancora cercare un altra soluzione

La bionda scosse in fretta la testa guardandolo, senza però riuscire a sorridere

-Ho detto che ti avrei aiutato e non intendo tirarmi indietro ora, ho fiducia in te e nei tuoi compagni, so che mi proteggerete

Che ingenua, se conoscesse quel ragazzo come lo conosceva Draco, saprebbe di certo che una come lei per Harry non contava nulla, se gli fosse risultato conveniente probabilmente l'avrebbe venduta alla peggior persona pur di ottenere i suoi scopi. Draco sapeva che quasi nessuno di quei maghi a cui il Principe Oscuro dedicava tante belle parole e promesse contava realmente per Harry Potter. Uno dei pochi che veramente era importante era lui, Draco Malfoy. Però, mentre lui si crogiolava in questo risultato il castano sorrise a Luna prendendole delicatamente la mano fra le sue in un gesto incoraggiante

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