Capitolo 4

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Quando si propose di mostrare loro qualcosa tutti si protesero verso di lui curiosi, forse si aspettavano che tirasse fuori qualche oggetti incredibile o qualcosa di simile, ma si sbagliavano, l'unica cosa che il ragazzo estrasse dai vestiti fu la sua bacchetta

-Sicuri?

Tutti annuirono e, con un gesto secco del polso e un incantesimo in serpentese, irruppe nelle loro menti proiettandoci un fiume di immagini appartenenti al suo precedente anno scolastico.

Prima mostrò loro la sezione dei libri proibiti di Hogwarts che aveva iniziato a frequentare di notte, la poltroncina circondata dagli alti scaffali, le montagne di libri che si era letto la notte dopo essere entrato di nascosto con l'ausilio del mantello dell'invisibilità, mostrò come ogni notte arrivava e iniziava a coprire l'area con incantesimi silenzianti per evitare di attirare l'attenzione del custode, come poi scorreva attento e a suo agio fra  i libri per scegliere quello di cui aveva bisogno, mostrò le ore passate a leggere al lume di una candela, mostrò le volte in cui doveva nascondersi nel mantello dell'invisibilità per evitare il custode. Stette ben attento però a non mostrare Tom che da anni lo aiutava a capire il contenuto dei tomi come un abile insegnante spiegandogli e insegnandoli tutto.

Poi cambiò scena, mostrò la gita ad Hogsmead , la strada per la Stamberga Strillante, il modo in cui si assicurava di non essere seguito e poi la passaporta che aveva preparato a Hogwarts, mostrò la scogliera e il mare tempestoso, la caverna con la barca, le anime, e il medaglione di Serpeverde, mostrò come fosse tornato indietro come se nulla fosse senza subire danni o altro. Ancora una volta evitò di mostrare diverse cose, evitò di accennare a come il diario di Tom gli avesse precedentemente mostrato come fare ed evitò di far sapere loro che il medaglione recuperato in quell'occasione era in realtà un falso e che quello vero giaceva da anni dimenticato a Grimuld Place

Poi mostrò la stanza delle necessità a Hogwarts, la stanza delle cose dimenticate, mostrò la miriade di oggetti abbandonati disordinatamente in mucchi sparsi per la stanza cose fra le più rare ed emozionanti lasciate la da chissà chi per chissà quanto, mostrò il diadema di Priscilla Corvonero ancora lucente al suo posto.

Po cambiò ancora tornando a Hogwards, mostrò il platano picchiatore e il passaggio segreto che conduceva alla Stamberga strillante e lui che da là se ne andava ancora una volta con una passaporta, mostrò la fatiscente e macabra catapecchia di Ghaunt, mostrò l'interno dell'abitazione e le trappole che aveva abilmente evitato perfino senza l'uso della magia, mostrò la piccola botola nel pavimento in cui era stato attentamente riposto l'anello intriso di veleno, mostrò come lo aveva preso con un fazzoletto senza toccarlo direttamente con la pelle nuda e come lo aveva riposto con cura in un sacchetto protetto da diversi incantesimi prima di infilarselo in una tasca interna e tornare a letto come se nulla fosse. Non mostrò però tutta la fatica fatta nel superare quella diabolica pianta, ne di come avesse quasi vomitato a causa della passaporta e dell'odore di topo morto che impregnava quella casa

Mostrò il laboratorio di pozioni, il calderone nel quale ribolliva una pozione limpida come l'acqua di fonte, un libro aperto sul banco affianco dal quale seguiva il complesso procedimento per il liquido, mostrò come ci avesse lasciato cadere l'anello per purificarlo ed estrargli tutto il veleno, mostrò l'acqua diventare cremisi e dei vapori scuri disperdersi nell'aria. Ancora una volta però non mostrò le ore successive passate a ripulire meticolosamente tutto il materiale per non farsi scoprire da Piton né del tutto il tempo sprecato nelle settimane precedenti per recuperare tutto il materiale necessario.

Dopo avergli mostrato tutto ciò finalmente si decise ad abbandonare le loro menti, sapeva che un invasione di quella portata avrebbe scosso anche la mente più forte, se disabituata, lui quando aveva iniziato a provare questo genere di incantesimi era svenuto diverse volte a causa delle "intrusioni di Tom a scopo esemplificativo". Avrebbe potuto mostrargli tutto in maniera meno dolorosa, tanto da non farglielo neanche sentire, ma la considerava una meritatissima vendetta per tutti gli anni precedenti. Si mise in bocca una cioccorana aspettando che si riprendessero. Era felice che la magia potesse essere utilizzata già sul treno per Hogwarts anche dai minorenni

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