Capitolo 29

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- É un regalo di Greengrass, bella vero? E utile sopratutto...Ora vediamo un po' dove vai ogni volta per "sfogarti" o "calmarti"

Draco si guardò attorno per capire dove si trovassero, ma il castano non glie ne lasciò il tempo strattonandolo e accusandolo aggressivamente

-Tu sei andato indietro nel tempo dopo avermi chiesto l'orario in cui andavo io e tutto solo per scoprire dove andavo e domani abbiamo una fottuttissima battaglia e tu non hai niente di meglio a cui pensare!?

Il biondo però era orami troppo abituato agli attacchi d'ira del suo compagno e non si lasciò minimamente impressionare rispondendogli calmo

-No, io sono andato in camera mia a dormire e poi sono tornato indietro nel tempo e al contrario tuo ho diverse ore di sonno alle spalle e sono pronto alla battaglia di domani

-Tu sei un infantile...un infantile stronzo! Cosa ti aspettavi di trovare seguendomi! Io ero tanto di buon umore e tu sei riuscito a rovinare tutto con la tua sola presenza! Ti odio.

-Hey, quella è la mia battuta, in ogni caso non eri stato tu a dirmi che un bravo comandante mantiene la calma? Perché al momento non sono io quello che sta facendo i capricci come un bambino

-E poi scusa, ho controllato la tua mente diverse volte, come è possibile che tu abbia una giratempo e che io non ne sappia nulla

-"Le mura della mente" capitolo dodicesimo: occlumanzia parziale, è stata una lettura molto affascinante

Harry si coprì gli occhi con una mano, tutto questo era al limite del ridicolo

-Quindi tu hai studiato una branca praticamente sconosciuta dell'oclumanzia, ti sei procurato una giratempo e mi hai seguito fino a qua, il tutto a mia insaputa, solo per scoprire dove andavo? É ridicolo! É un comportamento assurdo!

-Cosa ti aspettavi che facendo sapendo che c'era qualcosa che tu mi nascondevi volontariamente dopo tutti quei tuoi cazzo di discorsi sul "Non sono tenuto a dirti tutto eccetera eccetera"? Se credevi veramente che me ne stessi buono a non fare nulla allora davvero non hai capito che tipo di persona sono...ora torniamo a noi, dove siamo finiti?

Il biondo tornò a guardarsi intorno, si trovavano in una strada secondaria, palesemente nel mondo babbano e di certo non in uno dei posti migliori: nell'aria c'era una certa puzza e faceva freddo nonostante fosse primo pomeriggio, i muri degli edifici erano spogli e pieni di graffiti e l'unico edificio che attirava l'attenzione era quello che sembrava un bordello contrassegnato da un'insegna a neon che riportava il nome "red velvet"

Dopo aver osservato l'ambiente Draco tornò a guardare Harry piuttosto confuso, in tutta risposta il castano sorrise soddisfatto, prima di riservargli quello sguardo vittorioso e in qualche modo languido e quella voce vellutata, persuadente e gongolante che in genere usava solo per rimarcare una vittoria o per impressionare qualcuno e che, a dire dei suoi genitori, lo faceva sembrare tale quale all'oscuro signore

-Beh, mi spiace per tutti i tuoi sforzi, ma sono stati assolutamente inutili, ovviamente quando ho sentito che qualcuno mi seguiva ho cambiato meta della materializazione, cerca di non metterti a piangere, ma ora siamo nel bel mezzo della Londra babbana, giusto dietro quell'angolo c'è un vecchio negozio in cui i miei zii mi prendevano le cose che mio cugino non poteva passarmi. Ora che hai fallito perché non torni a casa e non riprovi la prossima volta?

Draco lo guardò deluso e allo stesso tempo quasi spaesato, del tutto impreparato ad un eventuale fallimento, meraviglioso. In quel momento il grifondoro si godette a pieno la vittoria e come già in passato era successo, quando ormai era certo di vincere, tutto andò a puttane.

In maniera piuttosto letterale considerato che a rovinare la sua oramai quasi certa vittoria fu proprio una delle prostitute che uscì dal bordello per fumare, visto che a quell'ora, come sempre, non aveva lo straccio di un cliente. Il caso volle che però non fosse una persona qualsiasi a uscire, non che ci fosse molta gente che lavorava in un bordello a quell'ora del giorno, infatti, il ragazzo appena uscito lo notò ancora prima di accedersi la sigaretta, lo riconobbe appena dopo e gli venne incontro con un sorriso e quel suo passo ancheggiante. 

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