Capitolo 34

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Le faccende riguardanti la guerra e tutto il resto continuarono ad opprimere i due ragazzi ora diciasettenni, ma sorprendentemente proprio il numero opprimente di tempo occupato a portare avanti quella guerra fece volare i mesi più velocemente di quanto si aspettassero ed era già fine dicembre. La guerra stava andando relativamente bene, mancava poco alla vittoria, ma alcuni territori già conquistati avevano tentato diverse rivolte e le procedure per tenere tutto questo sotto controllo rallentava i loro progressi. Hogwarts era partita ormai da tre mesi e mezzo, anche se parecchi genitori erano troppo preoccupati per lasciare andare i loro figli e quindi il numero di studenti era sorprendentemente ridotto, ma a parte questo, le lezioni a scuola sembravano procedere bene, almeno a giudicare dalle lettere della preside.

Quella mattina, Harry aveva già partecipato ad una riunione di ore coi temporanei responsabili delle zone rivoltose per concordare delle linee guida da tenere nei procedimenti che non screditassero tutta la propaganda che stava facendo e aveva anche dedicato un altra ora e mezza al rispondere a tutte le lettere di alleati e nemici che gli arrivavano. Ora erano le dieci in punto e stava finendo di prepararsi sistemandosi i polsini dell'abito semplice, ma piuttosto elegante che aveva scelto per l'occasione. Sentì la porta della camera aprirsi e vide nel riflesso dello specchio Draco, anche lui tirato a lustro in un abito nuovo e assurdamente costoso come sempre. Gli sorrise

-Già pronto? 

-Sei tu che ci stai mettendo un eternità, vuoi forse arrivare in ritardo?

-Beh, se ance arrivassi dieci minuti in ritardo non sarebbe questo gran problema, in fondo saremo occupati con questo oneroso compito per quasi tutto il giorno

Nonostante le parole sorrise felice e rilassato girandosi verso il compagno continuando

-É raro avere tutto questo tempo per fare qualcosa no?

Anche Draco sorrise rispondendo

-Già, ma considera che è una cosa molto importante da fare, per questioni, si, sai, di propaganda

-E poi sarebbe estremamente maleducato rifiutare un invito  come quello che è arrivato

Il biondo annuì concorde avvicinandoglisi e afferrandogli il polso

-Andiamo?

Non arrivò nessuna risposta, ma subito si smaterializzarono per apparire all'ingresso di Hogwarts, visto che non potevano avvicinarsi di più a causa degli incantesimi che impedivano la materializzazione all'interno della scuola. Si avviarono a piedi, in mezzo alla neve per raggiungere l'ingresso della scuola e Draco non poté evitare di notare quanto felice sembrasse il suo compagno in quel momento, mentre era costretto a camminare e bagnarsi i piedi a causa della neve e congelare a causa del freddo mentre probabilmente decine di ragazzi li guardavano male dalle finestre. La sua intuizione si mostrò corretta quando il castano commentò

-Ci pensi, la scuola ha riaperto e questa è solo la seconda volta che sono riuscito a venire in visita e per di più la prima volta mi sono potuto fermale qualcosa come solo un quarto d'ora. 

In tutta risposta lui sbuffò

-Possibile che tu non riesca a rendere meno palese quanto tu sia affezionato a questa scuola? Sei al limite del ridicolo

-Pensala come vuoi, ma questa praticamente è casa mia

-Allora perché non torni a stare qua invece che occupare Manor Malfoy?

Prima di riuscire a dire altro raggiunsero l'ingresso e si zittirono prima di mostrare a qualcuno quella, decisamente poco matura, abitudine di bisticciare fra di loro per il solo gusto di farlo. Restarono in silenzio andando dritti nell'ufficio della preside ignorando gli sguardi curiosi e spaventatati che gli lanciavano gli studenti che incontravano prima di allontanarsi il più velocemente possibile. Arrivati davanti alla porta dell'ufficio Harry bussò tre volte aspettando educatamente che la la donna rispondesse

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