Capitolo 32

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Come promesso Harry lasciò andare tutti nel momento in cui la città si dichiarò arresa e rimase, pacifico, ad osservare la ritirata, mentre osservava tutte le persone andarsene, pronte a non fare più ritornò vide negli sguardi di molti nemici una luce di indecisione e ripensamento, probabilmente qualcuno avrebbe avuto diversi nuovi giovani alleati dalla sua, a breve. Mentre si gongolava internamente per la riuscita, e mentre il loro supporto medico arrivava a medicare i feriti di entrambi gli schieramenti, mostrando a tutti coloro che probabilmente gli stavano ancora guardando un'incredibile umanità, ovviamente voluta, Draco si mise al suo fianco parlando

-É stato molto magnanimo da parte tua

-Pensavi davvero che avrei rinunciato alla possibilità di farli passare per i cattivi davanti a tutti?

-Non importa il motivo, sei stato davvero gentile

-Certo che importa il motivo, importa sempre, perché effettivamente non avrei fatto lo stesso se le circostanze non fossero state queste e lo sai...a proposito

Gli infilò nella mente le immagini degli archivi, che gli americani stavano provando a trasferire altrove, mentre venivano divorati dalle fiamme assieme agli uomini che avevano cercato di portarglieli via

-Abbiamo vinto anche sul quel fronte, ora non ci resta che aspettare le notizie da parte di tua madre per vedere se hanno finito o se serve che mandiamo altri uomini ad aiutarle

-Già, a proposito di questo, non mi hai ancora detto che cosa la hai mandata a fare. Devo preoccuparmi? Non era niente di troppo pericoloso vero?

-Hogwarts.

-Cosa? 

-Narcissa sta prendendo Hogwarts, l'anno scolastico sta per rincominciare e voglio che la scuola riparta sotto il mio controllo.

-Quindi è per questo che questa sera ti sei preso una mezz'ora per un colloquio con Piton?

-Si, nonostante quell'uomo non mi stia simpatico credo che sia il miglior preside che abbiamo a disposizione al momento

-Come ti pare

-Tu come stai?

-Come dovrei stare?

-Hai evitato di scendere in capo fino ad oggi, e ora hai appena finito la tua prima battaglia, mi sembrava normale chiedertelo

-Sono toccato, sul serio.

-Non hai risposto

-Non intendo farlo.

In quel momento arrivò un gufo, che si posò sulla spalla di Draco lasciandogli prendere la lettera

-Povero animale, devi aver faticato un bel po' per trovarci è?

Dopo aver fatto una carezza al gufo Draco passò la lettera a Potter allungando nel mentre il braccio per far prendere il volo al gufo

-Va a riposarti...che dice la lettera?

-Non capisco perché il gufo di tua madre si ostini a non voler venire direttamente da me, ma sempre da te

-Perché sa che sei uno stronzo, cosa dice la lettera?

-Dice che la scuola è nostra e che a quanto pare a Caramell non sembra importare gran che della scuola

Continuarono a seguire il pressante e super-pieno programma giornaliero fino all'appuntamento con Piton, furono tanto bravi da riuscire ad arrivare qualche minuto in anticipo. Entrarono nella stanza che aveva scelto per l'incontro, un luogo un po' buio e opprimente che tendeva a mettere a disagio gli ospiti. Harry prese velocemente posto su una delle due poltrone davanti al caminetto e guardò il suo compagno

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