Capitolo 11

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I coniugi Malfoy si materializzarono al binario 9 ¾ aspettando l'arrivo del treno che avrebbe riportato loro figlio a casa per le vacanze di natale guardando con superbia gli altri genitori. Il treno arrivò in perfetto orario e appena si fermò una marea di ragazzini scese dalle carrozze salutandosi con abbracci e lacrime o correndo subito dai genitori senza il minimo ritegno o senso della decenza, ma in fondo erano per lo più ragazzi piccoli, molti di loro probabilmente non erano neanche mai stati lontani dai genitori prima della scuola. Gli studenti degli ultimi anni scendevano sempre fra gli ultimi e anche il loro Draco ormai non faceva differenza, scese quando ormai i primi ragazzi iniziavano a lasciare il binario assieme alla signorina Parkinson, a Zabini e a Potter. Narcissa fu la prima a vederli e non poté evitare di stringersi di più al marito incapace di togliere lo sguardo dal ragazzo al centro del gruppo che parlava tranquillo con gli altri sistemandosi gli occhiali sul naso con un gesto distratto, Lucius le carezzò discretamente un braccio constatando

-é identico a Lui sessant'anni fa

Annuì concorde e fece per aggiungere altro, ma poi notò il suo Draco che attirava l'attenzione del soggetto del loro interesse per poi dirigersi verso di loro, così preferì restare in silenzio. Appena i due giovani li raggiunsero il biondo li salutò formale con un gesto del capo

-Madre, Padre

Probabilmente non si sarebbe mai lasciato andare a niente di più informale a causa della presenza del castano, castano che nel mentre aveva sfoggiato un sorriso pieno di carisma, fin tropo simile a quello dell'ex-signore oscuro nei suoi tempi migliori

-Salve signor Malfoy, signora Malfoy

Entrambi ricambiarono il saluto per poi andare in silenzio verso il cammino con la metropolvere in modo da poter tornare in fretta a casa, normalmente avrebbe chiesto al figlio come era andato il viaggio o come stava o cosa voleva fare durante le vacanze, ma doveva ammettere che la presenza di Potter faceva un certo effetto anche a lei come al marito e a Draco, restò a fissarlo senza realmente vederlo persa nei ricordi della scuola quando già aveva iniziato a seguire quella figura tanto oscura e tanto simile alla sua, ma il grifondoro si girò verso di lei riportandola alla realtà

-Ha bisogno di qualcosa signora Malfoy?

Scosse appena la testa richiamando alle labbra un sorriso cordiale

-Sei nostro ospite, mi chiedevo se preferissi mangiare da solo o assieme a noi

Ci fu un secondo di silenzio

-Pranzerò volentieri con voi

Draco sgranò gli occhi allibito: Potter aveva esitato prima di rispondere, chiunque altro non ci avrebbe fatto caso, ma lui ormai passava fin troppo tempo a cercare di capirlo per coglierlo in fallo e ora ci avrebbe messo la mano sul fuoco, sua madre, con quella semplice domanda, era riuscita a sorprenderlo e confonderlo, era in qualche modo stupefacente.

Arrivarono a casa che mancava ancora un ora e mezza al pranzo, Lucius in persona mostrò ad Harry la sua camera: una stanza enorme e sontuosa con bagno privato, balcone e un salottino privato. Probabilmente gli avevano dato la stanza più ricca di tutto il manor solo per cercare di impressionarlo e sinceramente la cosa a Harry andava più che bene. Appena Lucius lasciò la stanza chiudendosi la porta alle spalle si buttò sull'enorme letto a baldacchino a due piazze meravigliandosi di quando il materasso fosse comodo e quanto le coperte fossero soffici. Se sei anni fa gli avessero detto che avrebbe dormito in un posto del genere probabilmente non ci avrebbe creduto e se avesse saputo fin da subito che aveva la possibilità di venire ospitato in una villa tanto sontuosa al posto che alla tana durante il periodo non scolastico sarebbe diventato "amico" di Malfoy dalla prima!

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