Capitolo 30

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Well, è intuibile, ma ci sarà smut, quindi se non vi va...sorry, ma tutto il capitolo è dedicato a questo quindi non vi resta che attendere la prossima settimana. Per di più è da anni che non scrivo smut vera, quindi perdonatemi se sono un po' arrugginita.

Harry annuì avvicinandosi piano, lasciò la propria bacchetta e gli occhiali sul comodino a fianco a quella del biondo e salì sul letto dopo essersi tolto le scarpe. Draco sorrise appena cercando di distrarsi

-Se qualcuno entrasse ora, senza le nostre bacchette, saremmo indifesi

In tutta risposta il castano allungò supponente una mano verso la porta che si chiuse a chiave e poi sorrise

-Parla per te.

-Non mi sembra il momento dei tuoi giochetti magici

Harry lo guardò decidendo che non valeva la pena rispondere e, visto che erano ormai parecchio vicini si limitò a sporgersi in avanti e baciarlo. Ci teneva ad essere lui a farlo, era quasi una rivincita per il loro primo bacio, quando lui aveva le spoglie di Jhon, come si ricordava Draco era bravo a baciare e aveva un buon sapore, ma questa volta fu lui a spingersi maggiormente verso il suo compagno per avvolgergli un braccio attorno al collo ed approfondire il bacio sentendo il biondo un pelo rigido sotto di lui. Si staccò piano guardandolo divertito parlando piano sulle sue labbra, per il puro gusto di metterlo a disagio

-Puoi ancora lasciar perdere

Lui in risposta si corrucciò guardandolo male

-Ne abbiamo già parlato

Detto questo lo tirò di nuovo verso di se per baciarlo facendolo spostare sopra di se e infilando la lingua a esplorare la sua bocca, ma guardalo, un attimo prima era tutto rigido e ora ci teneva a mostrarsi impavido anche in quella situazione, che guerriero! Questo almeno era quello che parte razionale della mente del castano pensava ironicamente, quella un po' meno razionale invece faticava a trattenere gli ansiti causati dalla lingua e dalla bocca e dalle mani del biondo su di lui.

Questa volta appena si staccarono non dissero nulla limitandosi a rifondarsi l'uno sulle labbra dell'altro dopo appena uno sguardo ricambiato, in parte per dimostrare all'altro che non avevano ripensamenti ed erano intenzionati ad andare fino in fondo, in parte perchè un bacio è pur sempre un bacio ed è pur sempre piacevole. 

All'inizio era imbarazzante, ma dopo qualche limone e qualche carezza entrambi decisero di lasciare perdere quello dedicandosi al semplice piacere, che in ogni caso guadagnavano e, nel giro di una decina di minuti avevano già smesso entrambi di pensare razionalmente. Ora il biondo si trovava praticamente sdraiato sul letto e l'altro era a cavalcioni sopra di lui e continuavano a baciarsi e toccarsi continuamente. Non riuscì a trattenere un gemito quando il castano si strusciò accidentalmente sul cavallo stimolando la sua intimità e quasi per ripicca tolse di colpo la maglia di Harry interrompendo bruscamente un bacio per sfilargliela dal collo. Tornarono a baciarsi, ma ora lui aveva libero accesso al petto e alla schiena del grifodndoro che iniziò ad esplorare con le mani. Era un corpo del tutto diverso rispetto a quello di una ragazza, muscoloso e asciutto e, ovviamente, privo del seno, ciò nonostante i capezzoli del suo compagno, scoprì, erano molto sensibili, tanto che quando ci passò sopra un dito la prima volta un brivido scosse il corpo del castano. Sorrise staccandosi appena dal bacio continuando a tormentargli quel punto sensibile con le dita facendolo diventare turgido dopo poco.

-Ti piace?

Nonostante altri brividi che lo percorsero, nonostante la voce affievolita dal piacere, Harry ebbe il coraggio di mentire

-É solo il freddo.

-Ah ha

Detestava quando mentiva e faceva l'arrogante in quel modo, anche quando fosse palese che avesse torto, ma gli piaceva dimostrare di avere ragione, motivo per cui si staccò definitivamente dalle sue labbra scendendo a leccargli e baciargli li petto per poi succhiare quel piccolo bottoncino di carne e stupirsi nel sentire un fievole gemito in risposta. Non pensava che i ragazzi potessero essere tanto sensibili, non pensava neanche, se è per questo, che mai nella vita avrebbe sentito il grande San Potter gemere a causa sua. Provò a mordere e subito sentì l'intero corpo di Harry stringersi a lui e le mani quasi aggrapparsi una alla sua spalla, l'altra ai suoi capelli, mentre lui soffocava un urletto. Non era poi così diverso da una ragazza, continuò così fino a quando, dopo poco a dire il vero, il corvino non lo strattonò per i capelli allontanandolo a forza dal proprio petto e sibilando

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