𝐒𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢

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𝓢𝓮𝓷𝓽𝓲𝓶𝓮𝓷𝓽𝓲 𝓬𝓸𝓷𝓽𝓻𝓪𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽𝓲

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Ancora prima di aprire gli occhi, Alice si rese conto di cosa fosse accaduto. Sapeva che Dobby l'aveva portata via contro il suo volere. Sapeva di non essere più al Maniero. E Voldemort, per cercarla, li avrebbe uccisi tutti. Tutti coloro che amava. E, quasi come uno schiaffo sul viso, venne improvvisamente avvolta dall'orrore delle cose.

Draco.

Draco sarebbe morto per colpa sua, forse lo avevano già ucciso. Per colpa sua.
Spalancò gli occhi, terrorizzata. Avrebbe costretto quello stupido elfo a riportarla indietro, avrebbe distrutto qualsiasi cosa si contrapponesse tra lei ed il suo piano, tra lei e —.

"Draco..."

Il ragazzo, sdraiato sul pavimento a pochi passi da lei, le rivolgeva un minuscolo sorriso, cercando di sollevarsi solo per essere di nuovo scaraventato sul pavimento da Alice. Non si era nemmeno accorta di essere scoppiata in lacrime.

"Oh, Draco, grazie" singhiozzava sulla sua spalla, "Grazie per non essere morto."

"Ringrazia Dobby, Alice Mary" mormorò lui, sorridendo lievemente e stringendola a sé, "Io speravo solo che riuscisse a salvare te."

Alice si staccò lentamente da lui e lo guardò negli occhi, piena di rammarico.
"Lo sai" sussurrò, "Lo sai che non è così che può andare..."

Draco fece per aprire la bocca e protestare, ma non servì.
Forse non aveva bisogno di sprecare parole che non avrebbero convinto Alice. Forse bastavano le persone che stavano proprio alle sue spalle.

"Alice?"

Al suono della sua voce, Alice raggelò.

"Papà..."

Cercò di combattere con sé stessa, fissando il viso di Draco. Non poteva girarsi. Non poteva, non poteva, non poteva. Se si fosse girata, lo sapeva, tutta la sua determinazione sarebbe andata in frantumi. Se si fosse girata, non avrebbe mai fatto il suo dovere. Non avrebbe mai detto a Dobby di riportarla indietro. Non avrebbe mai cambiato le cose. Non avrebbe mai fatto ciò che doveva.

"Alice... Tesoro, sei tu?"

Serrò gli occhi e una singola lacrima le rigò il viso.
"Non posso" sussurrò, tremando, "Non posso..."
Come poteva permettersi di sperare? Come poteva girarsi verso di loro? Come poteva mostrare loro la sua faccia? Se fosse rimasta, se avesse ceduto, sarebbero tutti morti per colpa sua.
Nella sua mente risuonarono le parole di Voldemort.
"Tu ami — sei debole," le aveva detto.
Aveva ragione.

"Alice Mary..." mormorò Draco, accarezzandole il viso, "È la tua famiglia."

Ad Alice sfuggì un singhiozzo dalle labbra e colpì il pavimento con un pugno, proprio di fianco alla testa di Draco. Una volta, due volte, tre volte. Si trovò ad essere furiosa con sé stessa. Si trovò ad odiarsi. Era colpa sua, di nuovo colpa sua e sempre colpa sua. Era imperdonabile.
"Sei una debole" si disse, coprendosi il viso inondato di lacrime con una mano, "Sarebbe stato meglio se non ti fossi mai svegliata."

𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐫𝐨𝐰𝐧 𝐎𝐟 𝐓𝐡𝐨𝐫𝐧𝐬 - 𝐒𝐞𝐪𝐮𝐞𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora