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𝓒𝓪𝓶𝓫𝓲𝓪𝓶𝓮𝓷𝓽𝓲
Ci volle molto tempo prima che Alice e Fred sciogliessero la stretta che li teneva uniti.
"Dimmi che non sto sognando" continuava a sussurrare lui, respirando il suo profumo, "Dimmi che questa volta non è un sogno."
"Sono qui," rispondeva Alice, stringendolo più forte che poteva.
Fred si allontanò il giusto per guardarla negli occhi e le sorrise, sul punto di scoppiare in lacrime di nuovo. Le toccò il viso, asciugandole le guance con i pollici e sfiorandole la cicatrice. Godendosi il tocco delle sue mani, Alice notò le occhiaie violacee sotto i suoi occhi e le cicatrici sulle nocche. Un brivido le percorse la schiena. Odiava l'impatto che la sua sparizione aveva avuto sulle persone che la amavano — la faceva sentire terribile.
"Oh, Fred..."
"Ho paura che mi sveglierò da un momento all'altro... Ma tu sei davvero qui."
"Sono davvero qui. Non vado da nessuna parte."
Fred sbatté le palpebre per un paio di volte, incerto, come se non fosse più abituato a certe parole. Come se non fosse più abituato all'idea di poterla avere vicino. E poi sorrise di nuovo, all'improvviso.
"Questo, nei miei sogni, non l'hai mai detto."
Gli occhi di Alice si addolcirono, guardandolo. "Perché non stai sognando" lo rassicurò, sfiorandogli le mani, "Basta sognare — sono qui."
Quasi non ci credeva nemmeno lei.
Fred le rivolse uno sguardo stupito, poi le prese il viso tra le mani e la baciò. Premette le labbra sulle sue per una volta, due volte, tre volte, mentre il cuore gli sbatteva contro la cassa toracica. Si rallegrò delle guance bollenti di Alice, delle sue mani che gli accarezzavano la schiena, dei suoi capelli biondi che gli sferzavano il viso, guidati dal vento. Per la prima volta in tanto tempo, si sentiva di nuovo vivo.
"Ti amo, Alice."
Ah! Da quanto Alice non sentiva queste parole? Il solo suono era una carezza devastante. Il cuore le faceva quasi male.
"Io..." balbettò, sconvolta dai suoi stessi sentimenti, "Ti amo anche io, Fred."
Poi un pensiero le annebbiò la mente, oscurando il sorriso del suo amato. Doveva dirglielo, subito. Doveva togliersi quel peso orribile che le gravava sulla schiena.
"Fred, devo dirti una cosa."
"Certo, dimmi."
"Io —."
"Oh mio Dio, Alice" la interruppe una voce, "Sei tu."
Alzando lo sguardo, Alice incontrò gli occhi di Molly e Arthur, sconvolti e bloccati sulla soglia della porta.
