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𝓤𝓷 𝓷𝓾𝓸𝓿𝓸 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸
D
raco sospirò, accarezzando la schiena di Harry. Ovviamente, aveva bevuto troppo e si era alzato poco prima dell'alba, incespicando fino al bagno, appena in tempo per vomitare nel gabinetto e non sul pavimento.
"Ti avevo detto di non esagerare," mormorò Draco, mettendogli una mano sulla fronte per tenergli indietro i capelli.
Per tutta risposta, Harry vomitò di nuovo.
Draco sospirò ancora una volta, serrando gli occhi. Dopo la fine della serata, aveva dovuto portare Harry in spalla fino alla camera che condividevano e, purtroppo, la tensione era palpabile. Da quando avevano iniziato a bere, l'atmosfera era diventata diversa e, onestamente, era difficile ammettere il perché. In fondo, per l'appunto, stava sperando che l'alcol provvedesse a far dimenticare il tutto.
Passò più o meno mezz'ora prima che Harry si rendesse conto di non avere più nulla da buttare fuori. A quel punto, si stese per terra, troppo stordito per fare qualsiasi altra cosa, e Draco venne distolto dai propri pensieri.
"Su, alzati" lo spronò, tirandolo a sedere, "Non puoi stare a pancia in su."
"Mhh" mugolò Harry, ad occhi chiusi, "Sonno."
"Lo so."
"Draco — sonno."
"Ho capito."
Lo fece alzare in piedi, sostenendolo con un braccio e lo portò davanti al lavandino, costringendolo a sciacquarsi la bocca e a lavarsi i denti.
"Così, bravo" lo incoraggiò, stancamente, "Spazzolati la lingua, mi raccomando."
"Mhm."
"Sputa il dentifricio, Harry."
"Mhh."
"Non lo puoi ingoiare. Sputalo."
"Uff."
"Bravo."
Gli fece di nuovo sciacquare la bocca e poi lo fissò, minaccioso, finché non bevve due bicchieri d'acqua. Ad Harry non dispiaceva dargli retta. Nella sua ubriachezza, pensava che Draco fosse davvero carino con quella faccia seria.
"Ecco" mormorò quest'ultimo, buttandosi un braccio di Harry sulle spalle e tenendolo stretto dai fianchi, "Torniamo in camera." "Sei tutto intero, visto?" gli disse all'orecchio, adagiandolo sul letto, "Devi solo dormire un po'."
