𝐓𝐨𝐫𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚'

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𝓣𝓸𝓻𝓷𝓪𝓻𝓮 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓷𝓸𝓻𝓶𝓪𝓵𝓲𝓽𝓪'

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𝓣𝓸𝓻𝓷𝓪𝓻𝓮 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓷𝓸𝓻𝓶𝓪𝓵𝓲𝓽𝓪'

E

rano passati tre giorni da quando Alice aveva fatto ritorno. Harry pensava che le cose stessero andando piuttosto bene, nonostante tutto.
Sua sorella si rifiutava di dormire da sola nella sua nuova camera e aveva dormito con lui, come la prima volta che avevano passato il weekend a Grimmauld Place — non che gli dispiacesse. Gli era mancato vederla parlare nel sonno o abbracciarla fino a farla addormentare... erano i suoi incubi ad essere terrificanti.
La prima notte, Alice aveva dormito a malapena. La seconda notte, le sue urla avevano svegliato tutta la famiglia.

"Scusatemi" aveva detto, respirando affannosamente ed asciugandosi il sudore dal viso, "Tornate... Tornate pure a dormire."

Ci era voluto un po' a tranquillizzare i suoi genitori. Non era facile vedere la propria figlia stare così male.
Alla fine, Remus era riuscito a farle bere una tazza di tè caldo e Sirius le aveva massaggiato i pugni chiusi fino a farglieli rilassare. Harry, nel frattempo, aveva convinto Draco a tornare a letto. Quest'ultimo, abituato alle notti insonni di Alice, gli aveva dato qualche consiglio.
Harry ne era felice. Gli sarebbero serviti dei buoni consigli.

Nonostante avesse di nuovo i suoi vestiti, Alice continuava ad usare quelli di Harry o Remus o Sirius. Nessuno ci faceva troppo caso e, comunque, non le avrebbero certo detto di no. Di solito usava i vestiti di Draco ma, ovviamente, non era più possibile.
Quando Alice si era cambiata, la prima sera, Harry l'aveva vista indossare un maglione di Remus ed era rimasto stupito.

"Non hai caldo?" le aveva domandato, "Siamo in pieno luglio."

"No, io..." aveva risposto Alice, schiarendosi la voce e sistemando il maglione, troppo grande per lei, lungo le cosce, "Ho mal di schiena."

Suo fratello le aveva rivolto uno sguardo stranito, ma quello supplicante di Alice lo stava pregando di non fare altre domande. Ed Harry, come al solito, aveva lasciato correre.

Per distrarsi, Alice passava la maggior parte della giornata in cucina a preparare ogni sorta di manicaretto e, per questo, la famiglia mangiava assieme ad ogni pasto. Anche troppo abbondantemente.

"Comincio ad essere pieno," aveva detto Draco ad Harry, dopo cena, sull'orlo della nausea.

Harry aveva riso, esasperato, guardando l'altro che si massaggiava la pancia.

Nessuno aveva il coraggio di dire ad Alice di smetterla di cucinare.
Volevano accontentarla il più possibile.
Se non cucinava, in ogni caso, cuciva abiti per Dobby. Ormai, l'elfo vestiva in maniera piuttosto carina. Maglioncini, pantaloni, calzini, cappelli, guanti... Gli aveva addirittura fatto una sciarpa.

Alice non stava mai ferma. Mai.
Quando non era occupata, viaggiava in un mondo lontano e diventava assente, fredda. In quei momenti, voleva solo essere lasciata in pace — altrimenti, parlava solo con Draco. Dopotutto, lui era stato con lei per tutto quel tempo e capiva cosa le passasse per la testa.

𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐫𝐨𝐰𝐧 𝐎𝐟 𝐓𝐡𝐨𝐫𝐧𝐬 - 𝐒𝐞𝐪𝐮𝐞𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora