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"basta un solo movimento per modificare il tuo stato d'animo. abbiamo già dei risultati, non parli più."

EDRA

"ma quanto cazzo dorme?"

spalancai gli occhi di colpo, come risvegliata da un incubo, un incubo che in fin dei conti stavo vivendo, e ispezionando ciò che mi circondava disorientata dal sonno trovai di fronte kala e pansy. sul loro viso era ritratta la noia oltre che il fastidio, mentre indossavano le loro rispettive divise già pronte.

lanciai uno sguardo spedito alle lancette dell'orologio e fra meno di 15 minuti le lezioni avrebbero preso inizio. "Cazzo, cazzo, cazzo! Perché non mi avete svegliata invece di fissarmi come delle imbeccili?!" sbraitai, dirigendomi verso il bagno con ampie falcate.

"sono per caso la tua genitrice? E imbecille a chi?!" parlò infastidita pansy.

"te lo dicevo che l'idea del secchio d'acqua era eccezionale."

Che ci avesse provato.

Non diedi conto a nessuno delle, girai la manopola e presto uscì un getto d'acqua calda. Non seppi per quanto tempo rimasi all'interno della doccia, ma l'acqua che accarezza la testa scorrendo via via su tutto il mio corpo aveva placato l'agitazione. Ero giunta quasi in uno stato di equilibro, di leggerezza. in quel breve instante mi ritrovavo con la mente in una oasi di pace, dove avrei desiderato rimanesse istantaneo.

Qualche attimo e inaspettatamente il caldo tramuta in qualcosa di terribilmente gelido. trasalì rapida, gemendo a causa del cambio improvviso della temperatura, ma nonostante ciò cercai di terminare di insaponare il mio corpo a dovere.

conclusa la doccia mi lavai i denti, avvolsi intorno al corpo l'asciugamano e uscì dal bagno ritrovandomi una spiacevole irruzione.

Stabilì subitò una grande distanza, retrocedendo di qualche passo. Cercavo di nasconderlo, ma lui mi terrorizzava. E non per come sii era mostrato ieri notte, confermando i racconti delle disgrazie che congegna, ma per il fatto che effettivamente niente lo tocca. Per me non è un essere umano qualcuno vuoto dentro, che ha solo fuoco e cenere nel barlume che si palesa nelle pupille. Mattheo Riddle è cattiveria integra che trapela in tutta la sua essenza e a lui delizia ciò, delizia ciò che è e delizia ciò che causa nelle persone. Lo fa sentire potente.

Io non volevo dargli quella soddisfazione.

"Non avevo idea che avessi questo in servo per me stella." mostrò quel sorriso da ammaliatore scrutando la mia figura in modo malizioso.

il mio volto si contorse in una smorfia al quanto nauseata e quando chinai lo sguardo sulla sua bacchetta notai come se la rigirava tra le dita con fierezza.

Lo aveva fatto di proposito.

"esci da questa stanza, all'istante! E mi chiamo Edra maledizione, chiama stella le tue cuccubine." lo spintonai verso la porta aspettandomi che collaborasse, ma non accade. Persistei a mettere pressione contro la sua schiena, ma era più forte di me.

"okay!" alzò le mani in segno di arresa voltandosi nuovamente verso di me.

"Però hai qualcosa..." i suoi occhi adocchiarono un punto preciso al centro del mio petto e poi fece un gesto inaspettato. "Proprio qui." slacciò con una mossa veloce il nodo fatto all'asciugamano, mostrando così il mio corpo svestito.

concretizzai immediatamente cosa avesse appena fatto e strillai provando una vergogna ineguagliabile, tentando di velare la pelle esposta con le mani.

Sorrise appagato dalla scena di fronte a sè. Afferrai frettolosamente la stoffa spugnosa coprendomi. Percepivo le guance divampare. "sei un villano!"

sin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora