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"lei sa della tua esistenza?"

Astoria

qualcuno stava disturbando il mio sonno, dei brusii davvero irritanti. lottai contro il bisogno di aprire gli occhi o semplicemente origliare, perché ero davvero stanca, ma alla fine cedetti.

mi stiracchiai, percependo il corpo indolenzito. direi, grazie al cazzo, avevo dormito per chi sa quanto tempo su una sedia.

davanti a me c'erano presenti i ragazzi che borbottavano tra di loro qualcosa, totalmente nel panico.

"perché cazzo ci hai cercati e non l'hai seguito?" nott rimproverò zabini.

"secondo te io so dove cazzo è andato? e poi, io? da solo? sto cazzo e sto cazzone! non sarei tornato in camera mia con la faccia mezza spaccata."

malfoy scosse la testa, tenendo le braccia conserte. ecco di quel platino non avevo un frammento di fiducia. troppo silenzio, troppo finto, troppo... stava troppo antipatico al mio istinto.

"dobbiamo ragionare. a quest'ora la testa decapitata di kala sarà infilzata sul palo di un bastone"

"che assurdità stai dicendo nott? chi mai metterebbe in quel modo le mani a una donna!" rise zabini e tutti gli rivolsero uno sguardo, come a rievocare un episodio specifico.

era un mangiamorte per eccellenza, figlio di un tiranno, se non era stato cresciuto in maniera sovrannaturale alla tendenza umana, non starebbero parlando di mattheo riddle.

"oh cazzo!" si portò le mani al capo sconcertato. "ho appena permesso a uno psicopatico di uccidere un'altra psicopatica." disse irrequieto, conversando tra lui e se stesso, poi di colpo si fermò.

"aspetta, ma cosa dovrebbe fregarmi? che la uccidesse." alzò e abbassò velocemente le spalle disinteressato e con l'intenzione di sedersi si avviò. cosa che non accade, perché nott lo riportò indietro tirandolo per il colletto.

"partiamo da un punto che daremmo per scontato" ragionò malfoy.

"camera sua." disse nott di scatto.

"vengo con voi." mi uscì senza riflettere e i tre si voltarono verso di me simultaneamente, quasi come dei automa.

"fammi considerare la cosa.... mmh credo poi che sia un no."

era da ieri notte che mi stava col fiato sul collo, cosa che ha fatto, ma perché? suscitavo così tanto nervosismo da essere assiduamente ostacolata?

"ci serve una ragazza" suggerì zabini. "è l'unica che può metterle le mani addosso."

"io non metterò le mani addosso proprio a nessuno." non sarei precipitata a livelli così bassi. lo trovavo troppo sgraziato e a dir poco scandaloso.

nott stava per prendere parola che lo anticipò malfoy. "prendiamoci tutti le mani e non consumiamo altro tempo." facciamo come disse e ci smaterializzammo nella camera di riddle.

lo scenario che si mostrò dinanzi a me lo trovai irreale, una versione brutale che non avrei in nessun caso voluto assistere. era una cosa così inaspettata che provai timore.

non ero abituata al maltrattamento e i ceffoni educativi a casa mia volavano, ma guardare mattheo prendere a calcia una ragazza disarmata mi fece avvertire un stravagante malore.

sin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora