EDRAmi ridestai da una di quelle dormite in cui le chimere, chiamate sogni, ti soggiogano talmente tanto che vorresti che fossero eterne.
issai il mento dal petto di mattheo, studiandolo come se stessi sperimentando per la prima volta quel contatto così esclusivo e origliai con cautela il battito del suo cuore, deliziandomi di come il torace si sollevava per poi ribassare in simultanea con il mio.
percorsi con le dita il suo volto e raggiunsi i ricci indomabili avvolgendo una ciocca attorno al mio indice.
borbottò qualcosa in modo incomprensibile e mi strinse maggiormente a sè, così che appoggiai la gamba sul suo ventre e avvertì qualcosa di nettamente solido sfregare contro la coscia.
accostai la mano sul suo petto e scesi gradualmente verso la mia metà. al mio tocco rispose con un movimento di bacino e accarezzai dolcemente la protuberanza, accorgendomi di come le sue sopracciglia si incresparono.
decisi di stimolarlo tramite la stoffa dei boxer e lui voltò il viso verso il soffitto. "mmh..." mugolò appagato da quelle attenzioni, permettendomi di calare le mutande per impugnarlo con agevolazione.
ma c'era bisogno che lo umidificasse così che la mia mano potesse scivolare con più comodità. mi infilai sotto le coperte, lo presi in bocca e avvertì un gemito strozzato fuori uscire dalla sua. "cazzo..."
aumentai via via la speditezza e incominciai a pretendere più centimetri. contribuì anche la mia mano e penso che ciò lo avesse effettivamente colpito in modo tale dal svegliarlo.
le coperte vennero tirate via e finalmente potevo respirare con regolarità. mi interruppi nel momento che stavo spremendo il suo glade e lo guardai, mentre la frenesia lussuriosa si era impadronita delle fattezze del suo volto.
mi abbrancò per i capelli e mi spinse verso di lui. con il pollice strofinò il lato della mia bocca inumidito della mia saliva, per poi piantare un mansueto bacio a stampo.
"no, devo lavare i denti." piagnucolai con imbarazzo, tappandomi la bocca con entrambe le mani.
"questo non lo pensavi mentre me lo stavi succhiando."
"è diverso!" protestai mentre lui riponeva il cavallo nei suoi boxer. "non vuoi fare nulla?" glielo chiesi un po' meravigliata, perché era riuscito senza impegno a contenere quella voglia di appagare la sua brama insaziabile, ed era difficile impedirglielo quando accadeva.
"già." ammise con nonchalance, lambendo con un tocco leggero le mie gote. "devi proprio dileguarti dalle mie grinfie? ci sono tante cose che potremmo fare oggi e poi tra tre giorni inizia la scuola."
"dovrei anche riprendere con lo studio." gli accennai, baciando il palmo della mano e posizionandomi comodamente a cavalcioni su di lui.
"non sarò più esigente con te." mi strattonò il naso e quando feci per mordergli la mano, la allontanò cogliendo le mie intenzioni. "posso venire con te." suggerì improvvisamente.
"sto semplicemente visitando i miei famigliari non mi serve la guardia del corpo."
"senti, non mi importa se effettivamente siamo fratelli o meno, preferisco vivere ignorante di ciò, dunque non è necessario che tu ci vada."
la mia espressione mutò sfumatura, le mie sopracciglia si avvicinarono e la fronte si corrugò. "che cosa sta succedendo mattheo?"
"niente, perché?" schivò i miei occhi per una frazione di secondi prima di riallacciarli nuovamente.
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sin
FanfictionLui non tollerava non avere il controllo, soprattutto riguardo le sue emozioni. Disprezzava il fatto che non riusciva a governare la trepidazione che lei gli scaturiva inconsciamente e dunque l'unica soluzione era detestarla. L'unica cosa che era in...