le ali della rabbia

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Max posò gli occhiali riposa vista sulla scrivania e si strofinò gli occhi vide solo allora il sandwich che Amelie le aveva lasciato lo addentò e si accorse di aver fame aveva passato la giornata a studiare il prossimo caso e si rese conto di quanto fosse tardi si alzò col sandwich tra i denti e prese la giacca...
- Cazzo è tardi!
Chiamò il figlio...
- va tranquillo papà le fotocopie sono con me!
In realtà le stava guardando mentre la madre cercava di avvicinarla ma loro sistematicamente urlavano non riconoscendola  gli si stringeva il cuore e tempo 10 minuti papà sarebbe tornato non sapeva cosa pensare...

Max si fermò nel primo fioraio che vide e fece consegnare un bouquet ad Amelie era stata tanto paziente con lui prese uno dei piccoli bigliettini e scrisse di suo pugno un grazie pagò e si rimise alla guida della sua nuova Jaguar diretto verso casa, usava quella per il.lavoro e il pickup per le piccoline non vedeva l'ora di riabbracciarle e sentire il loro profumo di talco e olio si allentò la cravatta vedendo le auto di Lucas e Can aggroppò la fronte non era dell'umore di vedere troppa gente prima che entrasse squillò il suo cellulare era Amelie...
- signor Arcuri, ho ricevuto i fiori non avrebbe dovuto!
Max sorrise appoggiandosi alla balaustra...
- lei è stata così gentile e grazie per il sandwich era ottimo!
Lei rise...
- pensavo l'avesse gettato in realtà!
- no no l'ho gustato tutto a che ora domani l'udienza?
- alle 9 inutile che passi in ufficio vada direttamente in tribunale!
- e perdermi il mio caffè mattutino? Non sia mai!
Si sentiva rilassato a parlare con lei  e non aveva voglia di vedere gente ma si fece coraggio.
- allora a domani porterò io i cornetti buonanotte Amelie!
- buonanotte dottor Arcuri!
Ripresi la valigetta ed entrai in casa vidi Can con Aria tra le braccia e Lucas che tentava di calmare Susy era tutto troppo strano qualcosa non andava...
- che sta succedendo?
Dissi gettando la giacca sul divano e prendendo Susy tra le braccia che si calmò immediatamente poggiata al mio petto...
- papà!
Luc si alzò e Can fece un passo laterale rivelando una figura minuta sulla porta della cucina non la riconobbi subito poi mi gelai e Susy mi osservava probabilmente aveva intuito il mio cambio umore.
- Max!
Disse Nadir tremante io guardai la mia piccolina e poi presi anche Aria.
- non so chi di voi ha macchinato il grande rientro di  Nadir Ozgur ma vi pregherei di uscire da casa mia portandovela via!
Luc lo fissò a bocca aperta e Can sostenne lo sguardo gelido...
- almeno ascolta!
Disse Can...
- fratello per il bene che ti voglio non ti butto fuori ma ti prego portala via da qui!
Luc abbracciò la madre in lacrime mentre Max salì le scale con le due bimbe ormai calme.
- Tranquilla mamma vieni a casa con me!
Lei non era pronta a quel.gelo ma ne capiva il senso avrebbe dovuto arginare una rabbia alla quale non era ancora pronta, si lasciò guidare dal figlio e Can li seguì chiedendosi la porta alle spalle, Max mise le piccole nei rispettivi lettini e si sedette lì con loro che lo fissavano in attesa della storia della  buonanotte ma Max era sconvolto non riusciva a leggere aveva un nodo in gola e accarezzò le testoline delle bimbe.
- che ne dite se stasera evitiamo la storia?
La domanda cadde nel vuoto le piccole erano stremate dalla serata e si erano già addormentate.
- vi ha sconvolte vero?
Disse triste uscendo dalla cameretta era sconvolto anche lui era sempre molto bella anche più di quanto la ricordasse ma ora guardarla suscitava in lui un incontenibile rabbia che cercava di non far esplodere o avrebbe distrutto casa, inconsciamente chiamò Amelie...
- che succede dottore?
- chiamami Max ti prego!
- non lo so se riesco, come mai questa chiamata le serve altro?
Nemmeno lui sapeva il perché ma lei era imparziale non conosceva niente di lui al di fuori del lavoro e poi i suoi capelli a caschetto e gli occhi verdi gli ricordavano una persona del suo passato...
- no...scusami ero solo e ho pensato di ripassare la causa di domani non volevo disturbare!
- non ha disturbato dottor Arcu...ehm Max sono qui per ogni chiarimento!
Max sospirò...
- no scusami Amelie!
Lei intuì che non stava bene...
- non si muova arrivo!
Lui fissò il cellulare che si spegneva e si asciugò un altra lacrima in meno di 20 minuti qualcuno bussò alla sua porta e lui aprì, Amelie con una tuta rosa e i capelli in una coda sembrava una bambina e sorrise facendola entrare...
- che succede Max?
Si era ricordata di chiamarlo per nome...
- ecco io non volevo disturbarti!
Lei sospirò entrando non era mai stata in quella casa e si stupì dell'ordine il baby Allert  emise prima un fischio poi le urla delle bambine lei lo fissò e Max sospirò...
- scusa dammi un minuto ok?
Lei sorrise sapeva che aveva le due gemelle e che sua moglie era scomparsa...
- vuoi una mano?
Max tentennò ma le urla delle figlie gli fece dire un si lei lo seguì aiutandolo a cambiare le piccoline e poi lei prese uno dei libri di fiabe la sua voce calma e chiara fece addormentare le piccoline mentre Max la osservava appoggiato allo stipite della porta, lei posò il libro e si girò a guardare il suo capo.
- ecco un problema risolto!
Lui chiuse la porta ridendo..
- questo è un problema che adoro credimi!
Sul cellulare c'erano 5 chiamare perse tra Can e Luc ma non rispose a nessuno dei due preparò un the ciascuno e si sedette in veranda con lei e incredibilmente gli raccontò tutta la sua vita lei era attenta e ascoltava senza interromperlo capiva quanto gli servisse sfogarsi con qualcuno che non influenzare le sue scelte parlarono tutta la notte poi si addormentano sul divano.

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