un piccolo viziato

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Una settimana dopo aver conosciuto il piccolo principe da uomo adulto lo odiavo già, era un ragazzino viziato e seguirlo per tutto il centro commerciale non era la mia piu grande ambizione camminava impettito davanti a me e avrei seriamente voluto prenderlo a calci aveva riempito ogni mio uomo di pacchi comprava di tutto...
- maestà dobbiamo tornare!
Si girò a fissarmi arrabbiato.
- qui comando io e decido io!
Lo fissai piu che furioso...
- innanzitutto rispetto, poi se mai ci fosse un attentato nessuno dei miei uomini potrebbe proteggerla oberati come sono di cazzate!
Me ne pentivo?
Assolutamente no se fosse stato mio figlio lo avrei gia preso a schiaffi, lui mi guardava esterefatto.
- lo dico a papà!
Lo presi per quella sottospecie di tunica trascinandolo letteralmente alla macchina mentre si dimenava cercando di liberarsi.
- sali e zitto!
Ero cosciente di rischiare se non la vita probabilmente la prigione ma non ne potevo davvero più anche mia moglie era stata una principessa araba ma mai si era comportata in modo altezzoso, il ricordo di Halley mi investì come un pugno in pieno stomaco a ricordarmi quanto mi mancasse, a palazzo Omar scese di corsa correndo presumibilmente dal padre mi aspettavo una punizione esemplare, ma venne bloccato dalla madre che era come sempre coperta dal velo islamico avevo incrociato piu volte i suoi occhi neri e ben truccati ma solo sguardi fugaci quel giorno invece i suoi occhi si fissarono nei miei ne lessi dolore ma anche compiacimento, fu una frazione di secondo poi sparì col figlio e io mi diressi nelle mie stanze esausto in attesa, un ora dopo una guardia reale mi scortò nella sala del sultano un omino gioviale e gentile.
- lei capitano Arcuri ha sgridato mio figlio?
Sospirai e lo guardai...
- si...ecco io!
Cercavo le parole ma mi interruppe con una fragorosa risata non capivo se era bene o male.
- Omar è  un bambino viziato ed è solo colpa mia ci vuole polso altrimenti non sarà mai un uomo ed io non ho piu l'età!
Non capivo cosa volesse dire.
- capitano lei sarebbe in grado di farlo crescere in modo sano insegnandogli le leggi e soprattutto l'educazione?
- ecco vostra maestà in quanto ad educazione probabilmente si, ma io conosco poco le leggi islamiche, nonostante mia moglie fosse una principessa in islam.
Lui sollevò un sopracciglio.
- lei è il marito di Ishrah?
Annuii incapace di parlare...
- mi spiace molto per la sua perdita capitano, le vorrei affidare un compito forse arduo ma credo lei sia l'unico a poter insegnare a mio figlio come diventare un uomo.
- e come?
Ero curioso...
- la manderò con Omar e sua madre in america il posto lo sceglieremo assieme, in modo da lasciarle carta bianca su come crescere Omar, le assicuro che Salima non le sarà d'intralcio in alcun modo!
- posso pensarci?
Lui annuì
- non ci metta troppo però!
- no domani le dirò la mia scelta!
Mi congedai e tornai alle mie stanze e dovevo pensare bene a quell'offerta tanto bizzarra ma l'idea di poter prendere a calci il piccolo principe mi solleticava anche se c'era la madre ci pensai e ripensai tutta la notte e accettai scelsi io la città e proposi una piccola cittadina a me cara, Abbyville tranquilla  anche se era molto cresciuta negli ultimi anni...
- Bene Capitano Arcuri lei ha carta bianca con mio figlio lo faccia diventare un uomo le concedo un anno!
Guardai l'emiro e sorrisi annuendo chissà se valeva anche per la giovane moglie quel carta bianca mi sfuggì un sorriso guardandola lei abbassò subito lo sguardo corsi a preparare le mie cose e a chiamare papà.
- wow figlio una tua chiamata è merce rara!
- sei sempre simpatico papà!
Gli dissi tutto e lui rideva a crepapelle...
- farai da babysitter ad un giovane idiota?
- ho intenzione di raddrizzarlo in realtà ma cosi potrete venire a trovarmi!
- tua madre ne sarà felice!
- come sta?
- oh bene da ordini a tutti come sempre!
- va bene allora ci vediamo ti manderò posizione!
- ok figlio a presto!
Mi rincuorava parlare con papà sull'aereo privato il piccolo stronzo stava facendo impazzire le hostess guardai la madre coperta dal velo ma lei non alzava lo sguardo.
- senti dobbiamo convivere per un anno non mi dire che farai scena muta mentre lo stronzetto mi farà impazzire vero?
Parlai volutamente in arabo e lei mi guardò come mi vedesse per la prima volta.
- le donne non possono comandare un'uomo!
La voce era melodiosa quanto flebile, scossi la testa...
- ti presenterei mia madre credimi che è  una cosa possibilissima!
Mi girai verso Omar
- Adesso basta sta zitto o ti metto un bavaglio credimi!
Lo dissi in un sibilo gelido che fece trasalire persino l'hostess e Sulima mi guardava esterefatta tanto quanto il piccolo stronzo, mi parai davanti al ragazzino fissandolo negli occhi neri.
- Tu forse non capisci in che guaio sei capitato da oggi in poi comando io e credimi non sarà piacevole!
Nel suo sguardo lessi per la prima volta la paura e ne fui compiaciuto tornai a sedermi di fronte a Sulima e le sorrisi lei per la prima volta sostenne il mio sguardo e in quegli occhi neri vedevo ammirazione.
- sai che in america non serve che ti copra il viso vero?
Lei sembrò stupita e annuì...
- cercherò di abituarmici!
La sua voce era cosi dolce e la guardai meglio ma fu un grosso errore aveva gli stessi occhi di Halley la mia dolce e cara Ishrah il mio cuore perse colpi nello stesso istante in cui lei si tolse il velo...
- oh mi dio!
Stavolta non riuscii a trattenermi ma per mia fortuna la mancata concentrazione mi aveva fatto parlare in turco e lei mi guardò con fare interrogativo.
- Scusa?
Chiese ed io non riuscivo a parlare era bella non assomigliava ad Halley i suoi lineamenti più fini e la bocca o cazzo mi ero perso a guardarle le labbra carnose e deglutii tutto ad un tratto mi resi conto di quanto mi mancasse fisicamente una donna, stavolta fui io a distogliere lo sguardo e mi alzai per raggiungere il bagno e rinfrescarmi forse non era il piccolo principe il maggior danno in questa avventura avrei dovuto evitare sua madre sospirai tornando al mio posto e restai in silenzio per tutto il viaggio ma non riuscivo a smettere di fissare quella ragazza così bella e giovane...
- sei nei guai Luc!
Pensai chiudendo i miei occhi chiari sino al momento dell'atterraggio.

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