Nathan tornò ad istanbul per chiudere un affare e si fermò davanti a casa dei suoi non era cambiata tranne per la giovane che ballava sul patio a piedi scalzi era molto bella e lui sorrise scendendo dalla mercedes...
- e tu chi sei?
Shaiba si voltò di scatto spaventata un uomo molto bello era in piedi sulle scale di casa...
- tu chi sei?
Disse lei togliendosi le cuffie...
- io sono Nathan!
Lei gli saltò in braccio...
- fratellone!
Lui comprese che era Shaiba glielo aveva accennato suo padre al telefono ma era troppo preso dal divorzio con Ayla per occuparsi del resto e questa era una novità che gli piaceva una ventata d'aria fresca...
- Quindi sei Shaiba!
La stringeva ancora tra le braccia e fu lei la prima a staccarsi era imbarazzata davvero?
Shaiba si era staccata perché assalita da uno strano imbarazzo che non capiva se non fosse stato suo fratello poteva giurare di esserne attratta e dopo che Serkan aveva deciso di ricominciare a fare la spia si sentiva cosi sola anche se in realtà tra loro non c'era stato nulla, Nadir sbucò dalla cucina...
- oddio Nat sei qui!
Lui abbracciò la madre facendola volteggiare e poi conobbe le sorelline...
- Papà?
Disse con le due pesti sulle ginocchia...
- con Can da Sanem!
- non si è ancora svegliata?
Nadir scosse la testa triste...
- no...è debole e ancora non accenna a svegliarsi!Sanem era seduta in un prato immenso pieno di fiori gialli che contrastavano nettamente col suo abito bianco ricordava perfettamente quel vestito lo aveva indossato la sera che aveva aspettato 4 ore che Can tornasse e gli aveva dichiarato il suo amore, Can il suo stupendo albatros ne sentiva il calore ma era cosi bella quella pace quel silenzio stava così bene seduta lì che non aveva voglia di muoversi...
Can era disperato distrutto senza la sua Fenice nessuno riusciva a portarlo via dal suo capezzale restava li fermo a tenere la sua mano cosi fredda e pallida e non si muoveva anche il suo viso non muoveva un muscolo e lui piombava ogni minuto nell'oscurità della solitudine, aveva scacciato il pensiero di perderla mille volte e ora ne sentiva la vita scivolare via ecco perché non lasciava quella mano, Max lo fissava in una settimana lo aveva visto mangiare poco o nulla...
- Senti Can!
Lui non sollevò nemmeno la testa intento a scutare quel viso che tanto amava...
- Can...devi mangiare e poi ti serve una doccia!
Max mise la mano sulla spalla dell'amico...
- Non mi muovo da qui!
- non si sveglierà se sente quanto puzzi!
Max provava spesso a farlo ridere ma era una missione davvero impossibile però stavolta lo guardò e abbozzò un sorriso...
- Dici?
- Oh si forse non ti rendi conto ma tu puzzi!
Can guardò la maglietta che portava da una settimana...
- forse hai ragione?
- forse Divit?
- ok andiamo a casa e poi torniamo qui!
- certo!
Aziz sorrise al suocero che come lui non si era mai mosso da li che accompagnò Can a casa..Nathan restò a dormire da Nadir che cucinava volentieri mentre Shaiba corse ad abbracciare il padre...
- ciao piccola!
Poi vide Nat e sorrise.
- Hola straniero!
- ciao papà come sta Sanem?
- sempre così!
Aveva lasciato Can con Deniz e Ates anche a lui serviva una doccia...
- Scusatemi un attimo mi serve una doccia!
Shaiba si mise ai fornelli mentre Nadir seguiva il marito e tra Nat e Shaiba calò il silenzio, lui guardava quella che era sua sorella e non poteva fare a meno di vedere quanto fosse bella, distolse l sguardo imbarazzato che cavolo era sua sorella, lei dal canto suo evitava di guardarlo perché non capiva come mai il suo cuore accellerava ad ogni suo sguardo, spense il fornello e si mise ad apparecchiare...
- ti aiuto!
Disse lui alzandosi e trovandosela di fronte e restarono a fissarsi sino a che lui abbassò lo sguardo...
- scusa!
La aiutò in silenzio ed entrambi sussultavano ad ogni tocco involontario...
Lui prese la borsa e corse in camera sua e si sdraiò sul letto con un braccio sugli occhi erano anni che non provava un attrazione simile e per sua sorella poi, si alzò e si spogliò entrando in doccia l'acqua era fredda ma per lui fu un tocca sana...Sanem si alzò vedeva una sagoma avvicinarsi era davvero suo padre?
Corse ad abbracciarlo ma lui la fermò...
- cosa fai qui Sanem?
- Papà sto cosi bene qui!
- non ancora figlia torna indietro!
- no papà sto qui con te!
Lui scosse la testa...
- non puoi Sanem perché se vi separate ora non starete più assieme!
Lei guardò il punto indicato da suo padre e vide Can chino su di lei oh il suo albatros era cosi sciupato, si girò e suo padre era scomparso...
- papà!!!
Urlò mentre veniva risucchiata da una voragine nel prato, si svegliò di soprassalto urlando e aprì gli occhi era buio ma qualcosa era poggiato su una mano guardó era Can che si era addormentato gli sfiorò i capelli lunghi e lui sussurrò il suo nome nel sonno...
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Nonostante tutto!
FanfictionQuesta storia è un po' diversa dalle altre sempre sull'onda di erkenci kus racconta la vita di un ragazzo che nonostante tutto è rimasto sempre onesto e pieno di integrità morale che i suoi genitori hanno saputo insegnargli, un ragazzo dai mille ta...