"Pensa al passato soltanto quando il ricordarlo ti può dare piacere"- Jane Austen
"È tutta colpa tua! Come hai potuto andare via come se nulla fosse?"
Le urla, i singhiozzi impacciati e le lacrime sul viso.
"Sei senza cuore, non voglio più vederti!"
Altre sequenze di parole sputate con cattiveria.
"Cosa diavolo stai aspettando a sparire? Non farti più rivedere o ti ucciderò con le mie stesse mani"
Luci blu, rosse, persone che corrono per la strada in maniera caotica, delle fiamme in lontanza.
"È morta a causa tua Kate, devi sparire soffocata dal senso di colpa"Un urlo scappa fuori dalle mie labbra senza che possa frenarlo.
Mi metto a sedere nervosamente, cercando di riprendermi e tornare a respirare regolarmente.
Era solo un incubo, è finita.
Ma non era un semplice incubo...era un ricordo."Kate cosa succede?"
Sento la voce spaventata di Alex da dietro la porta, ma subito mi appresto ad alzarmi e chiudere a chiave quest'ultima. Non voglio vedere nessuno.
"Perché hai chiuso a chiave? Apri subito Kate"
Ignoro le sue richieste e mi lascio cadere per terra, priva di forze, troppo stanca per compiere anche il più semplice dei movimenti.
"Ti prego Kate, mi sto preoccupando"Scoppio in un pianto isterico, ma cerco di non far rumore. Mi vergogno al pensiero che qualcuno possa percepire quanto sia soffrendo in questo momento, nè tantomeno farmi vedere mentre piango.
Non voglio apparire debole agli occhi degli altri, lo sono stata già per troppo tempo."Perchè cazzo stai urlando in piena notte?"
La voce assonnata di Travis si unisce a quella del fratello, che cerca di spiegargli la situazione e lo ammonisce di non fare cavolate come al suo solito.
"Non mi vuole aprire" Posso percepire la preoccupazione di Alex da questa sua affermazione, ed inizio quasi a sentirmi in colpa."Ragazzina, cerca di aprire questa fottuta porta, così possiamo tornare tutti a nanna" dice burbero Travis, che viene insultato malamente dal biondino a causa della sua insensibilità.
Questo ragazzo è odioso anche in momenti del genere.
Ed io che speravo che la nostra conversazione sul tetto avesse portato ad un nuovo livello il nostro rapporto.
Che illusa..."E va bene, domani dovremo chiamare un fabbro"
Nella mia mente, intanto, si susseguono i ricordi di quella maledetta sera, e delle sere successive che ho passato da sola, in giro per la città.
L'odio di mia madre e mio padre, le loro accuse e le minacce.
Fu tutto così veloce.
L'attimo prima ero felice, quello dopo avrei preferito morire anche io in quell'auto per non dover soffrire più."Butto giù la porta, non c'è altro modo"
"Ma sei pazzo?"
"Fiammifero, ti conviene allontanarti dalla porta il più possibile, altrimenti sono cazzi tuoi"
Con le poche forze rimaste provo a spostarmi di lato, ma non di molto.
Un forte tonfo, e subito dopo la superficie di legno per poco non mi finisce in testa.
Non mi salvo del tutto, perchè la porta, cadendo, colpisce la mia spalla destra.Sento il dolore diffondersi, ma niente può ferirmi più di ciò che sto rivivendo nella mia testa.
Mi ero ripromessa di non piangere davanti a nessuno, e invece adesso sono in lacrime davanti ai due fratelli che mi guardano sconvolti mentre urlo e singhiozzo.
"Kate-"Alex cerca di avvicinarsi a me, ma Travis lo precede e lo spinge via, dicendogli di allontanarsi.
Lì dove dovrebbe esserci la porta adesso ci sono anche Matt e Luke, che si saranno svegliati a causa del forte rumore dovuto alla caduta della porta."Ehi ehi, sono qui, adesso ti aiuto io, okay?"
Trav si avvicina a me e mi posa le mani sulle guance, ancorando i suoi occhi nei miei.
"Voi andate via" dice agli altri.
"Ma-"
"Niente ma Luke, andatevene" alza il tono, facendo loro segno di uscire dalla stanza e i ragazzi, anche se in disaccordo, gli danno ascolto e si allontanano.
"Hai avuto un incubo?" mi chiede con un tono di voce mai sentito da parte sua, quasi premuroso e dolce.
Mi manca il fiato, non riesco a parlare, quindi mi limito ad annuire per rispondere alla sua domanda.
"Va bene, allora devi provare a scacciare quel brutto sogno. Concentrati su qualcos'altro"
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Mi Basti Tu
RomanceSono Kate White,una ragazza con una vita poco ordinaria.Vivevo con mia zia e mio cugino,a Los Angeles,ma in quel luogo mi sentivo soffocare. Ogni minimo particolare mi ricordava i momenti più dolorosi del mio passato e questo non mi è mai piaciuto...