"Ho sempre pensato che chi non parla ha gli occhi che fanno un casino stupendo"
Okay, ce la posso fare. Giusto?
Prendo un lungo respiro e poi entro nel locale, non senza aver prima mandato a fanculo Travis e la sua stronzaggine.
"Ciao" dico in un sussurro a Valery che, dopo essersi accorta della mia presenza, mi stringe forte in un abbraccio, facendomi soffocare trai suoi capelli azzurri.
"Pronta al divertimento?" chiede entusiasta
"Non proprio" ammetto scuotendo leggermente la testa, per far capire -ancora di più- che sono spaventata da tutto ciò.
"Dai non fare la bambina, entra in quella stanza dove troverai cosa metterti" dice sorridendomi ed io non posso fare altro che osservare come è vestita lei, cioè normalmente.
"Ma tu sei vestita come una normalissima cameriera!" dico indicando i suoi leggins neri e la sua maglietta semplicissima
"E quindi?" chiede confusa, ma sempre con il suo tipico sorriso smagliante.
"Qui le cameriere non devono vestirsi in maniera provocante o chissà cosa?"
"Oggi sarai l'unica, dato che sei nuova" mi spiega lei
"Cosa? Sei seria?" chiedo terrorizzata
"Certo che si! Contenta?"
"Ovvio che no! Essendo l'unica potrei sembrare ancora di più un ippopotamo sciancato che aspira ad essere sensuale" dico mettendomi le mani trai capelli per la disperazione, mentre Fata Turchina se la ride di gusto.
"Non sembrerai un ippopotamo, tranquilla" cerca di rassicurarmi –cosa difficile- e poi mi spinge dentro la stanza di cui ha parlato prima.Mi avvicino ad una sedia su cui sono appoggiati dei vestiti alquanto ambigui: una gonna striminzita, nera, che arriva a mala pena sotto al sedere, un top bordeaux che lascia molto poco all'immaginazione, delle calze a rete e dei trampoli altissimi.
Ma dove sono finita?
TRAVIS POV'S
Siamo appena arrivati nel locale dove quella rompi palle ha iniziato a lavorare oggi, proprio per vedere un po' come se la cava: idea di Alex,ovviamente. A me sinceramente non importa nulla di come stia affrontando la cosa, dato che si tratta di fare la cameriera e di mostrare un po' di pelle servendo ai tavoli, cosa c'è di difficile?
"La vedete?" chiede Luke guardando l'ammasso di gente in questo posto.
Sono sicuro che, data la sua "altezza", si sia persa tra la gente. Mi viene da ridere immaginando quel fiammifero vestito in modo provocante, sarebbe una scena esilarante.
"Sbaglio o è quella lì?" chiede sbalordito Alex indicando un punto del locale.
Io mi chiedo cosa ci sia di tanto entusiasmante, finché sposto lo sguardo nella direzione suggerita da mio fratello. E la vedo. Il suo minuto corpo stretto da dei vestiti che ,delle solite felpone che mette di solito, non hanno proprio niente. I lunghi capelli rossi lasciati ricadere fin sotto al seno e i suoi occhi grigi circondati da una riga nera di non so che trucco.
"E' UNA BOMBA!" urla Alex per sovrastare la musica,troppo alta, che riempie il locale che, da semplice bar, la sera si trasforma in una specie di discoteca.
Quando sto per dire a mio fratello che non è nulla di tanto sconvolgente, qualcuno mi tocca la spalla, facendomi voltare. Diane. Ovviamente...
"Amore!"urla lei, saltandomi addosso come una furia.
"Ciao..."biascico sbuffando.Mi sto davvero stufando di lei, ma purtroppo mi tocca sopportarla lo stesso...
"Cosa ci fate qui? Di solito non frequenti questo posto"dice per poi accanirsi sulle mie labbra.
"Siamo venuti a vedere come se la cava Kate" risponde Luke ,al posto mio.
"Quella tipa fa la cameriera qui? Non ci credo per niente" dice Diane, con tono disgustato.
"Beh allora lo puoi chiedere direttamente a lei, dato che sta venendo qui" dice Alex alla ragazza accanto a me.Sposto lo sguardo e vedo che Alex aveva ragione, il fiammifero sta proprio venendo da noi. E' davvero strano vederla vestita in quel modo ma, diciamo che non è tanto male.
"Non è tanto male? Scherzi? E' uno schianto!"
Non esagerare. Poi si vede lontano un miglio che non è abituata a portare scarpe così alte, credo che prima o poi cadrà...
"Voi cosa siete venuti a fare qui?"ci chiede Kate, in tono misto tra il nervoso e l'imbarazzato.
"Siamo venuti a controllarti" le risponde Alex,sorridendo.
"Non dovete controllarmi, anzi, andate subito via da qui!"ci rimprovera il fiammifero.
"Perché dovremmo andarcene? Siamo molto orgogliosi di te" continua poi mio fratello, per farla arrabbiare.
"Orgogliosi di cosa? Che sembro una spogliarellista? Ora mi manca solo ballare al palo e sono apposto" dice lei, e vedo le sue guance prendere colore.
"Tranquilla cara, tanto non ti sta guardando nessuno"dice Diane, con tono duro.Non posso dare ragione alla biondina accanto a me perché, al contrario di quello che dice lei, praticamente il 99% della popolazione maschile ,presente in questo posto, è concentrata a guardare il corpicino di questa rossa.
"Geloso?"
Certo che no!
"Si lo so, sono tutti occupati a guardare il modo in cui non ti sei vestita"dice Fiammifero, facendo riferimento all'abbigliamento della mia ragazza.
In effetti ha ragione: Diane indossa un misero straccio di vestito che non lascia per nulla all'immaginazione dato che, per mia fortuna, si vede proprio tutto.
"E di lei non sei geloso?"
No, non proprio. Può fare quello che vuole con il suo corpo, basta che poi io possa fare lo stesso.
"Invidiosa?"chiede Diane, alzando un sopracciglio.
"No sai, ne avevo uno identico quando il mio gatto graffiò tutto il mio vestito preferito, rendendolo una pezza da buttare via" dice la rossa, facendo rimanere la biondina a bocca aperta "Adesso vado, non mi pagano per farti i complimenti, Dana" continua poi, sbagliando-sicuramente di proposito- a pronunciare il nome di Diane.
"Diane"ringhia lei.
"E' uguale"risponde l'altra, per poi allontanarsi e afferrare dei bicchieri vuoti da alcuni tavoli."Io la adoro sempre di più" dice Alex ridacchiando, facendo annuire Matt che,come sempre, è silenzioso come un morto.
Di certo non posso dargli ragione, perché non l'adoro per niente,anzi,detesto i suoi modi di fare ma, con il tempo, mi ci sto abituando a lei...purtroppo.
KATE POV'S
Sto odiando dannatamente tanto questi trampoli che mi tocca portare ai piedi!Ho una voglia matta di togliermeli e lanciarli fino ad farli finire nell'occhio di quel tipo che mi sta guardando come se mi volesse mangiare. In realtà sono in molti che mi stanno guardando in questo modo, fin troppi.
"Come sta andando?" mi chiede Valery, avvicinandosi
"Un genocidio universale" rispondo, posando dei bicchieri, pieni di chissà quale sostanza alcolica, sul tavolo di un gruppo di ragazzi maniaci."Ehi rossa, che ne dici se ti prendessi una pausa e uscissi da qui con noi?" chiede, per l'appunto, uno dei manici.
"Mi dispiace ma non può fare pause"risponde Valery, al posto mio.
"Beh allora ti aspettiamo" continua un altro maniaco, ricoperto di tatuaggi.
"Peccato che mi stia già aspettando il mio ragazzo"mento io
"E chi sarebbe il fortunato?" chiede il maniaco tatuato.
"Sono io"dice una voce alle mie spalle e,una volta girata, rimango senza parole.
"Matt?"chiedo con una sorpresa nella voce molto evidente, tanto da destare sospetti nei maniaci "Certo Matt, è lui il mio ragazzo"continuo subito
"Quindi potete anche lasciarla in pace" dice Matt con tono duro, così tanto minaccioso da far scappare a gambe levate quei tipi. Eh ci credo, io mi sarei già sepolta viva solo con uno sguardo."Grazie"dico a Matt, ricevendo solo un cenno da parte sua. Chi lo capisce è bravo...
"E' davvero il tuo ragazzo?"chiede Valery
"Assolutamente no!" dico subito. Non riuscirei a stare con un ragazzo silenzioso e riservato come Matt.
"Adesso continua il tuo lavoro, su!"E quindi continuo a passare trai tavoli, rischiando di cadere con questi trampoli maledetti, e fulmino con lo sguardo tutti coloro che osano fare commenti volgari sul mio conto.
Alla fine non è tanto orribile questo lavoro, tralasciando i tacchi ovviamente...
Ciao a tutti arancini e arancine!
Volevo scusarmi della mia assenza ma la scuola mi sta uccidendo.
Prometto di aggiornare più spesso, e scusatemi ancora.
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Mi Basti Tu
RomanceSono Kate White,una ragazza con una vita poco ordinaria.Vivevo con mia zia e mio cugino,a Los Angeles,ma in quel luogo mi sentivo soffocare. Ogni minimo particolare mi ricordava i momenti più dolorosi del mio passato e questo non mi è mai piaciuto...