Capitolo 5

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"Perché ogni tanto si ha bisogno di essere cercati e non di cercare sempre..."

Sono stesa sul mio letto a guardare il soffitto e afferro il cellulare per aggiornarmi un po'. Mia zia mi ha mandato un sacco di messaggi e mi ha chiamata almeno trenta volte, io però non ho la minima voglia di rispondere. Voglio vivere una nuova vita, una nuova avventura in un nuovo posto. Non voglio avere più niente a che fare con la mia vecchia vita, ho sofferto troppo e non voglio riprovare la stessa sensazione.

Non voglio più sentire quel tipico vuoto nel petto e non voglio restare sola di nuovo. Da sola lo sono stata già per tanto, troppo, tempo.

Mi concentro sul cellulare e mi metto a guardare lo sfondo, sentendo gli occhi iniziare a riempirsi di lacrime.

Solo una persona mi è stata accanto davvero, nonostante  tutti i problemi della mia vita. Si chiama Adam e lo conoscevo da quando avevo nove anni. Vivevamo nello stesso quartiere e ogni giorno ci incontravamo per giocare insieme. Siamo cresciuti insieme e, con il tempo, il nostro rapporto si è fatto sempre più forte, quindi a quindici anni ci siamo messi insieme.

È stato il mio primo ed ultimo ragazzo. Lui era l'unico che riusciva a leggermi dentro, l'unico che mi conosceva davvero e mi accettava per questo. Non so esattamente se il mio fosse amore ma era qualcosa di davvero forte, così forte che ,quando Adam se ne andò, mi distrusse.
Lui non sembrava provare ciò che provavo io, tanto che non si degnò neanche di salutarmi il giorno che prese quell'aereo per Londra.

Mi aveva lasciata. Anche lui era andato via da me, era un'altra persona che mi abbandonava. Sono stata malissimo per la sua partenza, soprattutto perché mi rendevo conto di avergli donato così tanto di me e lui aveva sempre preso tutto e lo aveva buttato via. Non mi amava. Io però si, e quando ami tanto una persona non riesci a pensare lucidamente. Così, presa da mille emozioni, sono partita per Londra di nascosto. 

Immaginate una ragazza di sedici anni che cammina confusa per Londra, senza sapere dove andare, ma che ha il cuore che batte così forte che fatica a respirare perché presto rivedrà il suo amore. Bello vero? Beh, adesso immaginate quella ragazza che, trovata la casa di quel ragazzo, bussa alla porta e il ragazzo esce e la vede. Lui le chiede cosa ci faccia lì e lei gli confessa che lo ama troppo per lasciarlo andare via, che per lui si sarebbe anche trasferita lontana dalla sua famiglia, che senza lui non riesce a respirare perché lui è la sua aria, lui è il suo tutto. Beh, cosa direste se sapeste che quel ragazzo le ha detto di non amarla? Le ha detto di non volerla, di andare via, le ha detto di essere felice e di non volere altri problemi con la sua vita da depressa.
E secondo voi la ragazza come ha reagito?Come si può essere sentita ascoltando quelle parole? Ve lo dico io: è morta dentro. Quanto può essere doloroso sentirsi dire delle cose così crudeli dalla persona che per tanto tempo è sempre stata la sua ancora? E allora la ragazza si rese conto che quell'ancora non c'era più e che senza di lei si sarebbe ritrovata nella più catastrofica delle tempeste...

Ero una ragazza di sedici anni che, invece di vivere al meglio gli anni più belli della sua vita, si chiudeva nella sua stanza e piangeva. Piangeva così tanto da rimanere senza lacrime per un po', poi però ricominciava.
Ero una ragazza di sedici anni che, invece di divertirsi con le amiche, leggeva un sacco di libri per cercare una storia, diversa dalla sua, da vivere.
Ero una ragazza di sedici anni che ,adesso, è un po più forte ma che porta con se le stesse paure e debolezze...

***

"SEI SOLO UN COGLIONE!"
"STAI PARLANDO PROPRIO TU?"

Apro gli occhi sentendo delle urla, rendendomi conto solo ora di essermi addormentata mentre piangevo ripensando ad Adam.

"SE TU E LA TUA AMICHETTA FOSTE STATI ZITTI, ADESSO NON MI TROVEREI IN QUESTO CASINO!"

Riconosco la voce di Travis e decido di andare a controllare cosa sta succedendo.

Scendendo le scale vedo Travis ed Alex, uno davanti all'altro ed entrambi con i pugni stretti e la mascella contratta. Cazzo...

"Cosa succede?"chiedo avvicinandomi, ricevendo gli sguardi dei due fratelli su di me.
"Ecco, è arrivata la paladina della giustizia!"sbotta occhi di ghiaccio con una risata amara.
"Cosa scusa?"gli chiedo, guardandolo confusa.
"Kate, vai via"mi dice Alex preoccupato.
"Certo che no, questo potrebbe anche ucciderti"gli dico seria. E sono sicura di quello che ho detto. Non conosco bene Travis ma penso che sia una di quelli che quando si incazzano spaccano tutto e prendono la gente a pugni.
"Hai detto finalmente qualcosa di giusto! Che miracolo!"dice Travis con tono cattivo, applaudendo.
"Senti, che problemi hai?" dico avvicinandomi ancora di più a lui "Non intendo quelli mentali, quelli so bene che ne hai a vagonate!"dico guardandolo negli occhi.
"Devi andare via da qui! Da quando sei qui hai fatto solo casini" mi risponde lui.
"Ma cosa dici? Sono qui da neanche tre giorni!"
"E sono stati abbastanza per fare cazzate"mi ringhia contro.

Adesso capisco, si tratta della sua fidanzatina...

"Stai seriamente dando i numeri per una cazzata come quella dell'altra sera? Ma non ti vergogni? Ti stai comportando come un fottuto bambino di quattro anni!"dico alzando il tono della voce, sto iniziando ad alterarmi.
"Kate, vai via" dice Alex prendendomi un braccio ma io lo guardo facendogli capire che da qui non mi sposto.
"Qui di certo il bambino non sono io, ma tu"dice occhi di ghiaccio.
"Ah quindi lasciarmi in mezzo alla strada, sotto la pioggia e ignara di dove si trovi casa, non è una cosa da bambini?"chiedo retorica, ovvio che si.
"Mi stavi rompendo le palle!"ringhia lui.
"Ho semplicemente detto che la tua fidanzatina deve essere davvero ritardata per credere ad una cazzata come quella, e lo ripeto anche adesso perché so che non mi sbaglio!" dico e, quando sta per parlare, lo interrompo. "Potrà anche essere follemente innamorata di te ma questo dovrebbe dimostrartelo e non avendo fiducia in te non lo dimostra per niente! Non capisco perché tu te la prenda così tanto per qualcosa di così poco rilevante! Scommetto che tu di cazzate ne avrai fatte e dette a bizzeffe, quindi adesso non venire ad urlare contro Alex perché in questo poco tempo qualcosa l'ho capita. Sai cosa? Ho capito che sei solo un grandissimo coglione che cerca in tutti i modi di attirare l'attenzione su di se per sembrare ancora più stronzo, ma io penso che alla prima difficoltà tu ti metta a gridare e rompere cose a caso solo per paura di mostrare chi sei realmente. Perché io l'ho capito Travis, ho capito che questo non sei tu." dico praticamente urlando, sentendo la gola bruciare e la testa pungere.

È da quando l'ho visto per la prima volta in aereo che penso queste cose e ora che ho avuto l'opportunità di dirgli tutto l'ho fatto. Non lo sopporto e voglio che lo sappia.

"TU NON SAI UN CAZZO DI ME!"urla con così tanta rabbia da farmi spaventare e poi afferra un vaso e lo lancia verso di me.

Fortunatamente il vaso non mi colpisce in pieno ma, cadendo per terra per la paura, finisco sopra ai cocci di vaso, tagliandomi.

"COSA CAZZO TI PRENDE?!"urla Alex avvicinandosi pericolosamente al fratello, quindi decido di mettermi in mezzo
"Fermo Alex, non ne vale la pena"dico al biondino, però lo faccio guardando Travis negli occhi, trasmettendogli così tanto odio da farlo andare via sbattendo la porta.

"Ti ha fatto male?"mi chiede preoccupato Alex
"No, mi sono solo tagliata cadendo"gli dico indicando qualche taglio sulle mani e sulle braccia.
"Aspettami qui, prendo il disinfettante"dice ed io annuisco, lasciandolo andare verso il bagno.

Guardo per terra, più precisamente i frammenti del vaso, e ripenso allo sguardo di fuoco di quel ragazzo.
Ammetto che è stata un'esperienza unica nel suo genere. Nessuno mi aveva lanciato un vaso addosso finora, ma Travis è Travis e non riuscirò mai a capire cosa nasconde dentro, ma questo non vuol dire che non cercherò in tutti i modi di scoprirlo.

sALvE!
Si sono tornata al presente perché credo di riuscirmi ad esprimere di più raccontando al presente e quindi okay, ahahaha.
Spero la storia vi stia piacendo eeee niente, al prossimo capitoloo!

Mi Basti TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora