Capitolo 6

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"Non sai mai quanto sei forte, finché essere forte è l'unica scelta che hai..."
-Chuk Palahniuk

"CRISTO!"impreco cadendo dalle scale mentre corro. Mi stava sembrando strano non essere caduta dal letto questa mattina...

"Cosa succede?"chiede Luke preoccupato, avvicinandosi a me.
"Ah niente, sono caduta dalle scale"dico con una tranquillità disumana.
"E lo dici come se niente fosse?"chiede lui.
"Ci ho fatto l'abitudine"dico con nonchalance.
"Ti sei fatta male?"mi chiede porgendomi una mano per rialzarmi, ma rifiuto il suo aiuto e mi alzo da sola, massaggiandomi il braccio con i tagli di ieri.
"No, niente di grave"dico per poi andare via, accorgendomi che sta guardando i tagli sospettoso.

Entro in cucina per bere una spremuta d'arancia e trovo Matt, seduto a tavola, e intento a gustarsi il suo caffè amaro.

"Buongiorno"dico io ma,ovviamente, dal ragazzo tatuato non ricevo alcuna risposta.

Apro il frigo e prendo la spremuta, per poi versarla in un bicchiere di vetro.

"Cosa è successo ieri con Travis?"chiede, udite udite, proprio Matt.

Sono così sorpresa che mi abbia rivolto la parola che rischio di soffocare con il succo, che mi va di traverso.

"Come scusa?"chiedo tossendo.
"Ho chiesto cosa è successo ieri con Travis"ripete con tono distaccato.
"Ah niente, è impazzito e,per la rabbia, ha cercato di colpirmi con un vaso"dico facendo spallucce, facendogli inarcare un sopracciglio.
"Cosa ha fatto?!"chiede una voce alle mie spalle e, girandomi, noto che si tratta di Luke, che sembra abbastanza incazzato.
"Ah no,niente! È stato molto gentile da parte sua, mi sono divertita un sacco"dico fingendomi entusiasta, per cercare di farla bere a Luke. Non ho nessuna voglia di vederlo mentre fa la paternale a Travis, anche se ammetto che sarebbe una scena esilarante.
"Divertente?"chiede confuso Luke.
"Certo! È stato come un palla avvelenata, però versione vaso. Una vasata avvelenata"dico sempre con lo stesso tono.
"Quel ragazzo ha bisogno di una bella chiacchierata"dice il papà della situazione.

Avrei dovuto stare zitta con Matt perché adesso quel troglodita di Travis se la prenderà con me e,molto probabilmente, questa volta me lo farà ingoiare il vaso. Ma ricevere una domanda da Matt mi ha molto sorpreso e non sono riuscita a chiudere il becco.

"Buongiorno"dice Alex entrando in cucina "Pronta rossa?"mi chiede ed io, dopo aver posato il bicchiere, annuisco e prendo lo zaino che ho lasciato per terra quando sono caduta.

Entriamo in macchina e accendo lo stereo per alleviare l'ansia da primo giorno di università.

"Ansiosa?"chiede Alex abbassando leggermente il volume.
"Certo che noo"mento "Ma sai, cosa ne dici di mandare a fanculo la scuola e andarci a fare un bel viaggio in Messico? Penso staresti da dio con i baffi da messicano"dico poi,cercando un modo per non andare in quella scuola.
"Kate, stai tranquilla. Non succederà nulla"dice ridacchiando leggermente, facendomi sbuffare per non aver accettato la mia proposta.

"Siamo arrivati"dice il biondino dopo qualche minuto.

Alzo lo sguardo e lo poso sull'enorme edificio che mi si presenta davanti. Ma è un manicomio? Oddio, scommetto che si tratta di una scuola come quella delle Monster High, dove tutti sono mostri o creature strane e misteriose. La preside è una tipa senza testa e, magari, Alex potrebbe essere il figlio di Medusa (con i serpenti al posto dei capelli ricci). E Travis sarebbe Frankenstein, data la sua mancanza di cervello.

"Rossa, ci sei?"chiede Alex, passandomi una mano davanti al viso, facendomi tornare sul pianeta terra. Inevitabilmente, guardandolo, lo immagino con mille serpenti in testa e con uno sguardo pietrificante.
"Ci sono ma...è troppo tardi per scappare in Messico?"
"Dai scendi"dice sorridendo divertito ed io, mettendo il muso, lo faccio.

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