Capitolo 29

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"I sacrifici saranno le cause dei più bei sorrisi"

Poche volte ho sentito la sensazione che qualcuno volesse afferrarmi dalla gola e scaraventarmi giù da un burrone, ciò che sta succedendo in questo momento. Ovviamente non parlo di James Lee ma di Travis. Il suo sguardo glaciale è leggermente spalancato dal momento in cui sono sgusciata fuori dal cofano della sua auto.

Già, diciamo che ho preso abbastanza male il fatto che mi abbia detto cosa fare e quindi ho deciso di infilarmi nel suo cofano per contribuire al salvataggio di Alex. Non potevo rimanere con le mani in mano, non è da me.

"Che cazzo ci fai tu qui?"mi chiede furibondo proprio Travis, di cui si può chiaramente vedere una vena sl collo quasi esplodere.

Cerco di pensare a cosa dire e vedendo la faccia altrettanto alterata di quel coglione di James ricordo di aver sentito dire a Travis che abbiamo litigato di brutto e che ho deciso di andare via.

"Sono io qui a chiederlo! COSA CI FACCIO QUI? MI HAI RAPITA?!"
"Ma che diavolo blateri?"mi chiede, tra il confuso e l'incazzato.
"Shh, tienimi il gioco"

Il suono di un applauso mi porta ad alzare lo sguardo verso il coglione Lee che ci osserva ghignando malamente. Travis lo guarda a sua volta e sembra molto combattuto su cosa fare.

Cavolo, ne ho combinata un'altra delle mie...

"Quindi mi hai preso per il culo eh?" dice ad Occhi di ghiaccio "Eppure pensavo di essere stato abbastanza chiaro Clifford"
"Pensi davvero che possa darti la possibilità anche solo di respirare la sua stessa aria?"dice Trav, facendo un cenno in mia direzione.

Dovrei decisamente fare qualcosa.
Mi metto in piedi e provo ad avvicinarmi ai due rivali ma Alex mi ferma subito.

"Non farlo Kate, peggioreresti solo le cose"
"Ma Travis rischia anche di prendersele a causa mia"
"Lui non ti ritiene la causa di nulla, stai tranquilla"

Forse Alex ha ragione, forse dovrei stare ferma.
Osservo i due ragazzi posti uno difronte all'altro, inenti a guardarsi negli occhi con un'ira tremenda. Travis stringe in pugni con una forza assurda e la sua mascella sembra contrarsi sempre di più.
Mentre sono presa a guardarli noto qualcosa brillare in mano a James e mi rendo subito conto che si tratta di una lama.

Se non faccio subito qualcosa potrebbe uccidere Travis.

Pensa Kate, pensa...

"CAZZO, E' ARRIVATA LA POLIZIA, ANDIAMO VIA SUBITO"

Urlo con tutto la forza che ho in corpo e proprio quando James e i suoi amici si voltano nella direzione da me indicata preoccupati dell'avvento delle forze dell'ordine corro verso Travis e lo tiro per un braccio, facendo un cenno agli altri di andare via.

Saliamo in fretta in auto e partiamo a tutta velocità mentre James, dopo essersi reso conto di essere stato preso per il culo nuovamente, impreca contro di noi.
Ho il fiato corto e faccio fatica a respirare ma cerco pian piano di calmarmi.

"MI DICI COSA CAZZO TI E' PASSATO PER LA MENTE?"

Ed eccolo qua, il solito cazziatone.

"Perché? Cosa ho fatto adesso?"
"Spero tu stia scherzando" dice nervoso "Hai rischiato di farci uccidere tutti! E se non si fossero voltati? James si sarebbe sentito preso in giro nuovamente e saremmo finiti male!"

Questa volta, stranamente, evito di rispondere, troppo impegnata a pensare a come si sarebbero messe le cose se quei cretini non mi avessero creduto.

"In realtà ti ha salvato la vita"

Mi volto verso Matt nello stesso momento in cui Travis, dal posto del passeggero accanto a Luke, fa lo stesso.

"Cosa vuoi dire? Perché mai mi avrebbe salvato la vita?"
"Parli tu?"mi chiede Matt.
"James aveva un coltello in mano ed era pronto a ferirti" spiego "Dopo averlo visto sono entrata nel panico e ho fatto la prima cosa che mi è passata per la mente" lo guardo mentre rimane in silenzio.
"So che ho rischiato molto Travis ma...c'era la tua vita di mezzo"

Abbasso lo sguardo, sentendomi in imbarazzo per aver parlato così a cuore aperto e, non ricevendo risposta dal ragazzo, arrossisco maggiormente.

"Secondo me hai avuto un gran coraggio"mi dice Alex, portandomi ad alzare lo sguardo verso di lui.
"A me non è successo nulla, a differenza tua" dico riferendomi alle ferite "Non appena arriviamo a casa te le medico"

Lui annuisce sorridendo e il resto del tragitto lo passiamo nel totale silenzio

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