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Ray camminava a passo svelto, avevano deciso di tornare indietro e chiedere nuovamente indicazioni per un luogo sicuro. Gilbert allungò il passo per fermare l'amico, se avesse continuato in quel modo si sarebbe perso e non potevano separarsi.
Emma intanto non riusciva a reggersi più in piedi, si sentiva stanca, affamata, assetata...l'aria di quel posto la soffocava. Quando si fermò Vincent corse subito da lei e la aiutò a stare in piedi.

<<Gil! Emma sta male!>>

Esclamò preoccupato, l'aveva fatta sedere e stava controllando nella borsa se avesse qualcosa che potesse aiutarla a stare meglio.

<<Bevi un po' d'acqua>>

Vincent avvicinò la borraccia alle labbra della ragazza. Non voleva, ma ne aveva bisogno, lei ringraziò il ragazzo per quel gesto.
Vincent era sempre pronto ad aiutare gli altri e ad Emma piaceva molto quella parte di lui, sapeva di potersi fidare, considerava il giovane come il suo migliore amico.

<<Emma, cos'hai?>>

Gilbert aveva raggiunto il fratello e la ragazza insieme a Ray. Anche l'altro sembrò aver lasciato indietro la rabbia che provava per preoccuparsi della ragazza.
Infatti poggiò la mano sulla sua fronte.

<<Scotti da morire...cazzo. Sapevo che non potevamo lasciare indietro Leo.
Non abbiamo medicine con noi, se non facciamo qualcosa Emma morirà!>>

Di nuovo il panico.
Ray aveva ripreso a camminare per tornare indietro, aveva intenzione di parlare ancora con quei fiori e costringerli a rivelare se ci fosse un luogo sicuro per salvare l'amica.

<<Vinc, stai con lei, arrivo subito>>

Gilbert corse da Ray, la situazione stava sfuggendo di mano, Emma non era l'unica a stare male.
Avevano tutti bisogno di riposo, in particolare Ray e la giovane.
Quando il Capitano raggiunse Ray notò che il minore era scoppiato a piangere, come biasimarlo?
Stress, nervosismo, chiunque non avrebbe sopportato quella situazione.

<<Ray, guardami.>>

Si avvicinò con cautela al giovane Ray prima di stringerlo tra le sue braccia, proprio come un fratello maggiore avrebbe fatto.

<<Sai che piangere non va bene per il tuo occhio>>

Ray poggiò la fronte sulla spalla del maggiore, non disse nulla. Quel momento durò poco, perché sentirono dei rumori ed in poco tempo furono accerchiati.

<<Carte da gioco?>>

Si chiese Ray stando vicino al Capitano, quel mondo si faceva sempre più strano. I soldati si spostarono per fare passare il cavallo su cui il loro capo stava seduto.
Un ragazzo albino, che si avvicinava molto all'età di Ray.
Il loro sguardo si incrociò.

<<Norm...>>

Sussurrò Ray completamente scioccato. Aveva riconosciuto quegli occhi azzurri, ma era cambiato molto.
Lo sguardo serio, impassibile, sembrava una bambola. Se non fosse stato per i suoi occhi, non lo avrebbe mai riconosciuto.

<<Quali sono i suoi ordini, Fante?>>

Domandò una delle carte.

<<Mi sembra ovvio. Portateli dalla Regina.>>

𝓛𝓲𝓮𝓼--𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭 𝓸𝓻 𝓦𝓸𝓷𝓭𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora