-Iracebeth-
Gilbert e Ray erano rimasti in silenzio per tutto il resto della camminata. Se osavano anche solo dire 'A' temevano di rischiare la loro vita, Gilbert in particolare non voleva macchiare il suo nome morendo in una maniera così miserabile.
Ray non smetteva di osservare il ragazzo a cavallo, i soldati si erano riferiti a lui come "Fante", ma il giovane era sicuro si trattasse di Norman. Che lo avesse riconosciuto? O forse era solo un ragazzo che gli assomigliava?
Il pensiero che Norman potesse essere morto lo spaventava, era solo un bambino e non meritava di morire a quell'età, da solo.Il grande castello fece spalancare gli occhi di entrambi i pirati, di certo non si aspettavano di essere condotti in un simile posto.
Fecero il loro ingresso ed un numero indefinito di persone guardava i due in maniera schifata. Qualcuno aveva persino commentato quanto fossero sudici.Ray guardò davanti a sé, c'era un trono con una donna seduta sopra, una donna orrenda. La grande testa di quella donna fece fare una smorfia di disgusto al ragazzo, che in qualche modo doveva trattenersi per non rischiare.
Gilbert invece era sicurissimo che i due fossero spacciati, sapeva riconoscere un cattivo.<<E questi? Chi sarebbero?>>
La regina socchiuse gli occhi scrutando i due con fare curioso, non era da tutti i giorni vedere delle facce nuove. L'albino si mise di fianco alla donna e lei gli rivolse un sorriso, allungando la mano verso di lui per farsi posare un bacio.
<<Mio Fante, mi hai portato tu questi due?>>
Il ragazzo si avvicinò all'orecchio della donna, le stava bisbigliando alcune cose e lo fece per circa due minuti. Gilbert non sapeva cosa si stessero dicendo, ma nel caso fossero peggiorate le cose, doveva trovare il modo di fare scappare Ray.
<<Capisco capisco, mi fido di te Norman>>
Quel nome...Ray aveva sentito bene. Il nome del Fante era Norman, non poteva essere solo una coincidenza.
<<Rinchiudete questi due nella stanza dell'isolamento. Deciderò più tardi quale lavoro fargli svolgere.>>
Le guardie condussero i due ragazzi in una stanza grande e completamente vuota. Slegarono i loro polsi, ma prima che potessero chiuderli dentro, Norman ordinò di fare uscire il ragazzo con la benda.
Disobbedire al Fante era come disobbedire alla regina, perciò furono costretti a farlo, lasciando i due da soli.<<Norman...sei tu?>>
Ray stava di nuovo cercando di trattenersi, ma quando ricevette quell'abbraccio da parte dell'albino si lasciò andare.
<<Ti credevo morto...>>
Norman aumentò la stretta, si sentiva in colpa per aver fatto preoccupare così tanto Ray e non immaginava sarebbero passati così tanti anni.
<<Ray...dovete obbedire alla Regina se volete sopravvivere, io cercherò di aiutarvi>>
Ray si limitò ad annuire, avrebbe fatto domande più tardi. Norman era vivo e non poteva essere più felice.
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𝓛𝓲𝓮𝓼--𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭 𝓸𝓻 𝓦𝓸𝓷𝓭𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭?
Fantasy> -Il tono di Peter si era fatto più severo e spaventò la piccola Emma, non riusciva più a ribattere.- > Emma, una ragazzina di soli undici anni, soffre molto a causa della separazione dei suoi genitori. Già a quell'età si sente pressata da parte di...