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Ormai, le due ragazze erano convinte fosse arrivata la fine. Giglio Tigrato era troppo forte.
Gli indiani erano troppo forti.
Peter Pan era troppo forte.

Molto presto, anche le fate si sarebbero unite. L'Isola che non c'è obbediva solo a Peter Pan, era lui il protagonista di quella storia.
Il protagonista non può morire...non deve morire...

Gilda era a terra, non riusciva più a muoversi. Emma si reggeva ancora in piedi per miracolo.

Giglio Tigrato scoccò l'ultima freccia. Emma chiuse gli occhi, era la fine, aveva fallito.
Quando li riaprii, il ricordo di Vincent che l'aveva salvata si era fatto strada nella sua mente, ma si accorse pochi secondi dopo che non era affatto un ricordo.
Vincent era lì, l'aveva salvata ancora una volta, proprio come nove anni prima.

<<S-Sei qui...>>

La presenza del biondo fece arrabbiare la principessa indiana.

<<Hai rovinato tutto!>>

Peter Pan ormai aveva esaurito la sua pazienza, volò verso la giovane indiana e la pugnalò alle spalle.

<<Sei tu, che non sei in grado di fare nulla.>>

Sussurrò il ragazzino, colpendo la principessa una seconda volta, riuscendo a strapparle la vita.

<<Bene, ora non ci seccherà più con le sue lamentele>>

Disse Peter felice. Fece una giravolta su sé stesso.

<<Però io avevo detto che avrei liberato l'ostaggio se le bimbe sperdute avessero ucciso la principessa...giusto?>>

Domandò ingenuamente, voltandosi verso gli indiani. Erano spaventati e si limitarono ad annuire.

<<Così non è stato, perché io ho ucciso la principessa. Perciò, sono io il vincitore!>>

Esclamò riprendendo a volare felice, non smetteva di ridere.

<<Beh, uccidete l'ostaggio>>

La punta di una freccia sfiorò la sua guancia. Smise di ridere e si toccò la ferita. Era stato Ray a colpirlo.

<<Non ucciderai nessuno!>>

Esclamò Norman puntando la sua spada contro il ragazzo.

<<Dove avete preso quelle armi?! Avevo ordinato di sbarazzarvi di qualsiasi arma! Razza di idioti!>>

Urlò Peter contro gli indiani. Evidentemente non era stato fatto, ciò che aveva detto.

<<Siamo stati noi a procurare loro queste armi>>

La voce era estranea, Peter non l'aveva mai sentita. Davanti a sé, in volo, c'era un uomo dai lunghi capelli rossi e delle grandi ali blu, simili a quelle di una farfalla.

<<M-Ma tu...>>

Rufus scoppiò a ridere e posò le mani sui suoi fianchi.

<<Sei stato un bambino molto cattivo Peter, è arrivato il momento di smetterla>>

Gli abitanti del Paese delle Meraviglie, circondarono gli indiani, non c'era via di fuga per loro. I buoni erano in maggioranza e in vantaggio.

La piccola Trilli si posò sulla spalla dell'uomo, aveva un'espressione triste, sapeva che quel bambino era diventato cattivo a causa di quel luogo maledetto.

<<No...Trilli...perché? Tu...eri mia amica!>>

Il ragazzino scoppiò a piangere, ciò fu davvero strano per tutti. Non avevano mai visto Peter Pan piangere o soffrire. Pensavano non potesse mai provare simili emozioni.

Anche Ada e Gilbert erano arrivati sul luogo, quest'ultimo aveva chiamato gli abitanti del Paese delle Meraviglie per farsi aiutare.

<<Non c'è modo di salvarlo...l'Isola che non c'è è connessa al suo cuore...
Purtroppo c'è solo una cosa da fare...>>

Sussurrò la sirenetta coprendosi gli occhi con la mano. Gilbert prese la mira con la sua pistola, provò pena...
Aveva passato tutti quegli anni ad odiarlo, non sapendo che Peter Pan stesso, era un bimbo sperduto come tutti loro. Sospirò, prima di premere il grilletto e colpire il ragazzino al petto.

Prima che Peter perdesse la capacità di volare, allungò la mano verso la fata.

<<Trilli...>>

Sussurrò cadendo a terra. Trilli sentì il suo cuore spezzarsi, insieme a quello di Peter Pan, facendole perdere quella poca luce rimasta.

Rufus prese la fatina, facendola stendere sul palmo della sua mano.

<<La promessa di una fata è importante...sei stata brava piccola Trilli>>

Disse l'uomo, tornando con i piedi per terra. Peter era steso sul terreno e stava respirando a mala pena.
Ada si avvicinò a lui per prendergli la mano, sentiva che l'essere malvagio di prima era scomparso, lasciando posto ad un povero bimbo sperduto.

<<Ho paura...>>

Sussurrò a fatica il ragazzino, ma Ada accarezzò il suo viso dolcemente, restando con lui fino alla fine. Peter Pan era stato sconfitto, ma con lui, era morta anche la sua amica Trilli.

Vincent scoppiò in lacrime, non capendo il motivo della morte della fatina. Perché era morta insieme a quel 'demone'?

<<Quando una fata fa una promessa ad un umano, i loro cuori si uniscono. Uccidendo Peter Pan, anche a Trilli è toccata la stessa sorte>>

Disse Ada, accarezzando con il dito la testa della fatina.

<<Sono sicura che Trilli lo avesse predetto>>

Continuò la sirenetta, facendo cenno a Rufus di darla a lei. Prese la fatina in mano e ci soffiò sopra, le sue mani si riempirono di polvere, facendo sparire completamente la piccola Trilli.

<<Polvere di fata...>>

Sussurrò Emma, poggiando la mano sulla spalla di Vincent.

<<L'Isola che non c'è svanirà presto>>

Norman guardò la sirenetta confuso.

<<E dove andranno gli abitanti?>>

Sharon si schiarì la voce.

<<C'è abbastanza spazio nel Paese delle Meraviglie. Io direi di riparare la vostra nave e di tornare a casa, non voglio sparire per sempre in questo modo.>>

Ordinò la nuova regina, facendo così muovere gli altri abitanti del suo regno.

Phil, Gilda ed Emma furono curati da Leo, grazie all'aiuto di Rufus.

Per Phil fu una gioia riabbracciare sua sorella maggiore, finalmente erano insieme ed era riuscito a ritrovare Gilda.

Eliot e Norman andarono a recuperare gli altri bimbi sperduti, erano liberi finalmente e sarebbero andati nel Paese delle Meraviglie. Ormai non avevano più una casa, quindi non potevano tornare nel loro mondo, di certo Emma non voleva che venissero lasciati in un orfanotrofio.

<<Certo, abbiamo bisogno di altri abitanti. Quei due gemelli potrebbero diventare i miei Pincopanco e Pancopinco>>

Quelle erano state le parole di Rufus, alla richiesta di salvare i bimbi sperduti.

𝓛𝓲𝓮𝓼--𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭 𝓸𝓻 𝓦𝓸𝓷𝓭𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora