Il Bianconiglio continuava a saltellare il più veloce possibile, doveva assolutamente evitare di farsi scoprire. Erano finiti nei sotterranei, dove la Regina Rossa amava punire i suoi "giocattoli".
Vincent si guardava intorno inorridito, mentre teneva salda la presa sul coniglietto. Il solo pensiero che suo fratello avesse sofferto in quegli anni lo faceva arrabbiare, con sé stesso principalmente, per non aver agito prima. Per aver aspettato."Resisti fratello, sto arrivando"
Era tutto ciò che riusciva a pensare. Sperava che Gilbert stesse bene, sperava di poterlo salvare.
Il Bianconiglio smise di saltellare e fece scendere dalla sua groppa i due ragazzi, prima di ritornare alla sua vera forma.
I due mangiarono il loro pezzo di torta, tornando alla loro statura. La cella fortunatamente era aperta e Vincent non si trattenne affatto.
Gilbert era steso a terra, ferito, semi-cosciente ed i vestiti strappati.<<Fratello!>>
Esclamò il biondo trattenendo le lacrime, finalmente poté abbracciare il fratello. Lo sollevò leggermente per stringerlo tra le braccia e gli spostò alcuni ciuffi dei capelli per scoprire i suoi occhi.
<<Sono Vincent...Gil?>>
Gilbert allungò la mano, per accarezzare il viso del fratellino. Si sentiva debole e sentiva dolore ad ogni movimento.
<<Vin...cent...>>
Leo entrò nella cella, tirando fuori dalla sua borsa la boccetta contenente il liquido che poco prima li aveva rimpiccioliti. Fece bere un piccolo sorso al capitano, cominciò a farsi piccolo piccolo.
<<Così sarà più facile>>
Disse Leo, avvolgendo il capitano in un fazzoletto di stoffa e mettendolo nel suo borsone. Certo, non sarebbe stato il miglior soccorso che Gilbert avrebbe ricevuto, ma sicuramente sarebbe stato il più veloce.
Sentirono dei rumori provenire da sopra di loro, gli invitati si stavano agitando, le guardie si sarebbero dirette tutte nella sala del trono.
<<Usciamo finché siamo in tempo>>
Disse Echo, prima di cominciare a correre con gli altri ragazzi.
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𝓛𝓲𝓮𝓼--𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭 𝓸𝓻 𝓦𝓸𝓷𝓭𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭?
Fantasy> -Il tono di Peter si era fatto più severo e spaventò la piccola Emma, non riusciva più a ribattere.- > Emma, una ragazzina di soli undici anni, soffre molto a causa della separazione dei suoi genitori. Già a quell'età si sente pressata da parte di...