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Il piano che i ragazzi avevano architettato fu scombussolato dall'arrivo di Eliot, al castello della Regina Bianca. Il ragazzo era stato ferito  gravemente alla gamba e a stento si reggeva in piedi.

<<Eliot! No!>>

Urlò Leo, preoccupato per il suo amico. Corse verso di lui per aiutarlo a sedersi e controllare la ferita.

<<Oh Dio...come è successo?>>

Eliot era stanco, ed aveva le lacrime agli occhi. Cercava di trattenersi, come sempre voleva fare il duro, ma era difficile anche per lui.

<<La notizia che Alice è arrivata qui...sta circolando...
La Regina Rossa si è messa a cercarla ed ha mandato le guardie da me e Xerxes. Si è sacrificato per farmi scappare.>>

Mirana si portò le mani davanti la bocca, sapeva quanto Iracebeth fosse perfida. Il pensiero che il Cappellaio ormai non fosse più tra loro, si era fatto vivo nella sua testa.

<<Vorrà dire che salveremo anche lui.>>

Il tono di Sharon era cambiato. Lei stessa era cambiata.
Dall'essere una principessa tranquilla, agli occhi di Emma in quel momento parve una leonessa pronta a lottare e a difendere l'uomo dalla loro nemica.
Sia Gilda che lei avevano capito che Sharon nutrisse dell'affetto verso il Cappellaio, un affetto sicuramente ricambiato. Il che dava a Sharon tutta quella forza.
La stessa forza che Emma sentiva, dato che voleva assolutamente salvare il suo Capitano.

<<Dovremo rimandare la missione?>>

Domandò Vincent tremando, non voleva rinunciare per un nuovo piano, era stanco di non avere notizie di suo fratello e di Ray.

<<No...se aspettiamo ancora finirà davvero che uno dei prigionieri morirà per mano di quella strega.
Rispetteremo il piano che abbiamo escogitato...una persona in più non rovinerà tutto...>>

Emma e gli altri furono felici di vedere Sharon pronta a combattere e di non rimandare la missione ancora. Adesso sì che potevano cominciare.
Eliot sarebbe rimasto con Mirana e avrebbe ricevuto le cure di cui aveva bisogno, gli altri invece marciarono verso il castello della Regina Rossa.

Quel posto era enorme ed inquietante. Si nascosero dietro le mura, che proteggevano il giardino.

<<Non possiamo farci vedere...prendete questi>>

Sharon fornì ai quattro ragazzi una bottiglietta per ciascuno ed un pezzo di torta.

<<Se berrete, diventerete minuscoli, come un topolino. Se mangerete la torta tornerete alla vostra forma originale...sempre se non esagerate. In quel caso farete compagnia ai giganti.>>

Spiegò la ragazza che ormai era tornata ad essere lo Stregatto.

<<E tu invece?>>

Domandò Gilda voltandosi verso di lei, ma Sharon era scomparsa.

<<Tranquilla Gilda, lei è lo Stregatto, può nascondersi e non essere vista. Ora tocca a noi!>>

Emma avvicinò la bottiglietta a quella degli altri per fare un "cin cin", ed insieme bevvero quella strana sostanza. In poco tempo, tutto intorno a loro diventò enorme.

Vincent fece dei passi avanti per assicurarsi che nessuno stesse passando in quel momento, per fare la ronda fuori dal castello. Dovevano attraversare un piccolo laghetto, anche se, date le loro dimensioni, era diventato molto più grande.
Ciò di cui non si erano resi conto prima...era un altro fatto.

<<Ragazzi? Credo che non sarà piacevole usare...quelle cose per attraversarlo...>>

Fu uno spettacolo terribile per i quattro. Teste di persone, galleggiavano su quel laghetto.

<<Dovremo usarle per...attraversare il lago?>>

Gilda sentì lo stomacò contorcersi, era talmente raccapricciante che se non avesse avuto il controllo, avrebbe vomitato.

<<Non c'è altra scelta a quanto pare>>

Aggiunse Leo offrendosi di andare per primo. Fece un salto.
Quelle teste non erano stabili, si muovevano, quindi sarebbe stato meglio saltare uno alla volta.

<<Vi conviene trattenere il respiro, l'odore non è dei migliori...>>

𝓛𝓲𝓮𝓼--𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭 𝓸𝓻 𝓦𝓸𝓷𝓭𝓮𝓻𝓵𝓪𝓷𝓭?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora