13.Incidente

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Dopo quella sera in cui abbiamo cenato con i miei genitori, Hunter ha iniziato a ignorarmi completamente

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Dopo quella sera in cui abbiamo cenato con i miei genitori, Hunter ha iniziato a ignorarmi completamente. Fa finta che io non ci sia e ogni volta che siamo nella stessa stanza evita il mio sguardo.

So che lui non mi deve nulla ma far finta che io non ci sia mi sta facendo male. Anche se è poco che ci conosciamo sento qualcosa che mi spinge tra le sue braccia.
Abbiamo condiviso alcuni momenti di debolezza ma ogni volta che abbassava il muro, per anche due minuti, tornava ad alzarlo più alto di prima.

Vedendo che da parte sua non c'era il minimo sforzo avevo deciso di iniziare a ignorarlo tanto se non gli importa nulla di me il mio comportamento non lo ferirà.

Al gala però è successo qualcosa di strano e non so proprio cosa gli sia preso. Non è che mi stessi divertendo più di tanto e in più quel casanova di Reese che provava tutte le sue linee standard per portarmi a letto ha reso il tutto ancora più stucchevole.
Credo di aver sfoggiato tanti sorrisi in finti quanti in tutta la mia vita

Dopo quella sera, ha iniziato di nuovo a ignorarmi e anche se ho provato più volte a chiedere spiegazioni trovava sempre un modo per svignarsela

Il suo comportamento è molto strano tanto che ho il presentimento che soffra di qualche trauma. Passiamo dal farci le coccole sul divano a guardarci male per settimane. Ogni volta che ci avviciniamo un pochino qualcosa ci separa di più di prima.

L'atro giorno ho visto che in soggiorno sono comparsi dei tulipani rosa in un vaso. Sono i miei fiori preferiti e quindi chiamo Arthur per ringraziarlo perché è l'unico che avrebbe potuto entrare e metterli lì ma mi disse che non era stato lui. Ero incredula all'inizio e pensavo che il suo fosse uno scherzo ma poi tra la spazzatura c'era, assieme alla carta in cui erano imballati i fiori, anche la ricevuta. 

Questo e altri suoi piccoli gesti mi mandano in completa confusione perché con le azioni mi dice una cosa ma poi mi ignora completamente dandomi il messaggio opposto.

Attualmente sono sul divano di Arthur che lo aspetto per finire il film. Quando si siede mi accoccolo tra le sue braccia e faccio ripartire. In realtà non ho prestato la minima attenzione al film perché la mia testa era altrove.

ARTHUR: Ehi cosa ti prende?

VICTORIA: Niente...

ARTHUR: Principessa, non vuoi dirlo nemmeno al tuo fratellino?

Sento i suoi occhi fissi su di me mentre la sua mano mi accarezza la schiena

ARTHUR: So che sei ferita ma ormai non si può tornare indietro quindi inizia a vivere i migliori momenti della tua vita così si mangerà le dita per averti perso

VICTORIA: Non è quello... per me lui non esiste più

ARTHUR: So che sono appena tornato... non posso farci nulla se hanno bisogno di me

VICTORIA: Ma non è giusto.

ARTHUR: Questa volta possiamo sentirci più spesso in più passeremo una settimana in porto negli States quindi puoi venire a trovarmi

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